Gli italiani affetti da celiachia sono passati da 64.398 nel 2007 a 182.858 nel 2015.
Questo aumento nelle diagnosi è stato favorito da una corretta sensibilizzazione dei medici e degli operatori sanitari.
Lo studio: cosa ha scoperto sulla celiachia?
La “Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia” del Ministero della Salute riporta 11mila nuovi casi di celiachia nel periodo tra il 2014 e il 2015.
La Regione con un maggior numero di diagnosi è la Campania (2.268 nuovi casi), seguita dalla Lombardia (1.867 nuovi casi).
Il maggior numero di celiaci risiede in Lombardia: si tratta di 32.408 individui, il 17,7%.
Seguono – a pari merito – Campania e Lazio con 17.777 celiaci, pari al 9,7%.
I dati evidenziano inoltre che la celiachia colpisce maggiormente le donne (129.225) rispetto agli uomini (53.633); ciò è dovuto alla natura immunitaria della malattia.
La Relazione evidenzia anche le tutele e l’assistenza previste dai nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), riportando: “Il celiaco non è però solo a gestire la sua condizione ma dalla sua parte ha un mercato che gli offre una vasta gamma di prodotti senza glutine; un servizio di ristorazione sensibilizzato e formato che gli garantisce un pasto senza glutine anche fuori casa e, infine, una normativa nazionale che da un lato promuove la prevenzione e la diagnosi precoce e dall’altro sostiene e supporta economicamente la necessaria dieta senza glutine”.
Quali sono i sintomi di celiachia?
La celiachia può presentare sintomi estremamente differenziati tra loro. Se accusi diversi sintomi, non aspettare ad effettuare il test della celiachia.
Orali:
- alito cattivo;
- malattie gengivali;
- ulcere della bocca;
- gengive gonfie;
- lingua a piaghe;
- carie o erosione dello smalto dentale.
Specifici nelle donne:
- tensione mammaria;
- menopausa precoce;
- aborti frequenti;
- sbalzi a livello ormonale;
- cicli molto dolorosi;
- infertilità;
- vescica o cervice gonfia.
Intestinali:
- reflusso acido;
- gonfiore;
- costipazione;
- diarrea;
- meteorismo;
- perdita di appetito;
- nausea;
- mal di stomaco.
Articolari o muscolari :
- atassia;
- dolore alla schiena;
- sensazione di bruciore alle articolazioni;
- dolore, rigidità o gonfiore muscolare;
- crampi alle gambe;
- spasmi muscolari;
- gonfiore a mani e piedi.
Deficienze vitaminiche :
- anemia (carenza di ferro);
- bassi livelli di calcio;
- bassa vitamina B12;
- bassa vitamina D.
Comportamentali :
- difficoltà di inserimento;
- ansia;
- difficoltà di concentrazione;
- depressione;
- irritabilità;
- rabbia irrazionale;
- solitudine;
- senso di isolamento;
- perdita di interesse nelle attività;
- perdita di memoria;
- sbalzi d’umore;
- incubi notturni;
- attacchi di panico;
- irascibilità.
Cutanei :
- acne;
- ecchimosi;
- prurito al cuoio capelluto;
- forfora;
- occhiaie;
- eczema;
- borse intorno agli occhi;
- orticaria;
- pallore cutaneo;
- cancro della pelle;
- eruzioni cutanee.
Generalizzati :
- unghie fragili;
- asma;
- infezioni della vescica;
- visione offuscata;
- brividi;
- febbre;
- stanchezza cronica;
- tosse;
- capogiri;
- vertigini;
- svenimenti;
- variazioni improvvise di peso;
- perdita di capelli;
- mal di testa;
- bruciore di stomaco;
- emorroidi;
- pressione arteriosa alta;
- ipotiroidismo;
- battito cardiaco irregolare;
- bassa pressione sanguigna;
- emicranie;
- sudorazione notturna;
- convulsioni;
- pressione nei seni nasali;
- problemi di sonno.