Si chiama oPhone e arriva dai ricercatori della Scuola di ingegneria e Scienze Applicate di Harvard, nel Massachussetts: un dispositivo capace di immagazzinare e trasmettere gli odori via email, tweet o testo ad altri oPhones, attraverso bluetooth o accessori dello smartphone.
È senza dubbio una delle ultime trovate in campo tecnologico. L’oPhone è in grado di salvare e riprodurre centinaia di odori diversi tra 20 e 30 secondi di tempo. Gli odori sono creati da Marléne Staiger, esperto di profumi presso Le Laboratoire, in Francia. Il dispositivo non trasmette solo un odore ma sequenze di odori. Al suo debutto sarà in grado di riprodurre circa 300 tipi di fragranze, ma i suoi inventori assicurano che un giorno potrà produrne più di 50.000.
Trattamento contro l’Alzheimer e altre malattie mentali
La cosa più importante è che l’oPhone potrebbe essere di grande aiuto alle persone che soffrono di Alzheimer, stress o altre forme di disturbi mentali. Il dispositivo potrebbe essere utilizzato per ricostruire la memoria del paziente, facendogli ricordare odori e gusti famigliari.
L’olfatto è infatti uno dei più grandi elementi di stimolazione della memoria ed è legato fortemente alla sensazione del gusto. Per coloro che sono affetti da perdita di memoria o alterazione delle funzioni mentali, la possibilità di produrre sequenze complesse di odori con segnali visivi rappresenterebbe un’incredibile opportunità di miglioramento della salute mentale.
Una speranza per il futuro
L’Alzheimer è la forma più comune di demenza e colpisce prevalentemente la popolazione al di sopra dei 65 anni. In Italia ne sono affette circa 700mila persone, che hanno bisogno di assistenza fin dai primi segni di malattia. Ad oggi non vi è cura e, se funzionasse, il nuovo dispositivo sarebbe uno strumento importante che darebbe una speranza di migliorare la qualità di vita dei malati e delle loro famiglie.