In Italia, il consumo di integratori è molto alto: siamo il paese europeo che ne consuma di più in assoluto.
Ogni anno vengono spesi 1,6 miliardi di euro per l’acquisto di integratori e multivitaminici. Ma negli ultimi tempi, è stato dimostrato come in realtà siano inutili e in alcuni casi dannosi per la nostra salute.
Lo studio
Negli Stati Uniti, hanno iniziato a studiare se l’assunzione quotidiana di integratori abbassi il rischio di problemi cardiaci o il cancro, senza però riuscire ad avere dati che confermino o smentiscano la teoria. Hanno visto però che la vitamina E e il beta-carotene sotto forma di pillola non hanno nessun effetto benefico sulla salute e soprattutto il beta-carotene aumenta il rischio di tumore al polmone nei fumatori.
Inserire omega-3 o vitamine nella nostra routine quotidiana è quindi altamente sconsigliato. Secondo gli esperti, è preferibile avere un’alimentazione sana e varia, piuttosto che ricorrere a integrazioni in pillola. Dopo aver studiato i dati provenienti da 26 studi diversi fatti negli ultimi 8 anni, gli esperti hanno valutato la prospettiva di vita e l’insorgenza di malattie tra coloro che assumevano gli integratori e sono giunti alla conclusione dell’inutilità di quest’ultimi.
Uno studio, pubblicato nel 2011, ha dimostrato come le donne che assumono gli integratori abbiano il rischio di morte aumentato del 6% rispetto a coloro che non ne fanno uso. Il rischio aumenta al 10% nel caso della vitamina B, 15% in più per l’acido folico, 10% per il ferro, 8% per il magnesio, 8% per lo zinco, 45% per il rame.
Non sappiamo di preciso perché questo accada. Una delle teorie plausibili è che il modo in cui i nutrienti vengono introdotti nel nostro corpo non vada bene e che sotto forma di pillola il nostro corpo non riesca a metabolizzarli per mancanza di altri componenti.
“Il processo è talmente complesso che isolare un componente e fornirlo sotto forma di integratore diventa inutile, se non dannoso”, hanno affermato gli esperti.