Il vino rosso, un aiuto contro la perdita di memoria

Paolo Pate | Blogger

Ultimo aggiornamento – 18 Febbraio, 2015

È un periodo positivo per gli amanti dell’alcol. La scorsa settimana, infatti, uno studio ha scoperto che un componente presente nella birra potrebbe aiutare a proteggere le cellule cerebrali da alcuni danni collegati a malattie come l’Alzheimer. Ora, una nuova ricerca suggerisce che un composto presente nel vino rosso potrebbe aiutare a prevenire la perdita di memoria legata all’invecchiamento.

I primi test

I primi esperimenti sono stati condotti su animali da laboratorio. Ratti di mezza età a cui è stato somministrato un particolare composto (a base di resveratrolo) hanno poi mostrato di avere un livello di apprendimento più alto, una migliore conservazione della memoria e uno spiccato buon umore. Anche se non sono ancora stati effettuati test sull’uomo, gli incoraggianti risultati ottenuti con i topi lasciano supporre che lo stesso trattamento possa avere analoghi benefici sulle persone.

Un polifenolo davvero benefico: il resveratrolo

L’elenco dei benefici per la nostra salute collegati al consumo (non eccessivo) di vino rosso è lungo.
Questo perché i principi attivi dell’uva rossa, i polifenoli, sono noti per le loro proprietà antiossidanti e per la capacità di pulire i radicali liberi, molecole reattive che possono causare gravi danni ai tessuti.

Un polifenolo che sembra aver monopolizzato la scelta è il resveratrolo, composto presente in una gran varietà di alimenti: le bucce degli acini d’uva rossa, i mirtilli, le arachidi e il cacao. Studi di laboratorio e successivi test su animali hanno evidenziato che, somministrato in quantità abbastanza elevate, il resveratrolo può:

  • sviluppare proprietà anti-cancro
  • sviluppare proprietà anti-infiammatorie
  • apportare benefici cardiovascolari
  • ridurre la quantità di colesterolo “cattivo” presente nell’organismo
  • prevenire la formazione di coaguli di sangue

Proprio perché in grado di ridurre l’infiammazione e innescare la crescita di nuovi vasi sanguigni, gli scienziati si sono chiesti se questo polifenolo potrebbe anche essere in grado di contrastare disturbi legati alla perdita memoria in persone anziane. Questo perché l’ippocampo, la regione del cervello adibita alle funzioni dell’apprendimento e della memoria, con il passare degli anni sperimenta l’infiammazione e la morte cellulare.

La ricerca

Per verificare questa ipotesi, gli scienziati della Texas A&M University hanno preso due gruppi di ratti di mezza età e li hanno sottoposti a una serie di test comportamentali per verificare analoghe capacità di apprendimento e di memoria.

Dopo due mesi di osservazione, a un gruppo sono state somministrate dosi di resveratrolo mentre a un altro dosi di un farmaco fittizio. Il tutto per un periodo di quattro settimane. Al termine di questo periodo si è compiuta una nuova valutazione delle capacità di apprendimento e di conservazione della memoria di ogni ratto.

Come descritto in Nature Scientific Reports, i ricercatori hanno così fatto importanti scoperte. Negli animali cui è stato somministrato il resveratrolo si sono verificati:

  • un miglioramento dei livelli di apprendimento
  • un miglioramento della conservazione della memoria
  • un miglioramento dell’umore
  • il tasso raddoppiato di crescita cellulare
  • il tasso raddoppiato di sviluppo delle funzioni dell’ippocampo
  • un aumento della formazione di vasi sanguigni nell’ippocampo e diminuzione della morte cellulare

Nei animali cui è stato somministrato il placebo, invece, tutte le capacità sono rimaste immutate o sono peggiorate.

Le conclusioni

Lo studio fornisce la prova che il trattamento con resveratrolo su soggetti in tarda età può aiutare a migliorare la memoria e la funzione dell’umore in età avanzata”, ha affermato il capo ricercatore Ashok Shetty. Naturalmente, nella ricerca sono state utilizzate quantità significativamente più alte di resveratrolo rispetto a quelle che si potrebbero trovare in un bicchiere di vino o in una tavoletta di cioccolato. Tuttavia, sarebbe interessante indagare più a fondo i possibili effetti benefici che alte dosi di resveratrolo potrebbero avere anche sull’uomo.

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Scrittura, volontariato, lettura, sport, viaggi… sono davvero tante le passioni che possono descrivermi. In ognuna di queste cerco di mettere tutto me stesso per non smettere mai di crescere, cercare la mia strada ed essere felice.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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