La pancreatite è una delle più gravi patologie che può colpire il pancreas: se non si interviene per tempo, questa potrebbe causare problemi non indifferenti a chi ne è affetto.
Ma come è possibile accorgersi tempestivamente di questa patologia?
Vediamo insieme quali sono i primi sintomi e come effettuare una corretta diagnosi.
Che cos’è la pancreatite?
La pancreatite è un’improvvisa infiammazione che colpisce il pancreas, ovvero quella ghiandola dalla forma allungata che fa parte sia dell’apparato digerente sia del sistema endocrino.
Tale organo, posto tra lo stomaco e il fegato, è fondamentale per le secrezioni di enzimi responsabili della digestione di lipidi e carboidrati complessi – oltre che della produzioni di insulina e glucagone, che regolano i valori di glucosio nel sangue.
Se si viene colpiti da pancreatite, il pancreas, in seguito a una lesione dei suoi stessi enzimi, perde ogni capacità di secrezione.
In base ai sintomi e al perdurare del disturbo, la pancreatite però essere di due tipi:
- acuta;
- cronica.
Quando la pancreatite acuta diventa cronica?
La pancreatite si definisce acuta quando colpisce il pancreas in maniera improvvisa.
La causa principale di pancreatite acuta è individuata nei calcoli della cistifellea – in alcuni casi, la pancreatite è il primo sintomo di calcolosi alla colecisti. Essa, però, può anche essere dovuta all’eccessiva assunzione di bevande alcoliche.
Quando l’infiammazione al pancreas continua nel tempo, si parla di pancreatite cronica: questa è dovuta, principalmente, all’abuso di alcol e colpisce soprattutto gli uomini.
La pancreatite cronica non è curabile: attraverso vari trattamenti, infatti, è possibile stabilizzare il disturbo, ma non farlo regredire.
Quali sono i sintomi iniziali della pancreatite?
La pancreatite acuta è un disturbo che presenta sintomi molto variabili.
In genere, si manifesta con dolori violenti nell’addome e nell’area del dorso – insieme a vomito, nausea, mal di testa, febbre e versamento pleurico (questo perché la pancreatite può essere associata a complicazioni polmonari, soprattutto nel lato sinistro).
Nel 90% dei casi, può comparire in forma lieve, ma non è da escludere la natura severa del disturbo.
Se si soffre di una pancreatite acuta grave, i sintomi possono essere:
- setticemia;
- shock;
- insufficienza renale e respiratoria.
Passando, invece, alla pancreatite cronica, possiamo notare una sintomatologia più subdola e difficile da notare. Talvolta, infatti, può presentarsi in maniera asintomatica – ovvero una pancreatite senza dolori e senza febbre -, oppure con pochissimi sintomi.
A tal proposito, la pancreatite cronica può essere sintomo di:
- una cattiva digestione degli alimenti;
- un dolore addominale cronico;
- diabete;
- diarrea.
Invece, i sintomi comuni a tutte le forme di pancreatite sono:
- Salivazione intensa
- Perdita di peso
- Dolore intenso (continuo o intermittente) nella parte alta dell’addome, in corrispondenza della sede del pancreas
- Addome gonfio
- Aerofagia
- Feci grasse
- Febbre
- Cattiva digestione
- Nausea e vomito
- Inappetenza
Quali sono le complicanze della pancreatite?
Senza un adeguato trattamento, la pancreatite risulta essere un disturbo potenzialmente letale e invalidante, se non viene individuato con la giusta tempistica.
Nella pancreatite acuta, come abbiamo visto, possono insorgere problemi respiratori, insufficienza renale e pseudocisti pancreatiche dovuti a processi necrotici.
Oltre al diabete, le complicanze più diffuse della pancreatite cronica possono causare una maggiore predisposizione nello sviluppo di tumori pancreatici e una malnutrizione per insufficiente assorbimento dei princìpi nutritivi.
In questo caso, anche quando avviene l’eliminazione della causa scatenante, la presenza di fibrosi e l'atrofia del pancreas causano un progressivo peggioramento.
Diagnosi di pancreatite: quali esami fare
Per diagnosticare una pancreatite, ci si può avvalere di varie analisi:
- esami del sangue;
- esami delle feci;
- altri esami strumentali.
È molto utile individuare il dosaggio delle amilasi e delle lipasi, in quanto sono due enzimi prodotti proprio dal pancreas e possono aumentare in caso di pancreatite. Spesso, vista la loro natura ostruttiva, si calcolano anche i valori di Gamma-GT, dell'aspartato transferasi, della bilirubina e della lattato deidrogenasi.
L’esame delle feci può notare una bassa concentrazione della tripsina e della chimotripsina (ovvero due enzimi pancreatici).
Nelle forme di pancreatite cronica, è importante eseguire ance il test di stimolazione del pancreas esocrino con l'ormone secretina e una ecografia addominale o endoscopica – oltre a una TAC, una risonanza magnetica e la colangiopancreatografia retrograda endoscopica.
È, infine, utile osservare che un alto livello della glicemia è conseguenza della pancreatite, mentre quello della trigliceridemia è una concausa.