Un Pap test con esito "flora batterica mista" o “alterazione batterica mista” indica che nel campione cervicale sono stati trovati diversi tipi di batteri, alcuni dei quali potrebbero essere dannosi.
È importante sottolineare che una flora batterica mista non è necessariamente preoccupante e non sempre significa che vi sia un'infezione in corso.
Vediamo di seguito cosa fare in seguito a questo referto.
Cos’è il Pap test e cosa serve
Il Pap test, o Pap smear, è un esame citologico di screening che ha lo scopo di individuare precocemente cellule anomale nella cervice uterina che potrebbero essere precancerose o cancerose.
Queste cellule anomale possono essere causate da un'infezione da Papillomavirus virus (HPV), trasmissibile sessualmente.
Ecco nello specifico cosa può individuare il Pap test:
- cellule squamose atipiche (ASC): queste cellule presentano alterazioni che potrebbero essere precancerose. A seconda del grado di severità delle alterazioni, le ASC possono essere classificate come ASC-US (cellule squamose atipiche di significato indeterminato), ASC-H (cellule squamose atipiche di alto grado) o AGC (cellule ghiandolari atipiche);
- cellule ghiandolari atipiche (AGC): queste cellule provengono dalle ghiandole del collo dell'utero e possono essere precancerose o cancerose;
- cancro del collo dell'utero: in alcuni casi, può diagnosticare un cancro del collo dell'utero in fase iniziale (Lsil – Hsil – Cin 1 - 2- 3).
Il referto del Pap test generalmente include anche altre informazioni che aiutano il medico a valutare la situazione, come:
- segni di infiammazione;
- un’eventuale presenza anomala di batteri o miceti.
In base a questi fattori, il medico di base o il ginecologo prescriverà ulteriori esami per determinare la causa delle anomalie e il percorso terapeutico da seguire.
Flora batterica mista nel Pap test: possibili cause
La presenza di flora batterica mista nel referto del Pap test indica che sono stati rilevati diversi tipi di batteri nella vagina, oltre ai batteri "buoni" che normalmente popolano la flora vaginale.
Di per sé, la flora batterica mista non è una condizione preoccupante e non è necessariamente associata a sintomi.
Tuttavia, può essere un segno di un'alterazione dell'equilibrio batterico vaginale, che potrebbe portare a condizioni come:
- vaginosi batterica: caratterizzata da un aumento dei batteri "cattivi" e da sintomi come perdite vaginali biancastre e maleodoranti (eventuale "fish odor", odore di pesce), prurito e bruciore;
- infezioni da lieviti: come la candidosi, che causa prurito, bruciore e perdite vaginali bianche e dense;
- infiammazioni: come la cervicite, che può causare perdite vaginali mucose o purulente, dolore durante i rapporti sessuali e minzione frequente e dolorosa.
Ecco altre possibili cause di una flora batterica mista:
- infezioni sessualmente trasmesse (IST): alcune IST, come la clamidia e la gonorrea, possono alterare la flora batterica vaginale;
- assunzione di antibiotici: gli antibiotici possono uccidere i batteri "buoni" oltre a quelli "cattivi", alterando l'equilibrio della flora batterica vaginale;
- lavande/docce vaginali: l'utilizzo di docce vaginali può eliminare i batteri "buoni" dalla vagina, aumentando il rischio di infezioni.
Il medico valuterà i risultati del Pap test e le condizioni generali per determinare il piano d'azione più adeguato; considererà i risultati individuali e le condizioni generali per determinare il trattamento migliore.
Trattamenti per la presenza di flora batterica mista
In generale, le opzioni di trattamento per la flora batterica mista includono:
Nessun trattamento necessario
Se il Pap test non mostra altre anomalie e non si presentano altri sintomi rilevanti, il medico potrebbe non prescrivere alcun trattamento.
Il ginecologo potrebbe consigliare di ripetere lo screening in un momento successivo per monitorare la situazione.
Trattamento per la vaginosi, vaginite e/o vulvo-vaginite
Un'altra dicitura possibile nei referti è "flogosi con flora batterica mista": in questo caso si segnala che è in corso un'infiammazione della vagina, che causa irritazione, prurito e, spesso, perdite vaginali.
Con il termine "vaginite" indica l'infiammazione della vagina, che può essere acuta o cronica e causata da diversi fattori:
- infezioni: batteri, funghi, virus o parassiti;
- fattori non infettivi: prodotti irritanti, traumi, squilibri ormonali, atrofia vaginale, radioterapia.
La vaginosi batterica, invece, è una specifica forma di vaginite che segnala un'alterazione del naturale ecosistema vaginale, per cui un'alterazione dei lattobacilli, i quali svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere l'ambiente vaginale sano e in equilibrio, tendenzialmente acido.
Se il medico sospetta la presenza di una patologia del tratto urogenitale, a seguito di un tampone vagino-cervicale con analisi colturale, potrebbe prescrivere antibiotici per via orale o vaginale.
Esami per le IST
Se il medico sospetta un'infezione sessualmente trasmessa (IST o MST), potrebbe richiedere ulteriori esami come un tampone cervicale o un esame delle urine.
Le IST che possono alterare la flora batterica vaginale includono clamidia e gonorrea.
Altri trattamenti
In alcuni casi, il medico potrebbe consigliare altri trattamenti, come:
- farmaci antimicotici: se il medico sospetta un'infezione da fungo, come la Candida albicans, potrebbe prescrivere farmaci antimicotici sotto forma di crema vaginale, ovuli o pillole;
- probiotici: i probiotici sono batteri vivi che possono aiutare a ripristinare l'equilibrio della flora batterica vaginale. Possono essere assunti sotto forma di integratori orali o applicati localmente con supposte o ovuli vaginali.
- antibiotici: in ovuli o compresse vaginali qualora vi sia un sospetto di un'infezione da batteri o Gardnerella e perdite maleodoranti
È importante ricordare che è fondamentale seguire attentamente le istruzioni del medico e completare il ciclo di trattamento anche se i sintomi scompaiono.
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Interrompere il trattamento precocemente può aumentare il rischio di recidiva dell'infezione.
Pap test e flora batterica mista: alcuni consigli
Oltre al trattamento medico, ci sono alcune azioni che si possono attuare per aiutare a ripristinare e mantenere la salute della flora batterica vaginale:
- seguire le indicazioni del medico: assumere tutti i farmaci prescritti secondo le istruzioni e completare il ciclo di trattamento anche se i sintomi scompaiono;
- evitare un eccesso di lavande vaginali: potrebbero eliminare i batteri "buoni" dalla vagina, aumentando il rischio di infezioni. Astenersi dal farle, a meno di indicazioni mediche;
- mantenere una buona igiene intima: lavare la zona genitale con acqua tiepida e/o un detergente delicato massimo due volte al giorno;
- utilizzare biancheria intima di cotone: il cotone permettere alla zona intima di traspirare e aiuta a prevenire le infezioni;
- ridurre lo stress: lo stress può indebolire il sistema immunitario e aumentare il rischio di infezioni. È utile trovare modi sani per gestire lo stress, come yoga, meditazione o esercizio fisico.
Bisogna sottolineare che le informazioni contenute in questa risposta non sostituiscono il parere medico professionale.
In caso di dubbi o necessità di chiarimenti, è sempre opportuno consultare il proprio medico curante o un altro specialista qualificato.