Pannicolite: no, non è cellulite (e attenzione a non confonderle)

Martina Valizzone | Psicologa

Ultimo aggiornamento – 08 Giugno, 2022

Pannicolite: cure e rimedi

La pannicolite (o panniculite) è una malattia della pelle piuttosto rara, caratterizzata dalla presenza di noduli sottocutanei di colore rosso localizzati, per lo più sulle gambe. Ma non solo. Possono comparire anche sul dorso, sull’addome, sul seno, sui glutei e, addirittura, sul viso.

Questa infiammazione del tessuto adiposo si associa a sintomi di infiammazione sistemica, tra i quali febbre, dolori articolari, calo ponderale e malessere generale.
 Esistono diversi tipi di panniculite, comprese le tipologie causate da infezioni, temperature rigide o dall’assunzione di alcuni farmaci, solo per citarne alcune.

Ma come riconoscerla? Quali sono i sintomi e le cure per la pannicolite?

I sintomi e le cause della pannicolite

I sintomi della pannicolite comprendono, generalmente, noduli o protuberanze sottocutanei morbidi al tatto di colore rosso o viola, di diverse dimensioni presenti su gambe, piedi o braccia. Potrebbero anche presentarsi:

  • Eritema
  • Dolori articolari e muscolari
  • Edema
  • Epatomegalia
  • Stati febbrili
  • Nausea
  • Stanchezza
  • Sensazione generalizzata di malessere

I diversi tipi di pannicolite pur avendo manifestazioni simili, in realtà nascondono differenze sostanziali. La diagnosi dipende da quale parte del corpo è interessata e dalla causa sottostante l’infiammazione della pannicolite.

Per confermare la diagnosi, il medico può decidere di sottoporre il paziente a biopsia, che prevede il prelievo di un campione di tessuto cutaneo poi analizzato in laboratorio, utile a confermare o meno la diagnosi di pannicolite e il suo sottotipo.

Le cause di pannicolite sono le infezioni, possibili altre cause di panniculite includono:

  • Infezioni (come mal di gola, tubercolosi, polmonite)
  • Patologie autoimmuni, tra cui morbo di Crohn, colite ulcerosa, lupus eritematoso e sclerosi sistemica
  • Sarcoidosi
  • Assunzione di alcuni farmaci, inclusi contraccettivi orali e penicillina
  • Disturbi epatici

Qualora a seguito dell’esame obiettivo e di una biopsia non venisse individuata una causa specifica, la condizione patologica verrà definita panniculite idiopatica.

I tipi di pannicolite

Pur essendo stati individuati diversi sottotipi di pannicolite, i sintomi di ciascuna manifestazione sono molto simili. 

Dal punto di vista medico, i tipi di pannicolite possono essere suddivisi in due grandi gruppi, in base al tipo di tessuto interessato dall’infiammazione. Le infiammazioni dei lobuli grassi sono chiamate lobulari, mentre le infiammazioni del tessuto connettivo intorno al grasso sono chiamate settali.

I tipi di pannicolite includono:

  • Eritema nodoso – Questo è il tipo più comune e si riferisce alla presenza di protuberanze e lividi sugli stinchi cui solitamente si aggiungono febbre e stanchezza
  • Eritema indurito – Questa prevede la presenza di noduli sul dorso dei polpacci ed è spesso associato alla tubercolosi
  • Vasculite nodulare – Protuberanze e vasi sanguigni infiammati si manifestano esclusivamente sui polpacci e sugli stinchi
  • Necrobiosi lipoidica – Bozzi e ulcere si sviluppano nella parte inferiore delle gambe: questo tipo di pannicolite colpisce generalmente le donne diabetiche
  • Lipodermatosclerosi – È causata da una scarsa funzionalità delle vene nelle gambe ed è legata a obesità e sovrappeso: questo tipo è più comune nelle donne e nei soggetti anziani
  • Malattia di Weber-Christian – Si tratta di una forma relativamente severa di pannicolite che causa infiammazione generale e problemi agli organi, della quale attualmente non si conosce la causa
  • Pannicolite pancreatica – Come suggerisce il nome questa è provocata da patologie o disfunzioni a carico del pancreas
  • Pannicolite da lupus eritematoso – Conseguenza del lupus, colpisce generalmente la fronte, le guance e le natiche, più raramente colpisce gli arti inferiori
  • Pannicolite traumatica – Causata da traumi o lesioni alla pelle
  • Pannicolite provocata dalle basse temperature – Può verificarsi quando la pelle è esposta a temperature rigide, ed è particolarmente comune nei bambini
  • Pannicolite gottosa – Nei soggetti che soffrono di gotta, i cristalli di acido urico possono accumularsi causando pannicolite, che si manifesta nella parte inferiore delle gambe e dei piedi

Cure e rimedi per la pannicolite

La pannicolite spesso si risolve senza alcun trattamento, ma alcune indicazioni mediche possono accelerare il processo di guarigione.

Il trattamento più indicato per la cura della pannicolite inizia con la diagnosi corretta e dunque l’individuazione della causa sottostante il processo infiammatorio.

Nel caso di pannicolite idiopatica, il trattamento solitamente prevede l’utilizzo di farmaci antinfiammatori oppure la rimozione chirurgica dei noduli o delle aree della pelle interessate dalla pannicolite.

I trattamenti abituali indicati nei casi di pannicolite comprendono:

  • Assunzione di farmaci antibiotici o corticosteroidi per ridurre l’infiammazione sottocutanea
  • Assunzione di farmaci anti-infiammatori, come l’aspirina, naprossene o ibuprofene
  • Calze a compressione graduata, utili ad alleviare i sintomi della pannicolite
  • Rimozione chirurgica dei noduli

La forma più comune di pannicolite, l’eritema nodoso, generalmente si risolve senza alcun trattamento entro 2-6 settimane. Il tempo di recupero dipende dalla causa della pannicolite.

Le protuberanze provocate dalla pannicolite solitamente scompaiono senza lasciare segni permanenti sulla pelle. Malgrado ciò, alcuni sottotipi più aggressivi possono lasciare segni duraturi o provocare alterazioni nella pigmentazione della pelle nelle aree colpite.

In ogni caso, è preferibile consultare il proprio medico curante se i segni di pannicolite non scompaiono entro 6 settimane dal loro manifestarsi, in modo da pianificare il trattamento più indicato secondo il caso specifico.

Martina Valizzone | Psicologa
Scritto da Martina Valizzone | Psicologa

Sono una psicologa dell'età evolutiva, con una specializzazione in psicoterapia sistemico relazionale. In ambito lavorativo, mi occupo principalmente di terapie individuali e familiari e, da qualche anno, di psicologia dell'educazione, lavorando alla progettazione e realizzazione di interventi psico-pedagogici in ambito scolastico ed extrascolastico.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Una donna che fa un'ecografia
Inquinamento in gravidanza: l'aria che respiri potrebbe aumentare il rischio di autismo per tuo figlio

Secondo una recente revisione scientifica, l’esposizione agli agenti inquinanti durante la gravidanza può impattare sul rischio di sviluppare autismo. Scopri di più.