Bere più di otto bicchieri di vino a settimana è associato a segni di Alzheimer

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 11 Aprile, 2025

Due bicchieri di vino
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Un’indagine pubblicata sulla rivista scientifica Neurology ha studiato la relazione tra l’assunzione di otto o più drink alcolici (come bicchieri di vino da 150 ml) a settimana e un maggiore rischio di lesioni al cervello e segni dell’Alzheimer.

Scopriamo di cosa tratta lo studio.

Lo studio

Il team di ricerca, guidato da scienziati brasiliani del Dipartimento di patologia e Facoltà di medicina dell'Università di San Paolo (a stretto contatto con i colleghi della Divisione di Geriatria, del Dipartimento di Neurologia e del Memory and Aging Center dell'Università della California di San Francisco), ha analizzato il tessuto cerebrale di circa 1.800 persone che al momento del decesso avevano un'età media di 75 anni.

Lo scopo era quello di trovare segni di Alzheimer (ad esempio placche di amiloide e grovigli di tau) e altre condizioni come la patologia a corpi di Lewy, infarti lacunari, angiopatia amiloide cerebrale e arteriolosclerosi ialina.

I ricercatori hanno analizzato il cervello dei soggetti (di cui il 49,6% erano donne e il 64,1% bianchi) dopo l’autopsia, chiedendo ai famigliari quale rapporto avessero con l’alcool i loro congiunti.

Basandosi sui dati della Biobank for Aging Studies, i soggetti osservati sono stati suddivisi in quattro gruppi:

  • astemi;
  • bevitori moderati (con sette, o meno, drink alcolici a settimana);
  • bevitori accaniti (più di otto nello stesso arco temporale);
  • ex bevitori accaniti.

Il paramento del “drink alcolico” è stato fissato a una bevanda con 14 grammi di alcool (come, ad esempio, 350 ml di birra, 150 ml di vino e 45 ml di superalcolici).

Cosa dicono i risultati?

Studiando le abitudini alcoliche dei soggetti e incrociandole con le analisi al cervello, si è scoperto che il 50% degli ex bevitori presentavano lesioni vascolari cerebrali.

Successivamente, sono stati esclusi tutti i fattori in grado di pesare negativamente sulla salute cerebrale, come sedentarietà, fumo e età: questo ha determinato che i bevitori accaniti avevano il 133% di probabilità in più di presentare lesioni cerebrali rispetto agli astemi, mentre bevitori moderati ed ex bevitori accaniti lo avevano rispettivamente del 60 e dell'89%.

La ricerca in questione, tuttavia, si basa su uno studio di associazione – non ci sono, quindi, rapporti causa-effetto tra il consumo di alcool e le lesioni cerebrali. 

Si tratta, però, dell'ennesimo indizio sui danni alla salute provocati da questa sostanza.

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Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

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