Il fosforo è un minerale essenziale per il nostro organismo, impiegato quotidianamente a salvaguardia della salute della struttura scheletrica, degli organi e del metabolismo. Inoltre, per nostra fortuna, è facilmente reperibile essendo presente in molti alimenti.
La dose giornaliera consigliata varia in relazione all’età e al sesso, generalmente:
- Per gli adulti è di circa 800 mg;
- Per gli anziani è di circa 1000 mg;
- Per gli adolescenti, per le donne in gravidanza o allattamento è di circa 1200 mg.
In alcune condizioni, però, è meglio evitare di assumere alimenti ricchi di fosforo. Quando?
Quando non eccedere con il fosforo?
In condizioni normali, i rischi legati a eventuale sovradosaggio di fosforo sono minimi: grazie all’attività dei reni, che controllano il livello di anemia, le quantità di fosforo in eccesso vengono espulse attraverso le urine.
D’altra parte in caso di malattie renali, l’eccesso di fosforo può sortire effetti negativi ed è bene pertanto controllare sempre i quantitativi giornalieri ingeriti. A tale proposito, per questo tipo di pazienti, è necessaria la prescrizione di una dieta ad hoc da parte di un medico specialista.
Come riconoscere alimenti poveri di fosforo?
In caso di problemi renali, oltre la già citata dieta prescritta da proprio medico, è bene imparare a leggere le etichette per poter determinare quali alimenti è bene consumare e quali no. È dunque importante:
- Controllare tra gli ingredienti tutte le parole che contengono “fos”, ad esempio fosfato di sodio, triplo fosfato di potassio, fosfato monopodico, ecc;
- Controllare gli elementi che compongono il prodotto. L’ordine degli ingredienti sulle etichette è definito il relazione alla percentuale di concentrazione dell’elemento.
- Verificare la presenza di calcio nell’elenco degli ingredienti. Solitamente il rapporto tra calcio e fosforo nella maggior parte degli alimenti è di uno a uno, ad esempio se ci sono 300 mg di calcio in un alimento, c’è un’alta probabilità che ce ne siano altrettanti di fosforo. Questa informazione è importante soprattutto per le etichette dei prodotti americani, per i quali la U.S. Food and Dug Administration non richiede la segnalazione dell’eventuale presenza di fosforo.
- Verificare il livello di sodio sulle etichette. Alimenti in conservati sono spesso ricchi di sale e fosforo, che insieme migliorano il sapore del prodotto finito e ne facilitano la conservazione nel tempo. È bene evitare alimenti con un contenuto di sodio superiore a 400mg di sodio, in questi anche la percentuale di fosforo risulta elevata.
Alimenti poveri di fosforo sono: carne di suino, carne di manzo, piselli, fagioli, fagiolini, pasta, albumi, mele, pere, mango, formaggio cremoso, birra, aceto di mele, tè, aranciata ed altri. Seppure le quantità di fosforo non eccedono in tali alimenti, è sempre bene non eccedere con il loro consumo.
Alimenti con tanto fosforo, quali sono i benefici generali
Per chi non soffre di patologie renali, gli alimenti con tanto fosforo possono avere numerosi benefici sul nostro organismo. In particolare, contengono molto fosforo:
- Semi di girasole e di zucca
- Pesce, in particolare orate, spigole, tonno e merluzzi
- Latte crudo
- Legumi (fagioli, ceci, lenticchie, fave, soia)
Inoltre:
- Frutta secca, in particolare mandorle, pinoli, anacardi e noci
- Ortaggi e verdure, tra cui patate e broccoli
- Broccoli
- Uova
- Formaggi stagionati
Il fosforo svolge delle funzioni importanti per il nostro organismo. Infatti:
- Aiuta a mantenere forti ossa: il fosforo, insieme al calcio, è uno dei minerali più importanti del corpo per mantenere la struttura ossea e la forza. Infatti, più della metà di tutto l’osso è costituito da fosfato.
- Presenta un effetto detox, favorendo l’escrezione: il fosforo è importante per la funzionalità dei reni, aiutando ad espellere le tossine attraverso l’urina.
- Favorisce il metabolismo, supportando la digestione di carboidrati e grassi e producendo enzimi digestivi che trasformano i nutrienti in energia utilizzabile, sostenendo un metabolismo sano.
- Migliora la digestione, permettendo ai batteri sani all’interno della flora intestinale di fiorire, migliorando la digestione e limitando problemi di ritenzione idrica.
- Sostiene i livelli di energia: una carenza di fosforo, infatti, può generare uno stato di debolezza generale.
- Aiuta a mantenere la salute dentale: unitamente a calcio e vitamine, il fosforo contribuisce a limitare il decadimento dei denti e a ridurre infiammazioni gengivali.
- Supporta la crescita: una carenza di fosforo durante l’adolescenza può determinare un rallentamento della crescita. Esso è importante anche per una corretta funzione celebrale.
In condizioni di stato di debolezza, dolore o frattura ossea, difficoltà di concentrazione, dolori congeniti, cambiamento di appetito, caduta di denti o formicolio è bene consultare il proprio medico, il quale attraverso test dedicati analizzerà i livelli di fosforo presenti nel vostro corpo e individuerà un’eventuale dieta integrativa da adottare. In caso contrario (e in assenza di malattie renali!) fate il pieno di fosforo!