Tumore al cervello: ecco il laser per rimuoverlo

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 14 Febbraio, 2017

tumore al cervello: rimuoverlo con il laser

L’utilizzo del laser in chirurgia è molto vasto, dalla rimozione dei tatuaggi ai trattamenti per rimuovere la cataratta e correggere le diottrie agli occhi. Tuttavia, il suo utilizzo è in continua espansione. Infatti, secondo recenti studi, facilita l’analisi del tumore al cervello e permette al chirurgo di prendere una decisione rapida per la rimozione dei tessuti.

Perché scegliere il trattamento laser?

Scegliere di operare il tumore al cervello è una decisione molto complessa, perché non solo non esclude la ricomparsa del tumore, ma può causare gravi disabilità.

La tecnica della microscopia SRS, dall’inglese Spontaneous Raman spectroscopy, è stata attualmente testata su ben 360 pazienti all’Università del Michigan Medical School e alla Harvard University, mentre il prossimo stadio prevede la piena sperimentazione clinica.

Uno dei ricercatori, il medico Daniel Orringer, ha affermato: “Il tumore al cervello è come una specie di nuvola, si può distinguere il centro, ma le estremità sono molto complesse da definire“.

Nel caso di altri tumori, come per esempio quello all’intestino, i chirurghi si limitano a togliere anche il tessuto circostante non essenziale, durante la rimozione. Tuttavia, non è possibile applicare questo metodo per il cervello, perché non esiste tessuto cerebrale non essenziale.

Chi si può sottoporre a questa nuova procedura?

Karen Wischmeyer, un’insegnante di scuola materna, è il tipo di paziente che potrebbe avere dei benefici da questa tecnologia. Infatti, necessita due operazioni in rapida successione per rimuovere il tumore al cervello.

Il tumore le è stato scoperto due anni fa, quando la paziente ha deciso di farsi ricoverare per dei gravi episodi di convulsioni avvenuti nel bel mezzo della notte. Durante l’intervento, a Karen è stata asportata solo parte del tumore e a BBC News ha dichiarato: “Ho avuto due craniotomie (cioè la rimozione parziale del cranio), settimane di emicranie e circa quattro mesi di riposo forzato, perdendo anche moltissimi giorni di scuola“.

La donna inoltre si sottopone regolarmente a dei test per assicurarsi che il tumore rimasto al cervello non cresca.

Come funziona la terapia laser per rimuovere il tumore al cervello?

Al momento, le sezioni del tessuto cerebrale vengono inviate al laboratorio per essere congelate, segnate con un marcatore e quindi analizzate. Il processo impiega 30-40 minuti.

La procedura, descritta nella rivista Nature Biomedical Engineering, viene eseguita in sala operatoria, attraverso la proiezione di un fascio di luce sul tessuto e la modica della stessa luce laser in base alla situazione.

La diversa chimica delle cellule cancerogene e dei normali tessuti cerebrali aiuta i chirurghi ad identificare le estremità del tumore. Il dottor Orringer ha affermato che lo scopo della procedura consiste nell’assicurare un trattamento più efficiente, sicuro ed accurato.

I fattori di rischio del tumore al cervello

I fattori di rischio del tumore al cervello possono essere di varia natura:

  • ambientali, come per esempio l’esposizione a determinate sostanze chimiche o radiazioni a casa o sul luogo di lavoro;
  • alimentari, è stato dimostrato che mangiare alimenti come frutta e verdura in gravidanza e da bambini riduca il livello di rischio di sviluppare un tumore cerebrale;
  • attività fisica;
  • stile di vita, come per esempio l’abuso di tabacco e alcol e il continuato utilizzo del cellulare;
  • genetici, circa fino al 10% dei tumori sono ereditari, tuttavia anche i cambiamenti dei cromosomi possono influire sulla formazione dei tumori.

Ovviamente, come è stato ampiamente descritto dal medico ricercatore, l’utilizzo del laser sulle persone non è attualmente in vigore, perché necessita di ulteriori test clinici.

 

Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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