Una battaglia per dire basta alla tubercolosi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la European Respiratory Society hanno lanciato un nuovo e più mirato piano di intervento per l'eliminazione della malattia dagli oltre 30 Paesi europei con una più bassa percentuale di incidenza.
Gli obiettivi
Il programma ha l'obiettivo di far abbassare i nuovi casi di Tbc a meno di 10 per milione di persone entro la fine del 2035. Nel 2050, se ciò dovesse accadere, la malattia colpirebbe solo 1 paziente su un milione.
Il programma in Italia
In Italia il programma sarà attuato con l'intento di migliorare i livelli della salute pubblica, impedendo la diffusione di queste patologie. Hiroki Nakatani, Vice Direttore Generale dell’OMS, sostiene con positività che "i Paesi a bassa incidenza di Tubercolosi sono già in possesso dei mezzi per ridurre drasticamente i casi entro il 2035”. Nessuna grande difficoltà dovrebbe, quindi, presentarsi per il nostro Paese.
Quale sarà la procedura di intervento?
L'OMS ha stabilito otto punti chiave, intorno ai quali ruoteranno le misure di intervento:
- Consentire l'utilizzo di risorse finanziarie per l'attuazione dei programmi
- Aiutare i gruppi più esposti alla malattia
- Porre attenzione ai livelli di salute dei migranti
- Effettuare lo screening per la Tubercolosi attiva, soprattutto in caso di epidemie
- Ottimizzare la prevenzione e la cura della Tubercolosi multi-resistente
- Monitorare e valutare gli interventi in atto
- Investire nella ricerca
- Sostenere il controllo globale della malattia
In una società multietnica, infatti, le persone in difficoltà devono essere aiutate e sostenute per evitare che malattie come la Tubercolosi possano prendere piede.
La lotta per debellare la malattia deve essere costante e attenta, senza lasciare mai nulla al caso. Solo così si potrà dire di aver sconfitto un grande nemico, ponendo l'attenzione su altre patologie che ancora oggi, nel 2014, piegano con sofferenza milioni di persone.