L’ipertensione (pressione alta) è un disturbo di cui soffrono molte persone, soprattutto una volta superati i 40 anni di età.
Purtroppo, però, negli ultimi anni stiamo assistendo a un incremento del numero di bambini e neonati cui viene diagnosticata l’ipertensione.
In Italia, secondo i dati della Società Italiana di Pediatria, questo disturbo riguarda circa il 5% dei bambini e può essere provocato da determinate condizioni mediche ma anche – e soprattutto! – da sovrappeso, sedentarietà e una dieta non equilibrata.
L’ipertensione infantile è un campanello d’allarme spesso inascoltato, spia di patologie cardiache o croniche in grado di mettere a rischio la salute e la crescita del bambino.
Vediamo, dunque, cosa fare se viene diagnostica la pressione alta nei bambini.
I sintomi e le cause della pressione alta nei bambini
Purtroppo, l’ipertensione nei neonati e nei bambini è spesso asintomatica.
Alcune manifestazioni, dunque alcuni sintomi, devono però destare allarme. Tra queste citiamo:
- Improvvisi o frequenti episodi di sangue dal naso
- Irritabilità
- Difficoltà di concentrazione
- Dolore toracico
E ancora:
- Sensazione di malessere generale
- Apatia
- Ridotta produzione di urine
- Mal di testa
- Capogiri
- Nausea
- Disturbi alla vista
Ma quali sono le cause della pressione alta nei bambini?
Una cosa è certa: la pressione alta nei neonati e nei bambini è spesso correlata ad altre condizioni patologiche come difetti cardiaci, patologie renali, condizioni genetiche o disturbi ormonali.
In alcuni casi, invece, l’ipertensione sembra essere perlopiù correlata all’adozione di uno stile di vita non salutare, quindi al sovrappeso e alla sedentarietà, anche se la causa precisa rimane il più delle volte sconosciuta.
L’ipertensione primaria si manifesta solitamente a partire dai 6 anni, senza che vi sia una chiara patologia sottostante, ed è favorita dai seguenti fattori di rischio:
- Sovrappeso o obesità
- Familiarità per ipertensione
- Diabete di tipo 2
- Colesterolo e trigliceridi alti
L’ipertensione secondaria è, invece, provocata da una o più condizioni patologiche. È più diffusa nei bambini piccoli ed è per lo più causata da:
- Patologie renali croniche
- Rene policistico
- Problemi cardiaci
- Ipertiroidismo
- Feocromocitoma, rara neoplasia che si sviluppa nel surrene
- Stenosi dell’arteria renale
- Disturbi del sonno (in particolare le apnee notturne)
- Assunzione di alcuni farmaci (decongestionanti, contraccettivi orali e steroidi)
Come diagnosticare l’ipertensione neonatale o infantile
L’ipertensione può essere facilmente diagnosticata attraverso la misurazione della pressione arteriosa al braccio destro. Si definisce pressione alta, una pressione con valori costantemente superiori al 95° centile, calcolati secondo precise tabelle di riferimento per età, altezza e sesso del bambino.
Per confermare la diagnosi di ipertensione, è possibile che il pediatra prescriva ulteriori test diagnostici volti a indagare le cause alla base della pressione alta, in modo da pianificare un trattamento mirato alla risoluzione del problema:
- Test delle urine e analisi del sangue: per verificare i livelli di zuccheri nel sangue, la funzione renale e la conta dei globuli rossi
- Ecocardiogramma: utile a indagare l’eventuale presenza di un problema cardiaco strutturale
- Ecografia renale: per confermare o escludere la presenza di patologie a carico dei reni
Come si cura la pressione alta nei più piccoli
Se al vostro bambino viene diagnosticata una pressione moderatamente o lievemente alta, è probabile che il medico vi suggerisca (prima di prescrivere una qualsiasi terapia farmacologica) di apportare alcune modifiche allo stile di vita, come seguire una dieta sana ed equilibrata e svolgere attività fisica, con un controllo a sei mesi per verificarne l’andamento.
Nell’eventualità che la pressione non diminuisca a seguito di questi tentativi, solitamente viene prescritta l’assunzione di una terapia farmacologica a base di:
- Diuretici
- Beta bloccanti
- Enzima convertitore dell’angiotensina
- Farmaci antagonisti del recettore dell’angiotensina II
- Farmaci calcio-antagonisti
Attualmente, la ricerca sugli effetti collaterali dei farmaci contro l’ipertensione sullo sviluppo e la crescita di neonati e bambini è piuttosto limitata. Tra gli effetti collaterali dei farmaci anti-ipertensivi, riscontrati in rarissimi casi, vi sono sicuramente:
- Secchezza alla bocca
- Vertigini
- Nausea
- Stanchezza
Il trattamento farmacologico può protrarsi a tempo indefinito oppure essere temporaneo. Se l’ipertensione è causata dall’obesità o dal sovrappeso, spesso perdere peso può aiutare a ridurre la pressione arteriosa e limitare l’uso dei farmaci. Altre volte, trattare il disturbo alla base dell’ipertensione porta a un controllo della pressione e alla risoluzione dei sintomi.
In qualsiasi caso, si consiglia di recarsi regolarmente ai controlli pediatrici previsti, informando il medico se in famiglia sono presenti casi di ipertensione arteriosa. Sicuramente è fondamentale, per contrastare l’ipertensione in età pediatrica, la prevenzione: quindi promuovere uno stile di vita più salutare che comprenda una regolare attività fisica e un’alimentazione sana e bilanciata a partire dai primi anni di vita del bambino.