Perché invecchiando ci si abbassa?

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 15 Giugno, 2018

perché invecchiando ci si abbassa: i motivi spiegati dalla scienza

Nessuno vuole dire addio ai centimetri di altezza con il passare dell’età. Eppure, la perdita di altezza è perfettamente normale e associata al naturale invecchiamento.

Perché invecchiando ci si abbassa? Ecco nel dettaglio cosa avviene durante la vecchiaia.

Perché con l’avanzare dell’età ci si abbassa

Secondo delle ricerche, sembra proprio che il momento di maggiore altezza delle persone sia intorno ai 30-35 anni. In seguito, comincia il lento processo di riduzione dell’altezza.  La perdita di centimetri è molto soggettiva e dipende specialmente dal sesso. Raggiunti gli 80 anni gli uomini saranno più bassi di circa 5 centimetri, mentre le donne possono arrivare a perderne persino 8.

Proprio secondo uno studio condotto dal Gerontology Research Center di Baltimora l’altezza persa sarebbe maggiore nelle donne, rispetto agli uomini, sebbene per entrambi i sessi il processo di riduzione cominci intorno ai trent’anni. Fino ai cinquant’anni circa, è possibile perdere fino a 3-5 centimetri. Il vero picco prende luogo dopo circa gli ottant’anni.

Come sappiamo, il processo di invecchiamento comporta l’usura del corpo, in tutte le sue parti. La colonna vertebrale non fa eccezione ed è proprio l’usura delle cartilagini a causare un abbassamento. Più i cuscinetti posti tra una vertebra e l’altra si assottigliano, più la lunghezza della colonna vertebrale si riduce, causando non solo una statura più bassa, ma anche microfratture, perdita di tessuto osseo ed elasticità, oltre a una forte curvatura della spina dorsale.

Inoltre, le cause sono da ricercare in molte delle patologie che accompagnano la vecchiaia, come:

  • Osteoporosi
  • Vita sedentaria
  • Perdita di tessuto muscolare che sostiene la colonna vertebrale

Quali sono le conseguenze della perdita di centimetri

Uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Bone and Mineral Research ha inoltre evidenziato che il rapido abbassamento della statura può provocare numerosi problemi di salute. Lo studio ha coinvolto circa 2500 soggetti e di età compresa tra 47 e 91 anni.

Secondo le statistiche, gli uomini con più di settant’anni, con una riduzione di più di cinque centimetri di altezza corrono il 54% del rischio in più di frattura all’anca rispetto ai coetanei con un’altezza stabile. Per le donne, il rischio aumenta fino al 21% in più.

Insomma, misurarsi spesso l’altezza è un ottimo modo per tenere sotto controllo lo stato di salute del proprio sistema scheletrico. Infatti, l’abbassamento di statura improvvisa può essere il risultato di una frattura da compressione o di altri problemi scheletrici, come la scoliosi che possono causare dolore alla schiena, limitando persino la mobilità. Dunque, se si avverte un dolore cronico alla schiena e si nota un lieve abbassamento di altezza, potrebbe essere il caso di parlarne con il proprio medico curante.

Ricordate, inoltre, che la perdita di altezza potrebbe anche essere correlata a delle variazioni di fattori metabolici e fisiologici, che hanno un impatto negativo sulla salute. Infine, l’abbassamento potrebbe essere semplicemente un sintomo evidente di una condizione di salute non proprio sana e di malnutrizione.

Cosa fare per rallentare il processo

Tale processo, come è stato descritto inizialmente, non si può arrestare. Tuttavia, la buona notizia è che si può limitare nel tempo, contrastandolo con diversi metodi.

Secondo gli esperti, il metodo migliore è quella di fare attività fisica durante l’età adulta, in modo costante, per evitare l’insorgenza dell’osteoporosi e la perdita di densità muscolare, ideale per sostenere le ossa.

Evitare di essere in sovrappeso non soltanto aiuta a restare sani più a lungo e ad evitare la comparsa di patologie come il diabete e i problemi cardiovascolari, ma permette anche di contrastare l’abbassamento dell’altezza. Una dieta sana, poi, permette di consumare calcio e vitamina D a sufficienza per garantire la salute delle ossa.

In questo contesto si inserisce perfettamente l’attività fisica come la corsa e il nuoto, ma soprattutto l’aerobica. Chi pratica aerobica in modo moderatamente intenso, prima e dopo i quarant’anni, perde solo la metà dei centimetri rispetto a chi non ha mai fatto tale sport. In sostanza, come sempre, l’attività fisica viene in soccorso anche per prevenire le condizioni più inaspettate. Condurre uno stile di vita sano, basato su un’alimentazione varia ed esercizio fisico, evita anche di perdere troppi centimetri.

Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Roberta Nazaro
Roberta Nazaro
in Salute

346 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Una donna che fa un'ecografia
Inquinamento in gravidanza: l'aria che respiri potrebbe aumentare il rischio di autismo per tuo figlio

Secondo una recente revisione scientifica, l’esposizione agli agenti inquinanti durante la gravidanza può impattare sul rischio di sviluppare autismo. Scopri di più.