Quasi sempre giudichiamo la competenza delle persone, osservando la struttura del volto, giudicando l’affidabilità attraverso le espressioni facciali.
Nei loro esperimenti, i ricercatori della New York University hanno studiato l’impatto che potrebbero avere le micro-espressioni facciali nell’indurre a giudicare le persone, come affidabili e competenti. Dallo studio, è emerso che i partecipanti hanno associato la competenza alla struttura del viso, e la credibilità all’espressione facciale.
Quotidianamente ci imbattiamo in volti più o meno attraenti, giudicandoli in base alle espressioni e alle loro caratteristiche facciali.
In un primo esperimento, a cui partecipavano uomini e donne, venivano mostrate ai partecipanti cinque foto di 10 diversi uomini adulti di diverse etnie. In generale, i partecipanti hanno valutato le foto dei volti che apparivano più felici come più affidabili e le facce più arrabbiate come meno affidabili. La percezione delle capacità, invece, è rimasta invariata sia che il volto mostrato fosse felice sia che fosse arrabbiato.
In un secondo esperimento, i partecipanti hanno valutato 40 volti generati da un software che modificava gradualmente le espressioni, passando da volti poco felici a volti molto felici, fino ad arrivare a volti molto arrabbiati. Ancora una volta, la percezione relativamente alle competenze è rimasta invariata per ogni volto, mentre la percezione di affidabilità era proporzionale alla felicità espressa dal volto.
In un terzo esperimento, i partecipanti hanno visto una serie di volti generati al computer ed è stato chiesto loro una delle seguenti:
- Quale volto sceglieresti come tuo consulente finanziario?
- Quale volto avrebbe vinto una gara di sollevamento pesi?
I partecipanti hanno, generalmente, scelto le facce felici da attribuire a consulenti finanziari. Mentre, la felicità non è stata lo stato d’animo scelto per un sollevatore di pesi di successo.
Possiamo concludere che i nostri sensi individuano nella struttura statica di un volto le capacità, mentre giudicano l’affidabilità valutando l’espressione del volto osservato.
Influenza sociale: perché obbediamo all’autorità di figure come la polizia, insegnanti e politici e perché la gente si adatta alle norme sociali?
Gli eventi della seconda guerra mondiale e l’Olocausto, in cui milioni di persone sono state sacrificate dalla volontà di soldati che sottostavano all’autorità nella Germania nazista, hanno fatto riflettere anche sul perché le persone sono disposte a bypassare i propri valori e la loro morale in favore di un’altra persona che si mostra come leader.
Se lo status è la posizione occupata da un individuo nell’ambito sociale, il ruolo è l’insieme di comportamenti, attesi dalla società, da un individuo con un certo status. Più un individuo si adatterà alla propria posizione sociale, più i suoi comportamenti saranno conformi a ciò che gli agli si aspettano, maggiore sarà l’obbedienza generale nei suoi confronti.
Quanto siamo influenzati dal ruolo sociale
La prima forma di influenza nella nostra vita (in senso psicologico) viene dai ruoli che, noi stessi, attribuiamo agli altri.
Con i giochi di ruolo si cerca di spiegare perché alcuni gruppi della società si comportano in modo simile, in massa, nei confronti di altri individui.
Negli anni ’70, lo psicologo Zimbardo esaminò l’influenza del gioco di ruolo nel suo esperimento carcerario di Stanford, nel quale reclutò 24 volontari che dovevano simulare la vita carceraria. 12 dovevano ricoprire il ruolo di prigionieri e 12 il ruolo di guardie. Il carcere venne allestito presso gli scantinati dell’Università di Stanford. Ben presto tutti i partecipanti subirono una sorta di “spersonalizzazione”, allontanandosi dalla realtà del gioco e impersonando seriamente il ruolo che dovevano ricoprire.
Attraverso questo esperimento lo studioso volle comprendere il meccanismo del comportamento umano all’interno di un gruppo sociale nel quale, ogni individuo, si contraddistingue solo attraverso ruolo che ricopre.
Le conclusioni di questo studio furono che, in un gruppo, gli individui si adeguano ai ruoli e alle regole da essi dettate, rivelando quanto il ruolo sociale possa influenzare il nostro comportamento.