Nurofen® sciroppo antinfiammatorio: ecco cosa sapere

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 23 Aprile, 2024

farmacista consiglia medicina a paziente

Nurofen® è un farmaco che contiene ibuprofene, un antinfiammatorio non steroideo (FANS) utilizzato per alleviare diversi tipi di dolori, tra cui mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori muscolari e osteoarticolari, dolori mestruali. Nurofen® può essere anche utilizzato insieme ad altri farmaci per trattare i sintomi della febbre e dell'influenza a uso pediatrico e per adolescenti e adulti.

Principio attivo Nurofen®

Nurofen® contiene ibuprofene, che appartiene a un gruppo di medicinali chiamati farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), la cui azione riduce la febbre, il dolore e il gonfiore provocati dall'infiammazione.

Nurofen® svolge queste azioni terapeutiche:

  • analgesica: agisce sul sistema nervoso periferico e centrale per ridurre la sensazione di dolore. Può essere utilizzato per il trattamento del dolore di intensità lieve-moderata, come mal di testa, mal di denti, dolori muscolari e articolari;
  • antipiretica: abbassa la febbre agendo sul centro termoregolatore dell'ipotalamo. Viene utilizzato per ridurre la febbre associata a diverse condizioni come raffreddore, influenza e altre infezioni;
  • antinfiammatoria: inibisce l'azione delle sostanze chimiche chiamate prostaglandine, coinvolte nel processo infiammatorio. Questo riduce l'infiammazione e il gonfiore associati a condizioni come artrite, tendiniti e lesioni muscolari.

Formulazioni Nurofen®

Il farmaco è disponibile in diverse formulazioni: compresse, capsule o sciroppo. 

Nurofen®  sciroppo per bambini e adulti

Nurofen® sciroppo viene utilizzato per alleviare diversi sintomi, tra cui:

  • raffreddore e influenza;
  • infezioni delle vie respiratorie;
  • mal di denti;
  • mal di testa;
  • dolori articolari e muscolari;
  • mestruazioni dolorose.

È indicato per bambini e adulti:

  • bambini di età superiore ai 3 mesi: la dose varia in base al peso e all'età del bambino. La dose giornaliera consigliata è di 20-30 mg/kg di peso corporeo, suddivisa in 3 dosi al giorno ad intervalli di 6-8 ore. È importante consultare il medico o seguire le istruzioni riportate sulla confezione per determinare la dose corretta per il bambino;
  • adulti e adolescenti oltre i 12 anni (≥ 43 kg di peso corporeo): la dose consigliata di ibuprofene è di 200-400 mg, corrispondente a 5-10 ml di sospensione orale. Questa dose può essere assunta 2-3 volte al giorno, con un intervallo di almeno 4 ore tra le dosi. Non superare la dose massima di 1200 mg (30 ml) nell'arco di 24 ore.

Nurofen® sciroppo esiste in due formulazioni che variano nella concentrazione di ibuprofene.

La confezione arancione di Nurofen con la concentrazione più bassa di sciroppo è indicata per i bambini più piccoli ai quali somministrare una quantità minore di ibuprofene (=100mg di ibuprofene ogni 5ml di sciroppo).

La confezione verde è quella con la concentrazione di ibuprofene doppia per i bambini più grandi, dai 4-5 anni in su (=200mg di ibuprofene ogni 5ml di sciroppo). 

Nurofen® compresse per adolescenti e adulti

Nurofen® esiste anche in compresse per adolescenti dai 12 anni di età e per adulti:

  • Nurofen®200mgcompresse, indicato per il mal di testa, febbre, dolori muscolari e mal di denti di intensità lieve o moderata;
  • Nurofen® 400mg compresse, indicato per i dolori più forti associati a mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari e reumatici, dolori articolari, nevralgie, febbre e mal di denti. 

Quante volte al giorno si può prendere Nurofen®?

Per gli adulti e gli adolescenti di peso superiore a 40 kg (a partire dai 12 anni di età):

  • dose iniziale: prendere 1 capsula (400 mg di ibuprofene) con acqua, a stomaco pieno;
  • successivamente, se necessario, prendere una capsula (400 mg di ibuprofene) ogni 6 ore;
  • non superare la dose di 3 capsule (1200 mg di ibuprofene) nelle 24 ore;
  • la dose giornaliera raccomandata per gli adulti e gli adolescenti è di 1 compressa, massimo 2-3 volte al giorno;
  • l'intervallo tra le dosi non deve essere inferiore alle 4 ore.

Quanto tempo ci mette Nurofen® a fare effetto

Il Nurofen® inizia a fare effetto nell'intervallo di tempo compreso tra i 30 e i 60 minuti. Le diverse formulazioni di Nurofen® possono avere tempi leggermente diversi:

  • Le formulazioni in sciroppo, gocce, granulato ed orodispersibili tendono ad avere un effetto più rapido rispetto alle compresse rivestite, gastroresistenti e a rilascio modificato.

Quindi, se si desidera un effetto più immediato, è consigliabile preferire le formulazioni come sciroppo, gocce, granulato o orodispersibili. 

Nurofen® controindicazioni, effetti collaterali e interazione con altri farmaci

Come tutti i medicinali, Nurofen® può causare effetti indesiderati:

  • gravi forme di reazioni cutanee caratterizzate da eruzioni con rossore e vesciche o bolle a livello della pelle e/o delle mucose (eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica);
  • gravi reazioni di ipersensibilità, i sintomi possono essere: gonfiore di volto, lingua e gola, dispnea (difficoltà di respirazione), tachicardia (battito cardiaco accelerato), ipotensione (pressione sanguigna bassa), anafilassi, angioedema o grave shock. Peggioramento dell'asma.

Di seguito, gli altri effetti indesiderati che possono verificarsi.

Non comune

  • disturbi allo stomaco, come bruciore, dolore di stomaco e nausea;
  • mal di testa, vertigini;
  • reazioni di ipersensibilità con orticaria e prurito;
  • eruzioni cutanee.

Raro

Molto raro

  • ulcere peptiche, perforazione e sanguinamento gastrointestinale, feci nere e vomito di sangue, peggioramento di problemi intestinali esistenti (coliti ulcerative o morbo di Crohn), stomatiti ulcerative, gastriti;
  • edema (gonfiore dovuto all'accumulo di liquidi nei tessuti), ipertensione (pressione sanguigna alta) e insufficienza cardiaca;
  • riduzione della normale quantità di urine nell'arco della giornata ed edema (è possibile anche l'insufficienza renale), lesioni renali (necrosi papillare) o aumento della concentrazione di urea nel sangue (i primi segni sono: urinare in quantità inferiore al normale, malessere generale);
  • danni al fegato specialmente a seguito di trattamenti a lungo termine;
  • riduzione del numero delle cellule del sangue (anemia, leucopenia, piastrinopenia, pancitopenia, agranulocitosi). I primi segni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali della bocca, sintomi simil-influenzali, grave spossatezza, sanguinamento di naso e pelle, ematomi;
  • sintomi di meningite asettica in pazienti con esistenti disordini auto-immuni (lupus eritematoso sistemico, malattia mista del connettivo) i primi segni sono: rigidità del collo, mal di testa, nausea, vomito, febbre o disorientamento;
  • diminuzione del livello di emoglobina nel sangue;
  • disturbi visivi.

Sintomi da sovradosaggio

I sintomi di sovradosaggio più comuni:

  • nausea, vomito;
  • dolore addominale;
  • letargia e sonnolenza;
  • effetti sul sistema nervoso centrale: mal di testa, tinnito, vertigini, convulsioni e perdita della coscienza;
  • più rari, nistagmo, acidosi metabolica, ipotermia, effetti renali, sanguinamento gastrointestinale, coma, apnea, diarrea e depressione del SNC e dell’apparato respiratorio;
  • disorientamento, stato di eccitazione, svenimento e tossicità cardiovascolare comprendente ipotensione, bradicardia e tachicardia;
  • nei casi di sovradosaggio significativo sono possibili insufficienza renale e danno epatico.

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Interazione Nurofen® con altri farmaci

Ecco un elenco delle interazioni da evitare quando si utilizza l'ibuprofene in associazione con altri farmaci.

Da evitare l'associazione con:

  • acido acetilsalicilico (aspirina): l'ibuprofene può inibire gli effetti dell'acido acetilsalicilico a bassa dose sull'aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati contemporaneamente;
  • altri FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2: l'uso contemporaneo di due o più analgesici, antipiretici o antinfiammatori non steroidei può aumentare il rischio di effetti indesiderati.

L'ibuprofene deve essere utilizzato con cautela in associazione con:

  • corticosteroidi: aumenta il rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale;
  • antibiotici chinolonici: i dati provenienti dagli studi su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associato agli antibiotici chinolonici;
  • anticoagulanti, come il warfarin: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti;
  • agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumenta il rischio di emorragie gastrointestinali;
  • antidiabetici: possibile aumento dell'effetto delle sulfaniluree;
  • antivirali, come il ritonavir: possibile aumento della concentrazione dei FANS;
  • ciclosporina: aumentato rischio di nefrotossicità;
  • mifepristone: i FANS non devono essere somministrati negli 8-12 giorni successivi all'assunzione di mifepristone poiché possono ridurne l'efficacia;
  • citotossici, come il metotressato: riduzione dell'escrezione (aumentato rischio di tossicità);
  • litio: riduzione dell'escrezione (aumentato rischio di tossicità);
  • tacrolimus: aumentato rischio di nefrotossicità;
  • uricosurici, come il probenecid: rallenta l'escrezione dei FANS (aumento delle concentrazioni plasmatiche);
  • metotrexato: potenziale aumento della concentrazione plasmatica di metotrexato;
  • zidovudina: aumento del rischio di tossicità ematica quando i FANS vengono utilizzati in associazione alla zidovudina;
  • diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. La co-somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II con agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi può portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale;
  • glicosidi cardiaci: i FANS possono peggiorare l'insufficienza cardiaca, ridurre la velocità di filtrazione glomerulare (VFG) e aumentare i livelli plasmatici di glicosidi.

Quando non deve essere usato Nurofen®

Non prendere Nurofen® in caso di queste condizioni:

  • allergia e ipersensibilità all'ibuprofene o a uno qualsiasi degli altri componenti del medicinale (vedere nel foglio illustrativo);
  • precedenti reazioni di ipersensibilità (quali broncospasmo, asma, rinite, angioedema o orticaria) dopo aver assunto ibuprofene, acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
  • grave insufficienza epatica, renale o cardiaca;
  • sanguinamento o perforazione gastrica in seguito a trattamenti con farmaci antinfiammatori non steroidei;
  • ulcera gastrica o sanguinamento gastrico;
  • ultimo trimestre di gravidanza;
  • nei bambini al di sotto di 12 anni di età.

Nurofen® in gravidanza e allattamento

Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, è consigliabile evitare l'assunzione di ibuprofene. Durante il terzo trimestre di gravidanza, l'ibuprofene è controindicato in quanto può interferire con la sintesi di prostaglandine, che potrebbero avere un impatto negativo sulla gravidanza e sullo sviluppo embrionale/fetale.

Studi epidemiologici hanno evidenziato un rischio aumentato di aborto e di malformazioni cardiache e di gastroschisi quando si utilizza un inibitore della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.

Esistono dati limitati che indicano che l'ibuprofene può passare in basse concentrazioni nel latte materno, ma è improbabile che causi effetti indesiderati per i neonati.

Per quanto riguarda la fertilità, è stato dimostrato che i farmaci che inibiscono la sintesi di cicloossigenasi/prostaglandine possono influire sulla fertilità femminile indebolendo l'ovulazione. Tuttavia, questo effetto è reversibile dopo l'interruzione del trattamento. Pertanto, si consiglia di sospendere l'assunzione di Nurofen® nelle donne che hanno problemi di fertilità o che stanno cercando di concepire.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
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