Se pensate che gli attuali wearable devices per la salute siano il futuro, probabilmente dovrete ricredervi molto presto. L’hi-tech ci ha da tempo insegnato che il ciclo di vita di una novità tende, sempre più, ad accorciarsi. Il più delle volte per motivi quasi esclusivamente commerciali, qualche volta, come in questo caso, perché sostituito da strumenti ancor più innovativi. E’ il caso dei vestiti che indosseremo nel prossimo futuro, che non saranno solo trendy, ma anche intelligenti e in grado di controllare il nostro stato di salute, captando i dati per visualizzarli sullo smartphone o trasmetterli, tramite rete wi-fi, ai medici.
I wearable devices: una novità a breve termine
Lo ha dichiarato il prof. Younès Messaddeq, titolare della cattedra di ricerca avanzata in fotonica e tecnologie laser della facoltà di Scienze ingegneristiche dell’Università canadese di Laval. Il team di ricercatori guidati dallo scienziato ha messo a punto un nuovo tipo di tessuto multistrato, sovrapponendo e integrando rame, polimeri, vetro e argento, sino a ottenendo una fibra dalle caratteristiche sorprendenti.
Il materiale ottenuto è simile a un tessuto, è leggerissimo e altamente deformabile, così da poter essere intrecciato e filato nei tessuti comunemente utilizzati nella confezione degli abiti di lana, cotone o seta. Esattamente come una qualsiasi stoffa può essere lavato in lavatrice con i normali detergenti senza subire danni e, soprattutto, senza perdere le proprietà tecnologiche di cui è dotato.
Il tessuto hitech, infatti, è contemporaneamente un sensore biometrico e un’antenna di portata equivalente a quella delle antenne utilizzate sui device di uso comune. Il suo utilizzo in campo medico è reso ancor più interessante dalla fatto che la superficie della fibra può essere “tessuta” in modo diverso in base alla specificità delle informazioni che devono essere rilevate:
- tasso di glucosio
- ritmo cardiaco
- pressione
- attività cerebrale
- movimenti
- coordinazione spaziale
Il tessuto, in altre parole, è in grado di adeguare le capacità sensoriali al tipo di stimolo da riconoscere.
Evidente la rilevanza della scoperta. Anziani soli, persone affette da malattie croniche, trapiantati, controllo del decorso post operatorio e delle fasi di convalescenza…. il campo di applicazione è vastissimo anche se, come ha concluso il prof. Messaddeq, saranno necessari sia ulteriori approfondimenti scientifici, per tarare in modo ottimale la nuova fibra, che specifici studi di fattibilità industriale, prima di poter annunciare la disponibilità di questo nuovo e letteralmente “wearable” device.