Grazie a un trend su TikTok si è iniziato a parlare di “getting your pink back” in riferimento al momento successivo alla gravidanza e, in generale, al periodo di assestamento che segue l'inizio della maternità.
Da cosa deriva l’associazione con il colore rosa? Scopriamolo di seguito.
Il colore dei fenicotteri a volte è più chiaro: perché succede?
Il trend prende ispirazione dalla natura dei fenicotteri e dal modo in cui le loro piume cambiano colore in base ad alcune fasi della vita.
Come spiegato in un articolo su BBC Science Focus, i fenicotteri non perdono completamente il loro colore rosa, ma l'intensità del colore può variare in base a diversi fattori:
- dieta: il colore rosa deriva dai carotenoidi, pigmenti presenti in alghe e piccoli crostacei che i fenicotteri mangiano. Se la loro dieta è ricca di questi carotenoidi, il piumaggio avrà un colore rosa più intenso. al contrario, se la dieta ne è povera, i fenicotteri appariranno più bianchi;
- muta: durante la muta, i fenicotteri perdono le vecchie piume e ne fanno crescere di nuove. Le nuove piume inizialmente sono bianche e solo con il tempo assumono la tipica colorazione rosa, man mano che i carotenoidi vengono depositati;
- età: i fenicotteri più giovani hanno un piumaggio generalmente meno rosa rispetto agli adulti. Questo perché il loro corpo non è ancora efficiente nell'assorbire e metabolizzare i carotenoidi;
- fattori ambientali: alcune condizioni ambientali, come stress o malattie, possono influenzare l'assorbimento dei carotenoidi e, di conseguenza, la pigmentazione del piumaggio.
I fenicotteri tendono a mantenere un colore rosa abbastanza stabile durante la loro vita ed è importante ricordare che, in generale, la variabilità della pigmentazione è un fenomeno naturale e non rappresenta un problema di salute.
La fase riproduttiva richiede un grande impegno da parte di questi animali: prendersi cura delle uova e dei pulcini costa loro energie e gran parte del cibo che i genitori si procurano viene utilizzato per nutrire i pulcini, con un conseguente minor apporto di carotenoidi per i fenicotteri adulti.
Questo sforzo fisico può portare alla perdita dei pigmenti rosa del piumaggio, che diventa gradualmente bianco.
Il cambiamento di colore diventa un segnale ben preciso per gli altri fenicotteri: si traduce in "ho bisogno di riposo e non è il momento giusto per l’accoppiamento."
Con il termine della stagione riproduttiva e il recupero delle energie, i fenicotteri, a poco a poco, riacquistano la loro tonalità, pronti a rimettersi in gioco per una nuova fase di accoppiamento.
Come il rosa di fenicotteri: ritrovare la propria normalità nell’essere mamme
Vien da sé che questo esempio dal mondo animale può essere applicato all’esperienza di una donna che affronta un momento della propria vita sì ricco di gioie, ma anche faticoso e spiazzante, se non addirittura doloroso.
Di maternità parlano in molti e in molte, spesso non tenendo conto del vissuto della donna in quanto individuo che ha un’esperienza unica e personale, sulla quale non bisogna esprimere giudizi.
Il trend del “get your pink back”, ossia “ritrova il rosa che ti contraddistingue”, è un messaggio, a sé stesse e alle altre mamme, di rassicurazione; un invito sincero che fa riflettere sulla necessità di una mamma di ritrovarsi come donna, di avere il diritto di poter recuperare quei colori, quelle sfumature che hanno sempre fatto parte della sua personalità.
Il percorso di accettazione dell’essere diventate mamme è caratterizzato da continue sfide, da momenti in cui non si sente all’altezza, dalla necessità di mettersi in secondo piano per donarsi completamente alla persona che è stata messa al mondo.
Viste le continue opinioni non richieste che le madri devono sopportare, è confortante osservare come questo semplice trend possa aiutare a sentirsi meno sole, a sentirsi parte di un processo naturale in cui ognuna deve rispettare i propri tempi e durante il quale può contare sul supporto e la comprensione di altre donne divenute mamme, anche se con un vissuto differente.
In generale, è importante tenere a mente quanto la maternità possa essere un’esperienza anche traumatica in alcuni casi (si pensi al fenomeno della maternity blues o alla depressione post-partum) e al fatto che molte mamme si sentono sopraffatte, perse, in un mondo che dà per scontato che si debba nascere già pronte a ogni situazione che l’essere madre comporta.
Di seguito alcuni semplici consigli per iniziare a ritrovare sé stesse e la propria normalità:
- riconoscere i propri bisogni: nonostante gli impegni, i problemi, la stanchezza è importante che le mamme abbiano del tempo da dedicare a loro stesse, anche se solo per pochi minuti al giorno;
- parlare con altre mamme: condividere le proprie esperienze con altre donne nella stessa situazione può essere un grande supporto;
- cercare aiuto professionale se necessario: se si sta lottando per far fronte ai cambiamenti della maternità, non si deve affrontare tutto da sole ed è normale avere la necessità di chiedere aiuto.