Il sale è in grado di dare sapore ad ogni cibo, esaltandone il gusto e rendendolo piacevole al palato. Attenzione, però: usare troppo sale può far molto male. Perché? Scopriamolo insieme!
Sale: quanto consumarne al giorno?
Il sale è uno di quei prodotti conosciuti sin dall’antichità, utile per la conservazione dei cibi, per depurazione delle acque, per la refrigerazione e non solo: si tratta di un minerale avente usi industriali e domestici.
Nonostante sia indispensabile e prezioso per la nostra vita, il sale va usato con moderazione. Nell’uomo, la sua importanza si basa sul fatto che è la principale fonte di sodio, minerale regolatore del bilancio idrico dell’organismo. La sua funzione è quella di stimolare il nostro corpo a trattenere sufficiente acqua, per una corretta circolazione sanguigna e per impedire la disidratazione. Inoltre, il sodio permette la trasmissione degli impulsi nervosi.
Attraverso l’alimentazione, si assume una sufficiente quantità di sodio, non solo perché molti cibi lo contengono naturalmente, ma anche perché il sale è aggiunto in molte lavorazioni quali conserve, dadi per brodo, pane, formaggi, insaccati.
La quantità ideale di sale, dicono i medici, è di 6 grammi di sale al giorno, corrispondenti a 2,4 grammi di sodio. Le quantità in questione si riferiscono a un uomo in buona salute del peso di circa 70 chilogrammi. Quasi la metà di quella che, stando alle recenti statistiche, consuma in media ogni italiano. Un assunzione di sale superiore alle dosi consigliate può provocare alcuni disturbi.
Quali rischi provoca un eccessivo consumo di sale?
Innanzitutto, il sale fa aumentare la pressione, infatti qualora se ne ingerisca troppo, quello in eccesso che l’organismo non riesce a eliminare rimane nei vasi sanguigni, richiamando acqua. Così facendo, la quantità di sale presente nelle arterie e nelle vene aumenta, provocando un conseguente aumento di gittata cardiaca, cioè della quantità di sale che il cuore deve pompare in un minuto. A sua volta, la gittata cardiaca fa innalzare la pressione arteriosa.
Dunque, quanto più sale si assume, tanto più alto è il rischio di sviluppare l’ipertensione arteriosa; a confermarci ciò, e a darci ottimi consigli in merito, è la dr.ssa Anna Frumento, dietista di Savona, che ci spiega: “La dieta per l’ipertensione è molto semplice: bisogna evitare gli alimenti molto ricchi di sale (prodotti conservati in salamoia o sotto sale, cibi pronti, snack salati, salumi e insaccati, formaggi stagionati) e le cotture al sale. Limitare inoltre l’uso dei dadi da brodo e degli estratti di carne. Si deve porre molta attenzione durante l’aggiunta di sale in cottura e in tavola: ricordiamoci che il senso del gusto è un’abitudine, quindi non bisogna ridurre drasticamente la quantità di sale aggiunto agli alimenti! Se si riduce a poco a poco la dose, la nostra lingua si 'aggiornerà' e non avremo più la sensazione di insipido”.
L’aumento della pressione, inoltre, provoca un ispessimento delle arterie, il ventricolo sinistro si ingrossa e il rischio di infarto aumenta notevolmente. Eccedere nel sodio causa anche ipertensione oculare e disturbi alla vista. Ma a correre il rischio più grosso sono i diabetici, in quanto l’ipertensione e il diabete aumentano il rischio di cecità.
Un’elevata assunzione di sale aumenta anche il rischio di carie e di osteoporosi, in quanto il sodio stimola il rilascio di calcio sia ai denti che alle ossa. Tra gli altri effetti negativi del sale spicca anche quello di alterare i meccanismi di protezione dello stomaco, in quanto ne danneggia le pareti e, di conseguenza, aumenta il rischio di formazione di tumori.
Il sodio è un nemico della salute per i nostri reni, infatti, quello in eccesso viene espulso mediante l’urina ma, quando questo meccanismo non funziona perfettamente, si accumula e provoca ipertensione, con il conseguente aumento del rischio di malattie cardiovascolari, oltre a favorire l’osteoporosi e la formazione di calcoli.
Qualora i reni non riuscissero a smaltire tutto il sodio, esso si deposita e si cristallizza formando i calcoli. Sulla base di ciò è consigliabile che chi è affetto da insufficienza renale, non assuma più di 2-3 grammi di sale al giorno.
Il sale è un rischio per le donne in gravidanza perché aumenta il pericolo di ipertensione gravidica che, a sua volta, è un rischio per gestosi con distacco della placenta.
Quali sono i benefici del sale?
Secondo recenti studi, il sale non deve essere definito, a prescindere, un nemico della salute perché, se assunto nelle giuste dosi, è invece prezioso per il benessere generale, nonché indispensabile per alcune funzioni del nostro organismo. Innanzitutto, favorisce l’equilibrio dei liquidi presenti nell’organismo, poiché dove vi è sodio, vi è acqua. Dunque, se non assumessimo sale, andremmo incontro a disidratazione.
Il sodio permette anche di creare impulsi elettrici nel cervello, poiché è coinvolto nella generazione del potenziale di membrana che permette all’impulso nervoso di propagarsi lungo un nervo.
Questo importante minerale è anche in grado di uccidere i batteri mediante il suo potere osmotico. Infatti, se i batteri si trovano in un ambiente ricco di sale, cedono liquidi all’esterno, morendo disidratati.
Quali trattamenti naturali possono essere fatti col sale?
Il sale non viene utilizzato solo in cucina, ma anche per preparare efficaci trattamenti di bellezza e salute.
Uno dei trattamenti a base di sale è la talassoterapia. Tale trattamento veniva sfruttato già ai tempi di Greci e Romani. Esso permette di trarre benefici volti a migliorare non solo la salute della pelle, ma di tutto il corpo. Questo trattamento consiste nello sciogliere i cristalli di sale in una vasca colma d’acqua calda, portando enormi vantaggi anche a livello psicologico e migliorando la qualità del sonno.
Comunque sia, esistono altre ricette casalinghe che fungono da trattamenti naturali, facilmente realizzabili in casa e che giovano alla nostra bellezza. Uno di questi è lo scrub al sale. Per realizzarlo, è necessario mescolare un cucchiaio di sale grosso con dell’olio di mandorle dolci. Dopo una breve doccia con acqua tiepida, massaggiare delicatamente il corpo con il mix per favorire l’esfoliazione dello strato superficiale di cellule morte. Risciacquare e applicare una buona crema idratante o nutriente.
Altro trattamento beauty è il bagno di sale. Bisogna preparare la vasca da bagno con acqua calda e 3 kg di sale. È consigliabile stare immergersi per 20 minuti. L’effetto di tale trattamento è rilassante e decontratturante.
Come fare per ridurre l’apporto di sale?
Cucinare senza sale può sembrare difficile e, soprattutto, può essere tradotto in un dover rassegnarsi a mangiare insipido senza poter gustare intensamente i sapori dei nostri cibi.
Per fortuna non è così, in quanto il sale può essere tranquillamente sostituito con altri alimenti; uno di questi sono le spezie. Spezie ed aromi rappresentano una valida alternativa al sale. Comunque sia, nemmeno con le spezie bisogna eccedere, poiché alcune di esse, quali peperoncino, zafferano, timo, ecc., contengono elevate quantità di sodio. Sono, invece, altamente consigliabili l’aglio, il basilico, la salvia e la cannella che contengono meno di 10 mg di sodio per 100 g.
Anche le salse sono utili per insaporire i piatti, dunque possono essere usati: il sugo fresco, il latte, il succo di limone, etc. Per coloro i quali non riescono a fare a meno del sale, esistono i cosiddetti sali dietetici. Questi sono dei sali a basso contenuto di sodio ed è possibile trovarli in farmacia. Comunque sia, alcuni alimenti contengono ingenti quantità di sodio quindi andrebbero evitate o quantomeno limitate. Questi sono:
- Carne
- Pesce
- Formaggi
- Pizza
- Patatine in busta
- Dadi da brodo
- Piatti pronti
- Salsa di soia
- Ketchup
Prestate sempre attenzione, dunque, al vostro consumo di sale giornaliero!