La sordità è spesso un tema tabù, che porta con sé un sentimento di vergogna. Eppure, è un fenomeno quanto mai attuale e che deve essere affrontato. Sì, l’11,7 per cento della popolazione, ovvero più di un italiano su 10, soffre di problemi di udito. È quanto emerge dallo Studio Euro Trak 2015, condotto dalla società di indagini di mercato Anovum e presentato a Roma a fine gennaio, nell’ambito del convegno organizzato dall’azienda Widetex e che ha riunito professionali del settore.
Problemi di udito: come si manifestano?
Che si tratti di una lieve ipoacusia, di acufeni (i fastidiosi fischi alle orecchie) o di vera propria sordità, il problema deve essere affrontato con i giusti strumenti.
Secondo lo studio, l’ipoacusia (indebolimento dell’apparato uditivo) riguarda il 37% dei casi e colpisce persone al di sopra dei 74 anni; tuttavia, nel 2015 il 4,5% del totale ha riguardato giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, un incremento significato se si pensa che nel 2012 questi rappresentavano solo il 3%.
L’ipoacusia è un processo lento e graduale. I sintomi sono accomunati da una difficoltà percettiva dei suoni, quando ci si trova a:
- conversare in ambienti rumorosi;
- ascoltare parole pronunciate a bassa voce;
- parlare al telefono;
- ascoltare radio, televisione o qualsiasi altra fonte sonora non da vicino.
Ma quali sono le cause?
Comunemente, si pensa che la sordità sia un fenomeno fisiologico, ma non è sempre così. Lo spiega Aldo Messina, direttore dell’Unita Operativa Audiologica del Policlinico di Palermo. Tra le cause principali vi sono “l’ambiente rumoroso in cui viviamo, l’abuso di alcol, farmaci e fumo o la presenza di colesterolo alto, trigliceridi e diabete”. Quindi, è spesso un campanello di allarme per altre patologie.
Purtroppo, tendiamo a sottovalutare il problema. Il 54% del campione intervistato ha ammesso di non essersi mi sottoposto a un esame audiometrico e il 31% lo ha effettuato solo una volta negli ultimi 5 anni. Il 58% poi ne ha parlato con il proprio medico, mentre solo il 42% si è rivolto direttamente a uno specialista.