Quando i dischi che compongono la colonna vertebrale – una struttura ossea costituita da 33 vertebre, che proteggono il midollo spinale da lesioni o traumi – si danneggiano, anche i nervi vicini possono subire un trauma, spesso a causa di una compressione.
In questo caso si parla di radicolopatia, una condizione medica che può portare a una varietà di sintomi e condizioni, tra cui dolore, debolezza e intorpidimento. Cerchiamo di capirne di più.
Dolore e debolezza: i principali sintomi della radicolopatia
Partiamo da principio, con alcune semplici nozioni di anatomia, per poter comprender al meglio tutte le caratteristiche della radicolopatia. La colonna vertebrale si divide in diverse regioni:
- Colonna cervicale o collo (7 vertebre)
- Colonna vertebrale toracica (12 vertebre)
- Colonna vertebrale lombare (5 vertebre)
- Regione sacrale (5 vertebre)
- Coccige (4 vertebre)
In base all’area coinvolta, la radicolopatia assume caratteristiche leggermente differenti. A seconda di quale nervo è compresso, inoltre, il paziente può provare dolore non solo nella zona interessata, ma anche in altre parti del corpo, e con diverse intensità. Per questo motivo, bisogna essere in grado di diagnosticare subito la radicolopatia, in modo tale da poter riconoscere immediatamente – in base alla tipologia dei sintomi – quale regione della colonna vertebrale è stata coinvolta.
La radicolopatia cervicale è causata dalla compressione di un nervo nel collo o nella parte superiore della schiena ed è quindi caratterizzata da:
- Dolore al collo, alla spalla, alla parte superiore della colonna vertebrale oppure al braccio.
- Debolezza o intorpidimento da un lato del corpo.
Nel caso in cui il danno si verifichi nella zona centrale del dorso, si parla invece di radicolopatia toracica, i cui sintomi sono:
- Dolore al torace o al tronco
- Bruciore o dolore lancinante alle costole, a un fianco o all’addome
- Intorpidimento e formicolio
Quella toracica è in realtà una condizione rara, che talvolta può essere scambiata erroneamente per Herpes zooster o per una complicanza della cistifellea.
La radicolopatia lombare è invece dovuta alla compressione di un nervo nella parte inferiore della schiena, che causa dolore alla regione lombare, alle gambe e alle anche. È nota anche come sciatica e i sintomi che, peggiorando in genere dopo lunghi periodi da seduti o camminando, includono dolore e intorpidimento di fianchi, natiche, gambe e piedi. In alcuni casi, si possono comprimere nervi legati all’intestino o alla vescica, con conseguente incontinenza o perdita di controllo delle funzioni di questi due organi.
Altri sintomi della radicolopatia possono includere:
- Dolore acuto che parte dalla schiena e si estende fino al piede
- Dolore acuto accompagnato da tosse
- Intorpidimento o debolezza a gambe e piedi
- Intorpidimento o formicolio alla schiena o alle gambe
- Ipersensibilità
- Dolore al braccio o alla spalla
- Peggioramento del dolore con movimento del collo o della testa
Quando il problema è la condizione di base
Qualunque lesione – dovuta a un trauma o a uno sforzo eccessivo – può causare la radicolopatia, così come un’inadeguata tecnica di sollevamento pesi o una pessima postura. Non solo. Questa condizione può anche essere la conseguenza di problemi di salute più generalizzati.
Ecco perché è così importante saper riconoscere subito i sintomi di radicolopatia: essi rappresentano un campanello d’allarme per disturbi anche piuttosto gravi. Tra questi:
- Ernia del disco, ovvero la degenerazione del disco ammortizzatore che si trova tra una vertebra e l’altra della colonna vertebrale.
- Sciatica o sciatalgia, un’infiammazione del nervo sciatico o ischiatico, che provoca dolore nella zona lombare della schiena e negli arti inferiori.
- Malattia degenerativa del disco, una patologia che riguarda il progressivo deterioramento del disco che si trova tra le vertebre.
- Speroni ossei, detti anche osteofiti, cioè proiezioni ossee che si sviluppano lungo i bordi delle ossa.
- Tumore alla colonna vertebrale.
- Artrosi o artrite spinale, malattie degenerative che causano la degenerazione e la perdita di funzionalità della colonna vertebrale.
- Stenosi spinale, ovvero il restringimento dello spazio che contiene il midollo spinale e le radici nervose.
- Fratture da compressione.
Altre patologie comprendono:
- Spondilolistesi, una malformazione vertebrale che consiste dell’interruzione dell’istmo, compresa tra le apofisi articolari superiori e inferiori.
-
Scoliosi, una deviazione laterale permanente della colonna vertebrale associata alla rotazione dei corpi vertebrali;
diabete. - Sindrome della cauda equina, una condizione rara ma grave in cui la compressione del nervo colpisce gli organi pelvici e gli arti inferiori.
Attenzione ai fattori di rischio della radicolopatia
Alcuni fattori di rischio aumentano le possibilità di sviluppare non solo la radicolopatia, ma anche le condizioni di base che la possono causare. Questi includono:
- Invecchiamento
- Sovrappeso
- Cattiva postura
- Tecniche di sollevamento inadeguate
- Una storia familiare di condizioni ossee degenerative
Soprattutto, se si riconosce di essere soggetti a rischio, è meglio assumere alcuni comportamenti che aiutino a prevenire la radicolopatia. Per esempio, stare seduti con la schiena dritta, sollevare carichi pesanti lavorando con le gambe e non con la schiena, svolgere attività fisica regolare e mantenere un peso sano sono tutte strategie vincenti per mantenere intatta la salute della nostra schiena!