Ipotonia muscolare: cause, sintomi, diagnosi e trattamento

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 14 Ottobre, 2024

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L'ipotonia muscolare è una condizione caratterizzata da una riduzione del tono muscolare, ovvero della contrazione involontaria minima che i muscoli mantengono anche a riposo. Questa contrazione è importante per garantire l'assetto del corpo e resistere a forze come quella di gravità.

L'ipotonia muscolare può essere causata da varie condizioni di salute che interessano il sistema nervoso, i muscoli o le vie metaboliche. Una diagnosi accurata richiede un approccio sistematico e multidisciplinare, al fine di identificare la causa di fondo per impostare il trattamento più appropriato.

Cosa si intende per ipotonia muscolare

L'ipotonia è una condizione che si manifesta con una eccessiva rilassatezza dei muscoli. In pratica, quando si muove passivamente un'articolazione di una persona con ipotonia, si incontra una resistenza minore del normale.
 
È importante distinguere l'ipotonia dalla debolezza muscolare. Quest'ultima si riferisce a una diminuzione della forza che un muscolo può generare, mentre l'ipotonia riguarda il livello di tensione a riposo del muscolo. Le due condizioni possono coesistere, ma non sempre.

L'incidenza esatta dell'ipotonia è difficile da determinare, poiché non si tratta di una malattia ma di una condizione determinabile da varie patologie. La maggior parte dei casi di ipotonia è congenita. 

La patologia centrale è responsabile della maggior parte delle ipotonie congenite. Queste riguardano in genere l'encefalopatia ipossico-ischemica o anomalie genetiche. L'ipotonia centrale si riscontra fino al 60%-80% dei casi. La sindrome di Down è la causa genetica più comune di ipotonia centrale, seguita dalla sindrome di Prader-Willi. [Fonte 1]

Cosa causa l'ipotonia muscolare

L'ipotonia muscolare è un sintomo di diverse condizioni che possono alterare il controllo dei nervi motori o la forza muscolare. Sebbene l'ipotonia sia facilmente riconoscibile, individuarne la causa precisa può essere complesso per i medici, perché le possibili origini sono numerose e variegate.

Per arrivare a una diagnosi, il medico adotta un approccio sistematico raccogliendo una dettagliata storia clinica e conducendo un esame fisico approfondito. Identificare la causa dell'ipotonia è fondamentale per stabilire il trattamento più appropriato e formulare una prognosi.

In alcuni casi, esistono terapie specifiche per la patologia sottostante. Tuttavia, il trattamento si concentra perlopiù sulle cure di supporto che includono servizi di riabilitazione, sostegno nutrizionale e assistenza respiratoria, quando necessario.

L'ipotonia è solitamente presente alla nascita e viene spesso diagnosticata proprio nella prima infanzia.

Le cause dell'ipotonia in un neonato sono numerose: può derivare da anomalie muscolari, dalle giunzioni neuromuscolari o dal sistema nervoso centrale e periferico. Può anche presentarsi in caso di disordini genetici, malattie metaboliche, problemi endocrini e malattie acute o croniche.

Le cause principali comprendono l'encefalopatia ipossica, le anomalie cerebrali, le sindromi genetiche/cromosomiche, le infezioni congenite o acquisite e i disturbi metabolici. 

Le cause periferiche, invece, sono da ricercare nell'atrofia muscolare spinale, la miastenia gravis, l'esposizione a farmaci/tossine, le neuropatie ereditarie, le distrofie muscolari, le miopatie congenite o metaboliche e le distrofie miotoniche congenite.

Tra le varie cause, alcune delle più comuni sono:

Ipotonia generalizzata e ipotonia localizzata

L'ipotonia può manifestarsi in modo generalizzato, coinvolgendo più gruppi muscolari, o localizzato ad uno specifico gruppo, come nel caso della più frequente ipotonia muscolare agli arti inferiori o l'ipotonia assiale.

L'ipotonia assiale si riferisce alla riduzione del tono muscolare a livello del tronco e del collo, in particolare:

  • l'ipotonia assiale è una diminuzione della normale contrazione involontaria a riposo dei muscoli del collo e del tronco, che normalmente contribuiscono a mantenere la postura eretta e a contrastare la forza di gravità;
  • nei neonati e lattanti con ipotonia assiale si può osservare scarso controllo del capo, con tendenza a farlo cadere in avanti o indietro quando vengono tenuti in braccio;
  • nei bambini più grandi e adulti, l'ipotonia assiale si manifesta con difficoltà a mantenere la stazione seduta e la posizione eretta, tendenza ad assumere posture scorrette e ad affaticarsi facilmente in queste posizioni.

Sintomi della muscolatura ipotonica

I sintomi principali dei muscoli ipotonici sono:

  • scarsa forza muscolare, soprattutto agli arti;
  • scarso controllo del collo e della testa;
  • difficoltà a sollevare gli arti contro la gravità;
  • riflessi deboli o assenti;
  • articolazioni ipermobili;
  • difficoltà a succhiare, deglutire o respirare (nei neonati);
  • postura scorretta;
  • afasia;
  • contrazione spasmodica muscolare;
  • riduzione del volume muscolare.

È importante distinguere l'ipotonia dall'ipostenia, l'incapacità dei muscoli di contrarsi adeguatamente. Le due condizioni possono coesistere, ma non è detto lo facciano.

Diagnosi di ipotonia

La diagnosi di ipotonia muscolare richiede un approccio sistematico che includa una dettagliata anamnesi, un esame fisico completo e un esame neurologico approfondito. L'anamnesi deve comprendere la storia familiare, prenatale e perinatale, lo sviluppo del bambino e dei genitori, l'esposizione a tossine o farmaci durante la gravidanza, le modalità del parto e le complicanze. 

La diagnosi di ipotonia si basa su:

  • esame fisico per valutare il tono muscolare;
  • test genetici per identificare eventuali sindromi associate;
  • elettromiografia per valutare l'attività muscolare;
  • biopsia muscolare per identificare anomalie del tessuto muscolare.

L'esame fisico deve valutare la presenza di dismorfismi o malformazioni congenite, la forza muscolare, la progressione dell'ipotonia e il tono muscolare attraverso manovre specifiche come sospensione verticale e orizzontale, segno della sciarpa, manovra di trazione da supino a seduto.
 
Gli esami iniziali mirano a escludere patologie sistemiche come sepsi (emocolture, esame colturale del liquor), disturbi metabolici (emocromo, profilo metabolico, magnesio, screening tossicologico) o infezioni congenite (TORCH, CMV urinario, Zika virus).

In presenza di dismorfismi o malformazioni, si eseguono analisi cromosomiche (cariotipo, FISH) per diagnosticare sindromi genetiche come la trisomia 21 o la sindrome di Prader-Willi.

Lo screening per errori congeniti del metabolismo include lattato e piruvato (disturbi mitocondriali), aminoacidi plasmatici e organici urinari (aminoacidopatie, acidemie organiche), acilcarnitine e carnitina totale (difetti del metabolismo di acidi grassi e organici), acidi grassi a catena molto lunga e plasmalogeni (disturbi perossisomiali).
 
Se si sospetta un'ipotonia periferica, si dosano le CPK (elevate nelle distrofie muscolari). EMG e biopsia muscolare con colorazioni immunoistochimiche e microscopia elettronica distinguono tra distrofie e miopatie. Se l'EMG è neuropatico, si indaga per atrofia muscolare spinale, neuropatie ereditarie e sindrome di Dejerin-Sottas.

Un decremento o una facilitazione all'EMG suggeriscono una patologia della giunzione neuromuscolare. RM e TC cerebrale possono identificare anomalie strutturali, difetti di migrazione o segnale nella sostanza bianca e tronco encefalico, mentre la spettroscopia RM è utile per alcuni disturbi metabolici. [Fonte 2]

Trattamento del muscolo ipotonico

Il trattamento dell'ipotonia dipende dalla causa di fondo, per cui è fondamentale ottenere una diagnosi quanto più possibile accurata. Tuttavia, è importante anche trattare i disturbi provocati dalla riduzione del tono muscolare, lavorando su muscoli e nervi.

Rimedi per ipotonia muscolare 

Le ipotonie muscolari si possono trattare con diversi approcci:

  • fisioterapia per migliorare la forza e la funzione muscolare;
  • terapia occupazionale per migliorare le abilità motorie;
  • logopedia per migliorare le abilità di alimentazione e linguaggio;
  • farmaci per trattare eventuali condizioni associate;
  • terapia a vibrazione locale per riequilibrare il tono muscolare, aumentare la forza e stimolare i tessuti.

La terapia a vibrazione locale può essere applicata da fisioterapisti e osteopati, ma anche come auto-trattamento quotidiano da parte del paziente.

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Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Christian Raddato
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