Siamo abituati a pensare all’inverno come la stagione in cui ci si ammala di più. Raffreddore, febbre, polmonite, colpiscono molti nella stagione fredda, soprattutto quei soggetti più predisposti come gli anziani, i bambini o le persone con condizioni di salute, quali l’asma o la broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Durante l’inverno infatti siamo più esposti ad i patogeni, sia per l’aria più secca, ma anche perché tendiamo a passare più tempo al chiuso a contatto con altre persone, favorendo così la diffusione delle malattie, mentre d’estate abbiamo più occasione di passare del tempo all’aria aperta. D’estate però, non siamo immuni da tutte le malattie: la polmonite, ad esempio, colpisce anche durante la stagione calda. Vediamo perché!
I rischi della stagione calda
Contrariamente a quello che si pensa però, anche la bella stagione ci espone a delle minacce per la salute. Non è infatti il cambiamento di temperatura che porta ad ammalarsi, bensì lo stare a contatto con altre persone in ambienti chiusi per periodi prolungati di tempo; condizioni che si verificano anche d’estate, a scuola, negli uffici, ma anche nei locali, negli mezzi di trasporto e nei luoghi di vacanza e di divertimento.
Inoltre, un’altra arma a doppio taglio della stagione calda è sicuramente l’uso di condizionatori e climatizzatori. Quando la temperatura ed il livello di umidità sono tenuti troppo bassi, le vie respiratorie si irritano più facilmente a causa degli sbalzi termici, e predispongono all’infezione.
Spesso inoltre i locali ricorrono al ricircolo dell’aria climatizzata per risparmiare denaro, ma espongono le persone ad un maggiore rischio di contagio. La manutenzione dei condotti dell’aria è particolarmente importante per evitare il diffondersi di patogeni come il genere Legionella.
Bisogna inoltre considerare che le piogge primaverili ed estive favoriscono la moltiplicazione di molti batteri del terreno e possono causare malattie dell’apparato respiratorio.
Polmonite in estate, come riconoscerla?
Se ti sei ammalato di polmonite è importante non sottovalutarla, in nessuna stagione, poiché ci sono molte complicazioni che possono aggravare la situazione costringendoti al ricovero.
La gravità della polmonite dipende essenzialmente dal tipo di patogeno che la causa, e soprattutto dallo stato di salute generale dell’individuo che la contrae. Bisogna inoltre considerare che i patogeni presenti in ospedale possono essere molto pericolosi perché più capaci di sopravvivere. Gli anziani sono ovviamente considerati pazienti a rischio, poiché i problemi di salute già presenti provocano un’enorme stress al sistema respiratorio.
Una polmonite non trattata adeguatamente può portare difficoltà nella respirazione e può persino estendersi fuori dai polmoni nelle pleure, causando un versamento di liquido che va aspirato tramite un tubo.
I sintomi tipici della polmonite da riconoscere sono:
- Tosse
- Dolore al petto
- Febbre
- Affanno
- Brividi
E ancora:
- Disidratazione
- Affaticamento
- Mancanza di appetito
- Sudorazione
- Tachicardia a riposo
Non è dunque impossibile ammalarsi di polmonite in estate! A anzi, alcuni tipi di infezione sono addirittura più comuni durante la stagione calda, di quanto non lo siano in inverno. Abbiamo imparato infatti che le infezioni non sono realmente correlate con la stagionalità!