Il tuo gatto (forse) sta cercando di ucciderti

Claudia Lepori | Blogger

Ultimo aggiornamento – 16 Novembre, 2015

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I gatti sono amati da molte persone e sono diventati anche i protagonisti di molti video teneri che circolano su internet. Molti pensano che siano delle piccole creature tenere che amano giocare con lo spago e che si sdraiano sulla schiena per essere grattati sulla pancia.

In realtà, sono anche dei predatori (a volte) nevrotici che potrebbero ucciderti da un momento all’altro, se solo fossero più grandi. Questa teoria è emersa da uno studio che dà una nuova interpretazione ai comportamenti dei gatti.

Lo studio

Lo studio è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Edimburgo, che collaborano con molti zoo, tra cui anche il famoso zoo del Bronx. I ricercatori hanno analizzato le personalità dei gatti domestici e dei gatti selvatici di diverse razze (leone africano, gatto selvatico europeo, leopardo delle nevi e leopardo nebuloso), usando le cosidette “Big Five”, ossia le cinque caratteristiche di base che accomunano anche le persone:

  1. apertura alle esperienze
  2. meticolosità
  3. introversione/estroversione
  4. amabilità
  5. nevroticismo

Gli autori hanno preso in esame il comportamento di 100 gatti, ospiti di due rifugi scozzesi, di età compresa tra 1 mese e 19 anni, e hanno concluso che sia i gatti domestici sia le specie selvatiche condividono gli stessi tratti di tre caratteristiche di base: nevroticismo, impulsività e dominanza.

Questo in poche parole significa che anche il vostro gatto è dominato dalla nevrosi e dall’imprevedibilità e, molto probabilmente, “in questo momento potrebbe prendere in considerazione la possibilità di ucciderti, se solo avesse una stazza maggiore come quella di un leone”, ha affermato lo psicologo Max Wachtel. “Se si sta in piedi in mezzo a un branco di leoni, alcune volte andrà bene  e si potrà uscirne indenni, altre volte invece potremmo essere attacati senza motivo. Ed è lo stesso per i gatti di casa, anche se sono innocui, in fondo“, continua.

L’autore dello studio, Gartner Marieke, concorda invece solo con la parte innocua e dice che “in realtà il tratto condiviso è abbastanza lontano per suggerire che il vostro gatto voglia uccidervi”.

I gatti hanno personalità diverse e hanno finito per vivere con noi, perché alla fine si tratta di una situazione reciprocamente vantaggiosa‘,’ ha continuato Gartner. “Alcuni gatti sono più indipendenti, alcuni sono più in cerca di coccole. Ogni gatto è diverso dall’altro e non sono egocentrici. Semplicemente, sono una specie più solitaria di altre“.

I gatti non vogliono farvi del male e la gente spesso non sa come trattarli, rimanendo sorpresa dal loro comportamento”, afferma Gartner.

Di sicuro, dopo queste affermazioni guarderete il vostro gatto con occhi diversi!

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Scritto da Claudia Lepori | Blogger

Amo la lettura e la fotografia, mi piace sognare ad occhi aperti e viaggiare con la fantasia. Da sempre appassionata di benessere e salute, finalmente su Pazienti.it posso scrivere di argomenti che mi interessano ed entusiasmano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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