Lo stupore e la meraviglia aiutano la nostra salute

Andrea Salvadori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 20 Febbraio, 2015

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Lo stupore che proviamo quando siamo a contatto con la natura, l’arte o altre esperienze più spirituali comporta un abbassamento delle citochine, molecole proteiche che servono a comunicare al nostro sistema immunitario di lavorare di più, infiammandolo.

Jennifer Stellar, ricercatrice dell’Università di Toronto e autrice dello studio, condotto presso l’Università della California, è molto chiara: “I risultati che abbiamo ottenuto dimostrano che le emozioni positive sono associate a marcatori di buona salute”.

Le citochine, beninteso, servono al nostro sistema immunitario per comunicare la necessità di un suo intervento, quindi svolgono un ruolo assai utile. Ma livelli troppo alti di queste molecole sono invece associati a disturbi come diabete, artrite o depressioni.

La novità di questo studio, pubblicato sulla rivista Emotion, sta nel sottolineare l’importanza delle emozioni positive nel quadro della salute generale del paziente, equiparandole ad altre benefiche influenze quali l’attività fisica, una dieta sana e una buona qualità del sonno.

Lo studio

Più di 200 giovani adulti sono stati intervistati e hanno comunicato il numero delle emozioni positive provate in un dato giorno: meraviglia, stupore, divertimento, gioia, amore…
Nello stesso giorno, sono stati prelevati e analizzati campioni di tessuto della bocca di questi soggetti. I più bassi livelli della citochina interluchina 6 – un marcatore di stati infiammatori – sono stati trovati in chi aveva vissuto più esperienze positive.

E’ da notare che livelli alti di citochine sono stati riscontrati in persone depresse: ciò lascia supporre che queste molecole proteiche possano inibire ormoni chiave e neurotrasmettitori che controllano l’umore, l’appetito, il sonno e la memoria (seratonina e dopamina).

Le conclusioni

Lo stupore e le altre emozioni positive inducono un abbassamento delle citochine nell’organismo, stimolando la curiosità e il desiderio di esplorare, cioè comportamenti opposti a quelli che si riscontrano durante stati infiammatori in cui tendiamo a chiuderci nei nostri spazi, evitando gli altri.

Ciò che resta ancora da scoprire è quale sia la causa e quale l’effetto. Abbiamo citochine basse perché viviamo emozioni positive che ci fanno stare meglio o viceversa?

Per ora, grazie a questo studio, sappiamo che il legame tra le due cose è evidente e sarà interessante capire quale causa l’altro.

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Scritto da Andrea Salvadori | Blogger

Amo la musica, i viaggi e scrivere. La prima potrebbe farmi compagnia 24 ore al giorno, i viaggi sono il mio modo per rigenerarmi e imparare, la scrittura il mezzo per esprimermi in modo ordinato e fermare il tempo.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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