Circa due milioni di persone in Italia sono colpite da una patologia renale cronica, ciò significa che soffrono di una condizione per la quale i reni non funzionano correttamente, e che comporta insufficienza renale.
La funzione dei reni è fondamentale, poiché si occupano di filtrare gli scarti presenti nel sangue e di espellerli dall’organismo, insieme ai liquidi in eccesso, attraverso l’urina.
Controlli periodici, prevenzione e diagnosi accurata costituiscono i modi principali per affrontare un’insufficienza renale.
Ma cos’è nello specifico e perché è importante seguire un’alimentazione apposita, se si soffre di questa patologia? Approfondiamo di più.
Cos’è e cosa provoca l’insufficienza renale
L’insufficienza renale è una patologia che compromette la funzione dei reni e può essere:
- acuta: se presa in tempo, può essere transitoria e quindi, avere guarigione;
- cronica: si tratta di una condizione perdurante nel tempo. I reni perdono gradualmente la loro vitale funzionalità per il benessere dell’organismo, per cui, nella fase più avanzata della malattia, si rende necessario il ricorso alla dialisi o al trapianto del rene.
Le cause variano a seconda della tipologia di insufficienza renale, mentre per quanto riguarda i sintomi, sebbene all’inizio siano perlopiù silenti sia per la fase acuta che per quella cronica, con il passare del tempo, questi diventano sempre più palesi.
Tra i sintomi più evidenti dell’insufficienza renale acuta si possono menzionare:
- stanchezza e affanno;
- riduzione della quantità di urina;
- ritenzione idrica;
- nausea;
- vomito;
- ipertensione;
- dolore al petto.
Per quanto riguarda, invece, l’insufficienza renale cronica, tra i sintomi che iniziano a progredire si trovano:
- riduzione della quantità di urina o minzione frequente;
- stato di confusione;
- insonnia;
- fiato corto;
- diminuzione dell’appetito;
- prurito;
- gonfiore agli arti inferiori.
È importante, dunque, non trascurarli e sottoporsi a esami del sangue e delle urine, per scongiurare complicazioni e permettere al medico di intervenire subito, proprio perché si tratta di sintomi che tendono a comparire quando la patologia è in fase avanzata.
Tra i trattamenti da mettere in atto per controllare l’insufficienza renale è opportuno anche seguire una dieta specifica.
Vediamo di più.
Perché è importante seguire una dieta se si soffre di insufficienza renale cronica
Oltre alla funzione di filtro per il sangue, i reni si occupano anche di: regolare i livelli dei sali minerali (come fosforo, potassio, iodio) nel corpo e il metabolismo della vitamina D, e mantenere la pressione sanguigna.
Quando si soffre di una malattia renale, il rischio di incorrere in altre patologie cardiache, quali ictus, infarti, pericardite è molto concreto.
Per questi motivi, è necessario monitorare i livelli della pressione nel sangue: l’ipertensione, infatti, può provocare ed essere provocata dall’insufficienza renale; così come il diabete può essere un altro fattore scatenante la patologia.
I trattamenti variano a seconda della fase e del tipo di insufficienza renale; tuttavia, è opportuno effettuare dei cambiamenti al proprio stile di vita per rallentare o controllare la malattia.
Per cercare di preservare i reni, infatti, cambiare il proprio modo di mangiare è essenziale. Una dieta per l’insufficienza renale avrà come obiettivo quello di non danneggiarli ulteriormente, per controllare i livelli dei sali minerali e della pressione, soprattutto in caso di diabete e ipertensione.
Solitamente, si ottiene consultando il dietologo e il nefrologo di concerto.
Cosa mangiare? 5 accorgimenti da considerare in caso di insufficienza renale cronica
Come riportato anche sul sito del National Institute of Diabete and Digestive Kidney Diseases, per chi soffre di insufficienza renale cronica è importante fare attenzione al proprio regime alimentare.
Vediamo, cosa mangiare e quali accorgimenti introdurre nella propria dieta:
- limitare il consumo di iodio e sodio: ciò è essenziale per il mantenimento di una corretta pressione sanguigna, e diminuire i problemi di ipertensione e fiato corto. In caso di insufficienza renale cronica, un eccesso di sodio, infatti può avere conseguenze dannose a carico dei reni, dunque, è preferibile consumare circa 2 mg di sodio al giorno. In particolare, si devono prediligere i cibi freschi a quelli già confezionati (che, nel caso, dovrebbero esser opportunamente lavati), e l’uso di spezie e aromi al posto del sale;
- fare attenzione all’apporto proteico degli alimenti: chi soffre di insufficienza renale, infatti, ha maggiori difficoltà ad espellere ciò che si introduce nell’organismo tramite i reni, gli organi deputati alla demolizione dei rifiuti e dei liquidi nel nostro corpo. Dunque, è importante limitare il consumo di proteine animali come carne, pesce, uova, latticini, salumi e di proteine vegetali, soprattutto i legumi. Tuttavia, una dieta ipoproteica non è indicata per chi si sottopone a dialisi, già a rischio di poche proteine nell’organismo. In ogni caso, è necessario rivolgersi al dietista per una giusta combinazione;
- diminuire il fosforo: preferire cibi con meno fosforo, poiché un eccesso di questo elemento nel sangue può influire sulla salute delle ossa, rendendole più debole e sensibili. Alcuni alimenti come frutta, verdura, patate, olio non contengono fosforo;
- ridurre l’apporto di potassio: anche il potassio deve essere evitato da chi soffre di insufficienza renale, poiché se si accumula nel sangue può provocare complicanze al cuore. Perciò, è importante bilanciare i livelli dei sali minerali, soprattutto a seguito di una riduzione del sodio negli alimenti. Mele, cetrioli, carote, per esempio, sono a basso contenuto di potassio;
- attenzione ai liquidi che si introducono nel corpo: un eccesso di liquidi potrà influire sulla funzionalità di reni in presenza di questa patologia. Non consumare bevande zuccherate e alcoliche.
In ogni caso, è necessario rivolgersi ad un nutrizionista specializzato, che sarà in grado di fornire tutte le indicazioni da seguire, per garantire un regime alimentare equilibrato e bilanciato sul paziente e sullo stadio dell’insufficienza renale cronica.