I pro e i contro della dieta dei centrifugati

Stefano Bettani | Blogger

Ultimo aggiornamento – 25 Giugno, 2015

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Il juicing, termine inglese che in italiano significa “spremere” o “ricavare il succo”, ha conquistato il mondo degli amanti del benessere. Basta fare una breve escursione nei meandri interattivi di YouTube o fare una ricerca su Google per rendersi conto dell’impatto che questa nuova moda ha avuto sull’idea globale di dieta salutare.

Il juicing, infatti, è l’espressione perfetta dell’incrocio tra ideologie che in molte parti dell’occidente sono ormai sinonimi di salute, tra le quali il vegetarianismo e il veganismo. I centrifugati di frutta e verdura sono spesso dipinti come veri e propri elisir, pozioni magiche a base di vitamine e sali minerali che ci rendono più belli e prolungano la nostra vita. Oltre la retorica, però, quali sono i pregi e i difetti del tanto celebrato juicing?

Una questione di calorie    

Uno dei fattori che hanno trasformato il juicing in una dieta di tendenza è la promessa di perdere peso. Docufilm come il famoso Grasso, Malato e Moribondo (in inglese, “Fat Sick and Nearly Dead”) hanno convinto moltissime persone del fatto che vivere di centrifugati di verdura e frutta è il modo migliore per dimagrire in modo drastico. Il protagonista del film riesce a perdere addirittura 40 chili. È necessario, però, stare attenti a miraggi e false promesse che potrebbero fare male alla nostra salute.

Il juicing, infatti, necessita di un’attento calcolo delle calorie. Come ricorda il dietologo Manuel Villacorta, “basta consumare fino a quattro frutti, e le calorie iniziano ad accumularsi. Se si usano verdure, le calorie sono molte meno”. In altre parole, non tutti i succhi sono dietetici. In particolare, i centrifugati di frutta possono avere un vero e proprio effetto boomerang, aggiungendo moltissime calorie alla nostra dieta.

Fibre, proteine e juicing 

Uno dei problemi più importanti legati a un’alimentazione basata sulle spremute sta nella carenza di fibre e proteine, che può causare danni ai muscoli. Per questo motivo, molti dietologi hanno definito il juicing un modello di dieta troppo estrema che produce risultati veloci ma non duraturi. Per esempio, pur indicandone i lati positivi (come il fatto che molte persone possono usare le spremute per aggiungere frutta e verdura alla propria dieta), la nutrizionista Jennifer Barr ha sottolineato come vivere di centrifugati crea voglie irresistibili per ciambelle e torte, “perché vi state trattenendo”.

Villacorta mette addirittura in dubbio le qualità disintossicanti del juicing: “non ho letto nessuna ricerca che supporti l’idea che bere succhi abbia effetti disintossicanti”, ha dichiarato il dietologo. Esistono, però, esperti che sostengono basterebbe aggiungere yogurt greco, burro di arachidi, latte di mandorle, semi di lino e un po’ di polpa di frutta e verdura per bilanciare le spremute, arricchendole di proteine e fibre.

Altri elementi da considerare

È importante parlare con un dietologo o con il proprio medico di famiglia prima di iniziare una dieta a base di centrifugati di verdura e frutta, specialmente se si è nel mezzo di una cura che richiede l’utilizzo quotidiano di medicinali. Per esempio, un alto consumo di vitamina K, contenuta in cavoli e spinaci, può influire sull’azione di anticoagulanti come il warfarin. Inoltre, è bene ricordare che tanti dei benefici legati alle spremute sono in realtà comuni in qualsiasi dieta basata su frutta e verdura fresca.

Mentre, infatti, non esistono ricerche che confermino il ruolo del juicing nel diminuire il rischio di malattie cardiovascolari e cancro, e non ci sono prove concrete del suo impatto positivo sul nostro sistema immunitario, esistono decine di studi che descrivono i miracoli che la frutta e la verdura possono fare quando sono parte di un’alimentazione bilanciata.

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Scritto da Stefano Bettani | Blogger

Mi piace considerarmi un cittadino del mondo. Ho vissuto, lavorato e studiato a Milano, Seattle e Londra, tre città che adoro e che mi hanno trasformato.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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