In futuro sarà possibile ricostruire un orecchio artificiale con le cellule staminali

Elisabetta Ciccolella | Farmacista

Ultimo aggiornamento – 02 Luglio, 2014

Un team di medici britannici si è reso protagonista di uno strabiliante risultato: ricostruire in toto un orecchio a partire dalle cellule staminali provenienti dal grasso. Più precisamente, i ricercatori del Great Ormond Street Hospital di Londra hanno messo a punto una tecnica di laboratorio che permette di ottenere una cartilagine che è stata poi utilizzata per ricostruire un orecchio.

Lo studio

Lo studio che ha condotto a questa innovativa tecnica, pubblicato sulla rivista Nanomedicine, apre nuove strade nel settore della nano-medicina soprattutto per la possibilità di ottenere cartilagini della forma desiderata, superando i limiti delle tecniche attualmente utilizzate. Questa metodologia potrebbe essere sfruttata in un prossimo futuro per curare molti tipi di malformazioni, come la microtia, malformazione congenita dell’orecchio esterno caratterizzata da dimensioni ridotte del padiglione auricolare e che può presentarsi, nelle forme più gravi, con la mancanza totale dell’orecchio.

Quali sono le terapie in atto?

Ad oggi, per ottenere il tessuto cartilagineo necessario per trattare questa patologia, si utilizza la cartilagine prelevata dalle costole dei pazienti: questo metodo è molto invasivo e causa la presenza di cicatrici sul petto; inoltre, il tessuto di partenza da cui viene prelevata la cartilagine non è capace di rigenerarsi in modo autonomo, quindi tutta l'operazione assume un carattere più complesso.

Per superare i imiti delle tecniche attuali, i medici britannici hanno pensato di utilizzare le cellule staminali derivanti dal tessuto adiposo: dopo aver prelevato le staminali, queste sono state coltivate in vitro con particolari molecole capaci di determinare il differenziamento delle cellule e in presenza di una sorta di scheletro utilizzato per dar forma alla cartilagine.

Si sta lavorando per far sì che il tessuto cartilagineo ottenuto possa essere impiantato nei pazienti per via sottocutanea, riuscendo a ricostruire interamente un orecchio. Per far in modo che questo divenga realtà, è prima necessario valutare la sicurezza dell'intervento, che potrebbe essere impiegato per la ricostruzione di altri tessuti cartilaginei, come quelli di un naso danneggiato irreparabilmente da un tumore.

Elisabetta Ciccolella | Farmacista
Scritto da Elisabetta Ciccolella | Farmacista

La salute è il bene più importante. Questo è ciò che credo e che, da brava farmacista, cerco di trasmettere ogni giorno ai pazienti con cui mi rapporto.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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