Tutte le cause dell’irritazione vaginale

Paolo Pate | Blogger

Ultimo aggiornamento – 12 Aprile, 2016

In alcune parti del corpo un semplice prurito può trasformarsi in un fenomeno molto fastidioso, imbarazzante, a volte anche grave. Spesso la causa di tale disturbo non è rintracciabile con sicurezza. Per molte donne il prurito vaginale è una “tortura”.

Questo prurito può essere conseguenza del ciclo mestruale o dell’uso di specifici prodotti per l’igiene intima, ma può anche essere sintomo di un problema più serio. Vediamo quali sono le cause e tutti i possibili rimedi correlati per risolvere questo fastidioso disturbo.

In ogni caso, è sempre utile affidarsi anche al parere di un ginecologo, per una diagnosi più accurata.

Vaginosi batterica

La vaginosi batterica è la causa più comune di prurito vaginale. È causata da una alterazione della flora batterica vaginale e da un cambiamento del pH vaginale. Comporta perdite anomale (spesso accompagnate da odori sgradevoli), dolori e prurito.  Il pH vaginale è naturalmente acido, grazie al bacillo di Doderlein, che riduce la possibilità che insorgano infezioni.

Come trattamento è consigliato l’uso di creme o antibiotici prescritti dal proprio medico. Si possono anche utilizzare fermenti lattici per os o direttamente in capsule vaginali per ripristinare l’eubiosi del microbiota vaginale.

Infezioni micotiche

Anche le infezioni micotiche sono spesso causate da uno squilibrio del pH vaginale.

Possono verificarsi in modo casuale oppure in seguito a rapporti sessuali, utilizzo di antibiotici, forte situazione di stress, cambiamenti nel regime alimentare, diabete. Oltre al prurito, si possono riscontrare perdite e dolore durante la minzione e i rapporti sessuali.

Come cura spesso può bastare il ricorso a farmaci da banco, mentre per evitare infezioni ricorrenti è consigliata l’assunzione di probiotici con alta concentrazione di batteri acidofili.

Dermatite vaginale

La dermatite è un’irritazione cutanea causata da allergie a determinati prodotti: profumi, additivi, preservativi, lubrificanti. Oltre ad un forte prurito, può provocare arrossamento e gonfiore cutaneo. Spesso può anche essere conseguenza di una rasatura, soprattutto se si è particolarmente sensibili.

Se si soffre di irritazione vaginale è meglio utilizzare per la propria igiene prodotti ipoallergenici (ammorbidenti, detersivi per bucato), evitando prodotti contenenti sostanze chimiche. Anche alcuni tipi di carta igienica (con profumi o colori, ad esempio) possono essere rischiosi.

Per chi ha la pelle sensibile, infine, è meglio evitare lavaggi eccessivi alle parti più intime, anche perché la vagina è un canale autopulente.

Eczemi e psoriasi

Malattie della pelle genetiche come eczemi e psoriasi possono causare arrossamento e prurito nelle zone genitali con la contemporanea comparsa di eruzioni cutanee simili a chiazze.

Le prime opzioni di trattamento sono il ricorso a steroidi leggeri (idrocortisone) e bagni di farina d’avena per alleviare il prurito. Se dopo una settimana la situazione non migliora, è consigliabile rivolgersi a un medico per vagliare altre possibili cure.

Malattie sessualmente trasmissibili

Un rapporto sessuale non protetto può causare malattie e infezioni anche gravi. Tra queste, alcune provocano fastidiosi pruriti intimi: clamidia, herpes, tricomoniasi e gonorrea.

Spesso al prurito si possono accompagnare sia dolori e bruciori durante minzione e rapporti sessuali, sia ferite sui genitali. In questo caso, è necessario prenotare al più presto una visita ginecologica. In caso di contagio da malattie sessualmente trasmissibili è possibile intervenire con l’assunzione di antibiotici (orali o iniettabili) e farmaci antivirali.

Lichen sclerosus genitale

È un disturbo dermatologico grave che causa prurito e provoca la comparsa di macchie bianche sulla pelle. Si pensa sia connesso con l’iperattività del sistema immunitario e con scompensi ormonali, ma può essere anche un disturbo ereditario.

Può causare cicatrici che restringono la vagina, dolore e sanguinamento durante i rapporti sessuali. Il lichen sclerosus è diagnosticato da un ginecologo e viene trattato con la prescrizione di farmaci e creme a base di cortisone.

Ormoni

In ogni circostanza in cui i livelli di ormoni cambiano (ciclo mestruale, gravidanza, menopausa, uso di contraccettivi, secchezza intima) può verificarsi un prurito vaginale.

Bisogna, quindi, fare molta attenzione ai prodotti che si assumono durante tutte queste ricorrenze e cercare quelli in assoluto meno irritanti o interrompere l’assunzione di alcuni di essi (contraccettivi).

Per contrastare questi cambiamenti ormonali, un medico può prescrivere l’utilizzo di creme ormonali da applicare localmente, oppure può consigliare di cambiare pillole e medicinali in uso se il prurito continua ad essere un problema persistente.

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Scritto da Paolo Pate | Blogger

Scrittura, volontariato, lettura, sport, viaggi… sono davvero tante le passioni che possono descrivermi. In ognuna di queste cerco di mettere tutto me stesso per non smettere mai di crescere, cercare la mia strada ed essere felice.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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