È vero che esiste un legame tra intestino infiammato e mal di schiena? E se sì, qual è e da cosa è determinato?
Andiamo alla scoperta del rapporto che intercorre tra queste due problematiche e dei rimedi per eliminarle.
Quale rapporto c'è tra intestino e mal di schiena
È opinione comune ritenere che chi soffre di mal di schiena presenti problematiche che interessano solamente la colonna vertebrale.
In realtà, il esiste un collegamento tra questa zona e l'addome, infatti non è raro che le persone che avvertono dolore alla zona lombare presentino anche sintomatologie intestinali, quali gonfiore, colite, meteorismo e stitichezza.
Ma qual è il legame tra mal di schiena e intestino? E come fa quest'ultimo a influenzare un'area del corpo differente?
In realtà queste due zone si trovano molto vicino, tanto che in alcuni punti essi sono a diretto contatto fra loro.
È stato ampiamente dimostrato che spesso l'infiammazione intestinale può ripercuotersi anche sulla colonna vertebrale, andando a determinare su di essa un vero e proprio sovraccarico che, in alcuni casi, può degenerare in una sintomatologia dolorosa.
L'intestino è legato alla parete addominale posteriore da una serie di legamenti che, se infiammati, possono provocare l'insorgere di problematiche tanto nella zona intestinale (ad esempio stipsi, diarrea, gonfiore), quanto a quella della schiena, come l'irrigidimento dei muscoli.
All'interno di quest'ultima categoria, uno dei muscoli maggiormente influenzati dalle modificazioni intestinali è l'ileo psoas che, se contratto o infiammato, determina frequentemente dolore alla colonna vertebrale.
Questo muscolo, insieme al piriforme, qualora presentasse delle fibre accorciate o contratte, potrebbe determinare una condizione di tensione lombare che sfocerà in lombalgia o lombosciatalgia.
Sindrome dell'intestino irritabile e mal di schiena
Esiste uno stretto rapporto tra colonna vertebrale e intestino irritabile, non a caso i pazienti che soffrono di questa sindrome sperimentano spesso dolore alla schiena.
Ciò è dovuto al fatto che una piccola porzione di tessuto (chiamato mesentere) del sacco che avvolge le viscere è situato in prossimità della schiena: esso, che si appoggia esattamente di fronte alle vertebre lombari, può essere una delle cause della lombalgia, anche in virtù dell'abbondante presenza di terminazioni nervose che caratterizzano questo distretto corporeo.
Qualora una persona soffrisse di sindrome dell'intestino irritabile, può accadere che l'infiammazione coinvolga anche il mesentere, determinando uno stato di profonda tensione.
Quest'ultima si ripercuoterà poi sui muscoli adiacenti, i quali tenderanno a irrigidirsi e a contrarsi ancor di più; con il passare del tempo, si potrà quindi originare una situazione di lombalgia, ovvero di infiammazione delle vertebre lombari, molto dolorosa.
Per accertare una possibile correlazione tra la sindrome dell'intestino irritabile e la lombalgia, sarà utile tenere presente la possibile presenza di alcuni sintomi specifici, fra cui diarrea, stipsi, gonfiore, flatulenza e dolore addominale.
Mal di schiena e colon irritabile: i sintomi
La ricerca ha messo in evidenza l'esistenza di un rapporto tra colite e mal di schiena, relazione resa ancor più evidente dalla trasmissione di impulsi nervosi attraverso gli stessi canali non appena subentrano delle tensioni o una situazione di stress che coinvolge gli organi digestivi.
Non sempre i dolori alla colonna vertebrale dipendono dall'intestino, pertanto per verificare la correttezza di tale diagnosi occorrerà prendere in esame alcuni fattori, come ad esempio:
- frequenti difficoltà digestive;
- mal di schiena in concomitanza con la defecazione;
- stitichezza o, al contrario, diarrea;
- meteorismo;
- gonfioreaddominale;
- mal di schiena al risveglio e intestino pigro;
- dolore nell'evacuazione delle feci;
- alitosi;
- feci dalla consistenza eccessivamente dura o, al contrario, troppo molla;
- dolore lombare uniforme e non localizzato;
- presenza frequente di episodi legati a colon irritabile, pancia gonfia o stipsi, che si accompagnano a rigidità lombare;
- dolore lombare non legato all'esecuzione di specifici movimenti, ma piuttosto generalizzato.
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Un ulteriore condizione che può determinare la comparsa di dolore lombare, anche se l'origine del problema deriva dall'intestino, è la diverticolite.
Questa patologia è provocata dall'infiammazione di uno o più diverticoli (ovvero le piccole estroflessioni situate lungo il colon), i quale a loro volta causano febbre, alterazioni gastrointestinali, e dolore addominale.
Colon irritabile e mal di schiena: quali rimedi
Visto lo stretto rapporto che intercorre tra irritazione del colon e mal di schiena, è fondamentale analizzare i sintomi legati a queste due condizioni, con l'obiettivo di ridurre rigidità e tensioni intestinali.
Purtroppo non esiste una vera e propria cura per eliminare la sindrome del colon irritabile, tuttavia esistono diversi rimedi per ritrovare il benessere.
Fra questi, uno degli aspetti più importanti da considerare è la qualità della propria alimentazione: osservare una dieta sana e ricca di cibi freschi incide notevolmente sullo stato della flora batterica intestinale.
È stato ampiamente dimostrato, infatti, il ruolo di una corretta alimentazione nel mantenere in salute l'intestino.
Per contrastare mal di schiena e stitichezza, ad esempio, è opportuno aumentare la quantità di frutta e verdura, privilegiando alimenti ricchi di vitamina e di sali minerali.
Fondamentale, poi, è mantenere una corretta idratazione, ricordando di bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, mentre un aiuto efficace arriva anche dall'assunzione di fermenti lattici vivi, i quali hanno un'importante azione probiotica che consente di riequilibrare la flora batterica presente all'interno dell'intestino e, di conseguenza, di diminuire le problematiche correlate.
Un'altra strategia utile è costituita dal magnesio, il quale, se introdotto con regolarità, avrebbe la capacità di influenzare positivamente gli input nervosi e muscolari, nonché di migliorare l'assimilazione dei vari nutrienti; il magnesio inoltre svolge un'azione riequilibrante e permette di mantenere stabili il livello di glucosio nel sangue.
Oltre a una dieta sana e all'assunzione di sostanze antiossidanti e funzionali al benessere intestinale, un ruolo cruciale nel migliorare i sintomi del cosiddetto "colon irritabile" è svolto dal movimento fisico.
Una leggera attività sportiva è importante per mantenere adeguato il transito intestinale, mentre un leggero stretching dei muscoli (dell'ileo psoas e del piriforme in primis) contribuirà a sciogliere eventuali contratture e ripristinare l'allungamento delle fibre muscolari.
Cosa mangiare se si soffre di diarrea e mal di schiena
Sintomi correlati a colite, mal di schiena e fastidio alle gambe, comprendono spesso anche problematiche relative alla regolarità intestinale.
Per migliorare il benessere dell'intestino è utile consumare i pasti con tranquillità, non avere fretta di finire il cibo ed eventualmente fare due passi per migliorare la digestione.
Nello specifico, chi soffre di mal di schiena e diarrea potrebbe trovare giovamento nel consumare maggiormente cibi amidacei come, ad esempio, le patate e il riso, oppure le carni bianche e la frutta poco acida.
Al contrario, meglio evitare di mangiare troppi cibi fritti, di bere alcolici, oppure di consumare grandi quantità di latticini (ad eccezione dello yogurt), di prodotti da forno, di spezie, bevande gassate, zuccheri semplici e cibi affumicati.
Al fine di contrastare il binomio tra meteorismo intestinale e mal di schiena, inoltre, sarà opportuno ridurre il consumo di alcuni tipi di verdure (come le cipolle o i cavoli) e dei cibi raffinati o confezionati.