Soffro di ipertensione arteriosa da circa 20 anni. Ho sempre utilizzato lo stesso farmaco. Un tempo la confezione conteneva 21 compresse utili per tre settimane di terapia, occorreva una ricetta in cui non si possono prescrivere più di due scatole, con un ticket di 4 euro. Oggi la confezione contiene 14 compresse utili per una terapia di due settimane con un ticket di 12 euro.
Credo che il contributo sempre maggiore chiesto al paziente non debba essere aumentato anche per le ulteriori difficoltà collegate al doversi recare più volte dal medico curante per ottenere la ricetta.
Proviamo a pensare ad una soluzione:
Le terapie croniche, quali l’ipertensione, dovrebbero essere “caricate” direttamente sulla tessera sanitaria senza necessità di passare dal medico curante. Questo alleggerirebbe il carico amministrativo al medico, portando risparmio di tempo al paziente. Indubbiamente la crisi economica incide sul maggior costo del farmaco e, considerando la necessità di risparmio sanitario, ricade sul paziente. Ma un punto di partenza potrebbe essere il risparmio di carta e plastica del confezionamento, con ricadute anche sullo smaltimento.
Che senso ha per un paziente cronico avere una confezione che copra solo 14 giorni di terapia? Quanta carta e plastica buttiamo inutilmente?
Una seconda idea, per migliorare velocemente la parte burocratica, lasciando più spazio alla medicina, riguarda le prestazioni di ricovero per interventi chirurgici o parachirurgici.
Che senso ha dover passare dal medico curante a “copiare” una richiesta scritta da uno specialista? Basterebbe accettare direttamente il paziente ed apporre sulla ricetta scritta dallo specialista il codice D.R.G. specifico di rimborso.
Insomma ripensiamo ad una nuova medicina, più dalla parte del paziente, e forse, così facendo la miglioreremo, ridando alla figura del medico di famiglia una dignità più medica e meno burocratica.
Il Dr Domenico De Felice dopo una lunghissima esperienza maturata presso l’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano e presso altre cliniche oculistiche della Lombardia è membro dell’ Associazione Sulle regole di Gherardo Colombo nel gruppo Sanità e Consulente Oculista presso la Casa di Cura San Camillo di Milano.