Ognuno di noi ha una fobia e, principalmente, si tratta di fobie irrazionali; infatti, il termine “fobia”, come possiamo leggere su ogni dizionario, deriva dal greco “phóbos” (panico, paura) e indica “un’irrazionale e persistente paura e repulsione di certe situazioni, oggetti, attività, animali o persone”. Esistono però, molti tipi di paure che, raccontati, possono sembrare assurde. Una di queste è la fobia dei clown!
Arriva un clown? Scappi chi può!
Sebbene sentir dire “ho paura dei clown” generi spesso una risata, sono sempre più le persone che hanno questa fobia (una è la sottoscritta!). Non dobbiamo pensare soltanto ai “pagliacci” divertenti utilizzati per animare le feste o per fare clownterapia negli ospedali, ma anche alle immagini che di continuo ci passano davanti di clown malefici, come il celeberrimo Joker di “It” (e non soltanto!). È per questo che il clown resta uno dei costumi più spaventosi utilizzati per incutere timore.
Dietro questa banale fobia esistono, in realtà, molteplici studi che tentano di spiegare il perché molte persone vedano un ghigno malefico in quello che alla maggior parte della gente appare come un sorriso.
Nel 1920, gli psicologi Watson e Rayner hanno studiato come possano generarsi le fobie a partire dall’età dell’infanzia. Il cervello dei bambini spesso associa degli stimoli neutri a degli stimoli negativi di paura e fastidio. Perciò, quelli che a molti appaiono stimoli neutri come, appunto, i clown, per altri si intrecciano con uno stimolo negativo che provoca una sensazione di paura.
Poiché la maggior parte delle nostre fobie deriva dall’infanzia, è normale che la paura dei clown sia così diffusa, perché è una figura con la quale i bambini si trovano spesso in contatto. Durante alcune fasi della vita, in particolare intorno ai due anni, i bambini iniziano a riconoscere i volti familiari e non e sono più sensibili a sviluppare fobie che poi si porteranno dietro una volta cresciuti.
Paura dei clown? Ecco perché
Secondo molti studiosi, la paura dei clown può essere collegata alla diffidenza verso chi indossa maschere, perché incapace di mostrare sentimenti. Un po’ come diceva Luigi Pirandello, quando affermava che “imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”.
Anche Sigmund Freud, basandosi sulla teoria della “zona perturbante”, parlava di come riusciamo ad avvertire come familiari le cose che più somigliano alla figura umana e, al contrario, avvertiamo come fastidiose o inquietanti le cose che non riconosciamo come familiari. Freud credeva che questa nostra reazione di fastidio fosse generata dal fatto che il nostro “Super-Io” si senta distante dalle cose che contrastano con le nostre abitudini e le avverta come delle deviazioni rispetto alla normalità.
Quindi, la paura dei clown non è innata, ma si forma nella nostra mente in base ai condizionamenti esterni che possono derivare da semplici sensazioni dell’infanzia o dall’immagine dei clown che ci viene trasmessa nei film.
Come tutte le fobie è irrazionale, perché non esiste una ragione valida per avere paura dei pagliacci ma, almeno, ora sappiamo che non è poi così banale o strana, ma anzi molto diffusa, tanto da suscitare la curiosità di molti studiosi!