Impiantato il primo occhio bionico

Simona Fenzi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 27 Luglio, 2015

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Il primo occhio bionico al mondo è stato impiantato con successo. Grazie alla robotica è possibile ripristinare funzioni del nostro corpo che fino a poco tempo fa sarebbero state perdute per sempre.

A Manchester, è stato eseguito il primo innesto di un occhio bionico su Ray Flynn, un ottantenne affetto da degenerazione maculare, che lo aveva portato a perdere completamente la visione centrale. Attualmente, il paziente sta usando una protesi retinica che converte immagini video, inviate da una micro videocamera posta sugli occhiali. Flynn spera che la sua vista possa migliorare al punto di aiutarlo a svolgere le normali attività quotidiane come shopping e giardinaggio.

occhio

 

Precedentemente, l’impianto Argus II era già stato usato su pazienti affetti da retinite pigmentosa, ma il caso di Flynn è il primo su di un individuo affetto da degenerazione maculare legata all’età, patologia che colpisce almeno mezzo milione di persone nel Regno Unito. Flynn aveva mantenuto la visione periferica, ma quella centrale era completamente scomparsa, tanto che non riusciva più a distinguere un fiore da un’erbaccia, nel suo giardino.

L’intervento, spiega il dottor Paulo Stanga, è durato 4 ore e ha portato il paziente a miglioramenti nella visione centrale, tanto che adesso riesce a vedere in modo efficace il contorno di persone e oggetti.

Come funziona il nuovo occhio?

L’impianto bionico funziona ricevendo informazioni da una piccola videocamera montata sugli occhiali indossati dal paziente. Queste vengono convertite in impulsi elettrici che sono trasmessi, via wireless, a una matrice di elettrodi collegati alla retina. Sono gli elettrodi a stimolare altre cellule della retina che inviano le informazioni al cervello. A due settimane dall’intervento Flynn riusciva a vedere linee orizzontali, verticali e diagonali sul monitor di un pc, usando l’impianto. Per essere certi che il segnale venisse dall’impianto, il paziente teneva gli occhi chiusi durante il test. Anche se la visione che si ottiene usando questo occhio bionico non è dettagliata, il suo uso rende comunque possibile distinguere cornici e forme delle porte. Il professor Stanga ha detto che presto altri 4 pazienti riceveranno l’impianto. Il costo dell’Argus II è di 150.000 sterline, compresi i costi per il trattamento, anche se tutti verranno curati gratuitamente.

Siamo solo all’inizio, ma col tempo questo tipo di ricerca potrà portare alla realizzazione di un dispositivo veramente utile per tutti coloro che hanno perso la visione centrale.

 

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Scritto da Simona Fenzi | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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