Dormire in una posizione errata potrebbe aumentare il rischio di Alzheimer

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 02 Marzo, 2016

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Dormire comodi e riuscire a riposare in modo confortevole è molto importante, ma chi avrebbe immaginato che la posizione che il nostro corpo assume durante il sonno potesse andare ad influenzare anche la nostra salute?

E non si tratta solo di andare a evitare malattie, come il bruciore di stomaco, ma di patologie ben più gravi come il morbo di Alzheimer o la malattia di Parkinson. Una recente pubblicazione comparsa sul Journal of Neuroscience va a studiare proprio questa situazione. Dormire su di un fianco, al posto di riposare in posizione prona o supina, è una soluzione migliore, che permette al nostro cervello di eliminare tutte le scorie accumulate durante il giorno.

Lo studio

La dottoressa Helene Benveniste, autrice dello studio, pubblicato sul The Journal of Neuroscience, afferma che il cervello è responsabile di una porzione importante del metabolismo basale ed è molto attivo, forse quello che lo è di più in tutto l’organismo e che produce ogni giorno un certo numero di scorie che, se si accumulano, possono portare a malattie neurologiche.

Per questo studio i ricercatori hanno usato la risonanza magnetica per monitorare il percorso linfatico, quello che ripulisce il nostro cervello da questa “spazzatura”. Hanno visto come il dormire sul fianco lo aiuti a lavorare nel modo migliore.

Tra le scorie che vengono così eliminate con più semplicità compare la proteina beta-amiloide, che va a formare la placca associata alla malattia di Alzheimer. I ricercatori ritengono, in base a questi dati, che la postura assunta durante il sonno possa essere tra le cause che portano allo sviluppo delle malattie neurologiche.

I disturbi del sonno possono, infatti, portare a perdita della memoria e all’insorgere di malattie di origine neurologica. Vediamo dei piccoli consigli per dormire meglio. Ci sono delle accortezze che vengono consigliate a chi cambia spesso posizione durante il sonno; il cuscino deve permettere alla colonna vertebrale di mantenersi allineata e non creare rigidità e tensione.

Quello ideale deve avere uno spessore che vada a riempire lo spazio tra l’orecchio e la spalla, per evitare l’insorgere di dolori. Per essere certi di assumere una postura corretta durante il sonno chiedete al vostro partner di controllarla… per amore si fa questo e altro!

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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