Perché viene il singhiozzo: ecco cosa fare per rimediare e quando rivolgersi al medico

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 01 Luglio, 2024

ragazza seduta alla scrivania ha il singhiozzo

Il singhiozzo viene per cause diverse: un pasto troppo abbondante consumato di fretta; il bere bevande alcoliche o gassate; una tensione improvvisa. Queste sono le cause principali, ma ve ne sono altre che possono provocare un singhiozzo più persistente.

In genere, infatti, il singhiozzo dura solo pochi minuti. Quando si protrae per oltre le 48 ore, o si verifica frequentemente per diversi mesi, può essere il segno di una condizione clinica sottostante che è bene valutare.

Il singhiozzo continuo può essere molto fastidioso, soprattutto se influisce sulla capacità di mangiare, dormire o comunicare.

Cos'è il singhiozzo 

Il singhiozzo è un riflesso una contrazione improvvisa e involontaria del diaframma, il muscolo che svolge un ruolo importante nella respirazione, che fa tremare i muscoli del petto e dell'addome. Quando avviene, la glottide, ovvero la parte della gola in cui si trovano le corde vocali, si chiude facendo uscire il classico 'hic' del singhiozzo. 

Nella letteratura medica, il singhiozzo viene anche definito "singulto", in origine il termine veniva utilizzato per descrivere la brusca ripresa di fiato associata ai lunghi periodi di pianto.

Simile per sua natura (riflesso involontario) allo starnuto e alla tosse, se ne distingue per la sua inutilità. Infatti, il singhiozzo non comporta alcun tipo di vantaggio fisiologico all'organismo. 

Ma perché il cervello invia un segnale per creare questo riflesso involontario? La scienza ne ha indagato i vari motivi, scoprendo alcuni fattori di rischio.

Anche se non si sa esattamente perché il cervello "innesca il singhiozzo", diversi fattori ne scatenano il riflesso.

Dai vari studi condotti dalla ricerca, è emerso che il singhiozzo può essere scatenato da traumi (come lesioni alla testa), tumori o gozzi, infezioni (tra cui meningite ed encefalite), distensione addominale e problemi al sistema nervoso centrale come la sclerosi multipla.

Anche irritazioni come bruciori di stomaco, cibi piccanti, gastrite, reflusso e ulcere sono state collegate al singhiozzo.

Le cause dei singhiozzi: ecco i fattori scatenanti

Perché si ha il singhiozzo? Non c'è una sola causa ma più fattori scatenanti il singhiozzo che, in genere, dura pochi minuti o, al massimo, qualche ora. Tra questi:

  • bere troppo alcol o bevande gassate; 
  • mangiare troppo;
  • eccitazione o stress emotivo;
  • improvvisi sbalzi di temperatura;
  • ingoiare aria, come quando si mastica una gomma o si fuma.

Singhiozzo cronico

Il singhiozzo persistente, noto anche come singhiozzo cronico, è definito come un episodio che dura più di 48 ore, può interferire con il mangiare, il bere, il dormire e il parlare. 

Se il singhiozzo persiste per giorni o anche mesi, tra le possibili altre cause possono esserci danni o irritazioni ai nervi, disturbi del sistema nervoso centrale, problemi metabolici, disturbi gastrointestinali, disturbi toracici, farmaci e sostanze.

Disturbi gastrointestinali

I disturbi gastrointestinali comprendono diverse condizioni cliniche che colpiscono il tratto digestivo. Condizioni come reflusso gastroesofageo (GERD), ulcere gastriche o intestinali e tumori gastrointestinali possono essere cause di singhiozzo persistente:

Disturbi toracici

I disturbi toracici si riferiscono a una serie di condizioni che colpiscono gli organi e le strutture all'interno della cavità toracica:

Danno o irritazione del nervo vago e frenico

Una delle possibili cause del singhiozzo persistente è il danno o l'irritazione dei nervi vago e frenico. Questi nervi svolgono un ruolo importante nel controllo del muscolo diaframma, che è il principale muscolo responsabile della respirazione e del singhiozzo.

Il nervo frenico origina dal collo e scende attraverso il torace per innervare il diaframma. È responsabile della contrazione del diaframma durante la respirazione normale. Danni o irritazioni al nervo frenico possono causare contrazioni involontarie del diaframma, portando al singhiozzo cronico.

Il nervo vago è il nervo cranico più lungo e si estende dal cervello allo stomaco, passando attraverso il collo e il torace. Oltre a controllare molte funzioni involontarie del corpo, il nervo vago contribuisce anche alla regolazione della respirazione e del diaframma. Danni o irritazioni al nervo vago possono interferire con il normale controllo del diaframma, causando singhiozzo persistente.

Tra i fattori che possono danneggiare o irritare questi nervi vi sono:

  • Irritazione del timpano;
  • Un tumore, una cisti o un'escrescenza sulla ghiandola tiroidea del collo;
  • Mal di gola o laringite.

Disturbi del sistema nervoso centrale

Un tumore o un'infezione nel sistema nervoso centrale o un danno al sistema nervoso centrale dovuto a una lesione possono interferire con il normale controllo del riflesso del singhiozzo da parte dell'organismo.

Alcuni esempi sono:

  • Infiammazione del cervello, nota anche come encefalite;
  • Infiammazione delle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale, nota anche come meningite;
  • Sclerosi multipla, ovvero l'indurimento dei tessuti del cervello o del midollo spinale che può provocare paralisi o tremori;
  • Ictus;
  • Gravi lesioni cerebrali, trauma cranico;
  • Tumori.

Problemi metabolici

Il singhiozzo cronico (che ripetiamo persista ininterrottamente da oltre 24-48 ore) può essere causato da disordini metabolici, ovvero quando il metabolismo dell'organismo non funziona in modo corretto. Tra i disordini metabolici che possono causare il singhiozzo, ci sono:

  • Diabete: livelli di zucchero nel sangue persistentemente alti possono danneggiare i nervi che controllano il diaframma, il muscolo principale coinvolto nel singhiozzo);
  • Squilibrio elettrolitico: ovvero quando i livelli di elettroliti come potassio, sodio, calcio e magnesio, sono troppo alti o troppo bassi possono interferire con la funzione nervosa e muscolare, scatenando potenzialmente il singhiozzo;
  • Malattie renali: i reni svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere l'equilibrio dei fluidi e degli elettroliti nel corpo. Quando la funzione renale è compromessa, possono verificarsi squilibri elettrolitici.

Alcune sostanze e farmaci

Diverse classi di farmaci, la chemioterapia, l'alcol e il fumo di tabacco possono causare singhiozzo cronico irritando il diaframma e i nervi che lo controllano. 

  • farmaci che provocano rilassamento e sonnolenza: sedativi e tranquillanti, come le benzodiazepine (ad esempio, diazepam, lorazepam); barbiturici; anestetici generali utilizzati durante le procedure chirurgiche;
  • steroidi: corticosteroidi, in particolare il desametasone, usato per ridurre l'infiammazione in condizioni come artrite, asma e problemi renali;
  • chemioterapia: alcuni farmaci chemioterapici, come il cisplatino e il carboplatino, possono causare il singhiozzo come effetto collaterale;
  • oppioidi: farmaci antidolorifici oppioidi, come la morfina e l'ossicodone, possono talvolta causare il singhiozzo;
  • alcol: Il consumo eccessivo di alcol o l'abuso cronico di alcol possono irritare il diaframma e i nervi che lo controllano, portando al singhiozzo;
  • fumo di sigaretta: fumare sigarette o usare altri prodotti del tabacco può irritare il diaframma e i nervi circostanti, potenzialmente scatenando il singhiozzo.
  • farmaci che provocano rilassamento e sonnolenza: sedativi e tranquillanti, come le benzodiazepine (ad esempio, diazepam, lorazepam); barbiturici; anestetici generali utilizzati durante le procedure chirurgiche;
  • steroidi: corticosteroidi, in particolare il desametasone, usato per ridurre l'infiammazione in condizioni come artrite, asma e problemi renali;
  • chemioterapia: alcuni farmaci chemioterapici, come il cisplatino e il carboplatino, possono causare il singhiozzo come effetto collaterale;
  • oppioidi: farmaci antidolorifici oppioidi, come la morfina e l'ossicodone, possono talvolta causare il singhiozzo;
  • alcol: Il consumo eccessivo di alcol o l'abuso cronico di alcol possono irritare il diaframma e i nervi che lo controllano, portando al singhiozzo;
  • fumo di sigaretta: fumare sigarette o usare altri prodotti del tabacco può irritare il diaframma e i nervi circostanti, potenzialmente scatenando il singhiozzo.

Qualche rimedio per far passare il singhiozzo di breve durata

Per "curare" il singhiozzo di breve durata si possono usare alcuni metodi casalinghi:

  • gargarismi con acqua fredda per un minuto: l'acqua fredda può aiutare a calmare l'irritazione del diaframma;
  • respirare lentamente in un sacchetto di carta per aumentare l'anidride carbonica nei polmoni e rilassare il diaframma;
  • trattenere il respiro: anche questo metodo contribuisce ad aumentare i livelli di anidride carbonica;
  • bere una piccola quantità di acqua in piccoli sorsi o a piccoli intervalli;
  • assumere un cucchiaino di zucchero o miele: l'azione di deglutizione e il gusto dolce possono aiutare a interrompere il ciclo del singhiozzo;
  • provare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o la meditazione, per ridurre lo stress che potrebbe contribuire al singhiozzo.

Se il singhiozzo si presenta più di frequente e in modo ricorrente, potrebbe esserci una causa sottostante che richiede un parere medico e una eventuale indagine clinica.

Si può intanto provare a ridurre le porzioni dei pasti, mangiare più lentamente e masticare bene il cibo per evitare di ingerire troppa aria durante i pasti, che potrebbe contribuire al singhiozzo. Evitare anche cibi piccanti, alcol e bevande gassate, che possono irritare il diaframma.

L'uso di farmaci, specie neurolettici, deve essere riservata unicamente ai casi di singhiozzo persistente e invalidante e sotto stretto parere medico.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Marcello Sergio
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Valentina Montagna | Editor
Valentina Montagna | Editor
in Salute

641 articoli pubblicati

a cura di Dr. Marcello Sergio
Contenuti correlati
Nervo trigemino
Dolore al nervo trigemino: cosa causa l'infiammazione e come alleviarla

Dolore al nervo trigemino: quali sono le cause e perché la vitamina B12 può essere d'aiuto? Lo spieghiamo in questo approfondimento.

Una ragazza parla al telefono
Non c'è alcuna associazione tra cellulari e tumori al cervello secondo l'Oms

L’Organizzazione mondiale della sanità rivela come non esistano correlazioni tra tumore al cervello e telefoni cellulari. Scopri di più cliccando qui.