Secondo i dati dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), i casi di morbillo sono tornati a crescere verso la fine dello scorso anno.
Scopriamo di più su questo focus.
I dati
Nell’ultimo bollettino periodico sul morbillo e sulla rosolia, si parla di 1045 casi di morbillo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024 – con un’impennata nel mese di novembre, quando sono stati registrati 53 episodi rispetto al mese precedente.
Nell’anno appena trascorso, sono state ben 18 le regioni italiane che hanno avuto almeno un caso di morbillo: in 8 di queste (Lazio, Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna, Campania, Abruzzo, Liguria e Toscana) si sono verificati l’85% delle manifestazioni.
L’incidenza dei casi, a livello nazionale, è stata di 17,7 casi ogni milione di abitanti – mentre, a livello regionale, Bolzano è stata la provincia più colpita (67,0/milione di abitanti).
Le regioni più colpite sono state:
- Sicilia: 37,3/milione di abitanti;
- Abruzzo: 37,0/milione;
- Lazio: 35,0/milione;
- Emilia Romagna: 31,6/milione;
- Liguria: 29,2/milione.
Per il 49,5% degli episodi è stato necessario un ricovero ospedaliero e un terzo ha avuto delle complicanze (le più frequenti sono state l’epatite, l’aumento delle transaminasi e la polmonite).
Le fasce d’età
L’età media dei casi di morbillo del 2024 è di 30 anni, di cui più della metà tra i 15 e i 39 anni; il 23,7%, invece, ha più di 40 anni.
I numeri più alti, però, sono stati registrati nella fascia d’età che va dagli 0 ai 4 anni (con 50 casi in cui il soggetto colpito aveva meno di un anno di età).
Interessante il dato sui vaccinati: il 90,1% dei casi non ha ricevuto la vaccinazione, il 5,8% ha una sola dose e il 3,4% ne ha ricevute due. Va sottolineato che per il 6,7% non si era a conoscenza dello stato vaccinale.
Per il 42% degli affetti da morbillo è noto l’ambito di trasmissione: il 40% ne è stato affetto in ambito familiare, il 21,6% in ambito sanitario (tra i casi segnalati, 78 sono operatori sanitari), di cui 58 non vaccinati), il 16,9% durante viaggi internazionali, il 10,3% in ambito lavorativo e il 5,9% a scuola.