L’acufene è un fastidioso fischio alle orecchie, che può essere temporaneo e reversibile o ricorrente e invalidante – in questo caso, può influire negativamente sulle attività quotidiane di chi ne soffre.
Le cause dell'acufene possono essere legate a infezioni, disturbi neurologici, terapie farmacologiche, alterazioni otologiche, alcolismo, ipertensione e aterosclerosi.
Il ronzio all’orecchio, quindi, non ha una causa specifica: esistono, però, alcuni rimedi che possono dare sollievo a questo disturbo.
Vediamoli, insieme, di seguito.
Trattamenti medici: come curare un acufene
I trattamenti medici contro l’acufene si possono dividere in tre tipi di terapie:
- terapia strumentale;
- terapia medica;
- terapia psicoterapeutica.
Il trattamento contro il ronzio alle orecchie, qualora sia possibile risalire alla causa scatenante, deve essere specifico verso quel determinato fattore.
In questi casi, quindi, abbiamo:
- farmaci antidepressivi, quando l’acufene incide negativamente sulla qualità della vita di chi ne è colpito – fino a portare a depressione;
- farmaci contro l’ipertensione, quando il fischio alle orecchie deriva da alterazioni della pressione sanguigna;
- farmaci antibiotici, quando è in corso una infezione batterica.
In alcuni casi, può rendersi necessaria l’applicazione di specifici apparecchi acustici – o dispositivi elettrici – per correggere o mascherare il ronzio.
Per quanto riguarda, invece, le terapie psicoterapeutiche, alcuni pazienti affetti da acufene possono ricorrere a:
- sedute di agopuntura e ipnosi;
- corsi di meditazione e rilassamento, come yoga e pilates.
È bene ricordare, infine, che lo stress inficia negativamente sull’intensità e la fastidiosità del fischio alle orecchie.
Tutte queste terapie rientrano in un macro trattamento mirato a modificare e migliorare lo stile di vita del paziente.
Ma ora concentriamoci sui rimedi naturali contro l’acufene.
I rimedi naturali per l’acufene
I rimedi naturali contro l’acufene non sono molti, ma costituiscono una valida alternativa analgesica alle terapie mediche più invasive.
Vediamo i migliori.
Ballota (o marrubio) nero
Questa pianta dall’odore sgradevole possiede proprietà:
- ansiolitiche;
- rilassanti;
- sedative.
Gingko Biloba
L’estratto della pianta di Gingko Biloba ha la capacità di attenuare gli acufeni, grazie ai suoi poteri:
- antinfiammatori;
- antiossidanti;
- neuroprotettivi.
Actea racemosa
Questo rimedio viene utilizzato, principalmente, all’interno dell’omeopatia – anche se trova maggior uso per alleviare i sintomi della menopausa.
Aromaterapia
L’aromaterapia può diminuire l’ansia e la tensione (favorendo, al contempo, il rilassamento), attraverso l’utilizzo di oli essenziali a base di:
- rosmarino;
- rosa;
- cipresso;
- limone;
- fiori di Bach.
Terapie manuali
Alcune terapie manuali contro l’acufene possono essere classificate anche come trattamenti psicoterapeutici.
Abbiamo, infatti, trattamenti come:
- massaggio;
- agopuntura;
- digitopressione.
Questi metodi riducono le tensioni muscolari, che spesso interessano le aree cervicali e temporo-mandibolari, donando benefici indiretti contro l’acufene.
Terapia Cognitivo-Comportamentale
Anche in questo caso, si possono ridurre i fattori stressanti e migliorare la qualità di vita di chi soffre di acufene attraverso approcci psicoterapeutici come:
- ipnosi;
- distensione immaginativa;
- yoga;
- biofeedback;
- mindfulness.
Terapia del suono
La terapia del suono viene utilizzata nella lotta contro l’acufene per ottenere un effetto di mascheramento e inibizione del fischio all’orecchio.
Questa terapia prevede l’ascolto di suoni della natura e sonorità elettroniche come:
- suono del mare;
- suono del bosco;
- pioggia;
- vento;
- rumore bianco;
- frattali.
Il legame tra alimentazione e acufene: la dieta iposodica
Un’alimentazione varia ed equilibrata, insieme ad uno stile di vita sano e un costante esercizio fisico, può avere effetti positivi su tutto il sistema uditivo.
Bisognerebbe, quindi, evitare:
- alimenti ricchi di caffeina, responsabili di insonnia e difficoltà ad addormentarsi;
- alimenti ricchi di zuccheri, che possono accentuare il ronzio;
- glutammato, in quanto svolge una azione eccitante sulle cellule acustiche.
È bene, invece, assumere:
- magnesio, che determina una riduzione dell’eccitazione e, potenzialmente, degli acufeni;
- melatonina, che può aiutare a migliorare la qualità del sonno;
- ananas e zenzero, che hanno una potente azione antinfiammatoria utile nei processi flogistici che interessano l’orecchio.
Quando parliamo di acufene neurologico o gravidico, possiamo avvalerci di una dieta iposodica o iperidrica da affiancare alle terapie farmacologiche: questo fa si che la pressione intrauricolare si riequilibri.
La dieta iposodica, indica un tipo di alimentazione povero di sodio, mentre quella iperidrica indica, invece, di bere molta acqua (almeno 3 litri al giorno).
Queste le regole fondamentali per seguire una corretta alimentazione iperidrica e iposodica:
- eliminare l’assunzione di pesce di mare, dei crostacei e dei molluschi (si può consumare unicamente il pesce d’acqua dolce);
- evitare tutti i salumi, gli insaccati e i formaggi;
- assumere unicamente dolci fatti in casa;
- ridurre l’apporto totale di sodio a non più di 1750 mg/die (meno di 2g);
- bere oltre 2 litri di acqua iposodica al giorno;
- condire con olio e spezie naturali;
- evitare carote, carciofi, sedano, spinaci, finocchi e asparagi;
- evitare i cibi confezionati o lavorati ad alto contenuto di sale e di sodio;
- utilizzare unicamente prodotto da forno insipidi;
- cucinare riso o pasta in acqua non salata.
In conclusione, non esiste una vera e propria terapia per far passare l’acufene, ma soltanto delle attività volte a migliorare la qualità della vita e minimizzare il fastidio.