Il dolore al ginocchio può insorgere a qualunque età, senza distinzione tra bambini, adolescenti, adulti e anziani e a causa di svariati motivi, per esempio in seguito a traumi, incidenti o patologie varie.
Il problema del ginocchio dolorante non deve essere preso, per così dire, sotto gamba, perché l’articolazione del ginocchio è la più grande e quella sottoposta a maggiore stress di tutto il corpo. Infatti, sono le articolazioni responsabili per il sostegno del peso, che consentono di effettuare piegamenti, di sedersi, di alzarsi e via dicendo. Per quanto importante, quella del ginocchio è anche l’articolazione più delicata da trattare e curare, perché molto complessa. Nel seguente articolo verrà analizzata nel dettaglio una terapia di cura del dolore al ginocchio e i possibili motivi che possono essere alla base del disturbo.
A cosa serve un programma riabilitativo?
Il protocollo di seguito evidenziato riguarda il caso specifico di un atleta professionista di pallavolo di 22 anni, che ha subito un intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore, sottoposto alla rieducazione neuro-muscolare dell’arto inferiore. Tale programma evidenzia come il lavoro riabilitativo può essere attuato come fisioterapia per migliorare le condizioni del ginocchio, e come sia preferibile organizzare un programma in base alle esigenze e alle risposte del soggetto specifico.
Quali sono gli obiettivi principali di un programma riabilitativo?
Gli scopi principali del programma riabilitativo per la fisioterapia del ginocchio mirano a:
- ristabilire tonicità e forza nella muscolatura dell’arto operato;
- ridurre l’ipotrofia muscolare causata dalla degenza;
- rafforzare i sistemi propriocettivi per il controllo della stabilità statica e dinamica.
Qual è la durata del programma di fisioterapia?
In questo caso specifico, la fisioterapia ha avuto una durata complessiva di 13 settimane, 11 presso il centro di medicina dello sport e 2 presso la sede di allenamento, divisa in sei periodi. Inoltre, il programma ha avuto inizio 4 settimane dopo l’intervento chirurgico. All’inizio della terapia il soggetto era in grado di caricare completamente l’arto in deambulazione, manifestando tuttavia una marcata zoppia.
Su cosa è stato incentrato il programma?
L’attività programmata per il completamento della fisioterapia prevedeva un lavoro:
- isometrico, con il carico appoggiato sull’arto infortunato, per produrre una forza contrapposta senza modificare l’angolo del ginocchio;
- concentrico, incentrato sulla spinta con fase di ritorno aiutata dall’arto sano;
- eccentrico, svolto con un carico superiore a quello massimale, con spinta effettuata da entrambi gli arti, ma con fase di ritorno svolta unicamente dall’arto infortunato, che deve frenare il carico e riportarlo nella posizione di partenza;
- eccentrico/concentrico, detto anche dinamico o con rimbalzo, dove la velocità della spinta porta a un distacco dei piedi dalla pedana di appoggio e con conseguente “fase di volo”.
È bene evidenziare che il carico di lavoro non era mai lo stesso per ogni seduta, per poter accrescere di volta in volta la capacità di riadattamento dell’arto infortunato fino a raggiungere le normali funzionalità dell’arto sano.
Inoltre, l’impacco di ghiaccio dopo l’allenamento è sempre sconsigliato, perché l’eventuale gonfiore indica che il lavoro effettuato non è stato adeguatamente tollerato dall’articolazione. Infatti, il gonfiore deve sempre essere considerato come una sorta di allarme, fondamentale durante la riabilitazione e cercare di eliminarlo potrebbe portare a spiacevoli conseguenze.
Quali convenienti possono insorgere durante la fase riabilitativa?
Durante tutto il periodo di riabilitazione sono stati evidenziati principalmente tre inconvenienti:
- affaticamento della regione lombare della schiena, probabilmente dovuto alla posizione di compensazione durante l’allenamento con l’arto sano;
- contrattura dell’adduttore destro;
- contusione al ginocchio destro, causata da una caduta in fase di esercitazione.
La riabilitazione è servita?
Nonostante persistesse una leggera ipotrofia del muscolo, il soggetto potrà riprendere gradualmente il lavoro tecnico, evitando di saltare.
Perché il ginocchio può fare male?
Il dolore al ginocchio può dipendere da molti fattori:
- problemi alle strutture interne al ginocchio;
- problemi a menischi e legamenti;
- problemi a rotule e cartilagini.
Come si cura il dolore al ginocchio?
Se il dolore è comparso da pochi giorni, e non in conseguenza di un vero e proprio trauma, è consigliabile mettere il ginocchio a riposo, con del ghiaccio, senza compiere sforzi. L’applicazione di pomate e creme a uso locale è indicato solo in presenza di ematomi o problemi esterni all’articolazione. I cerotti transdermici, che rilasciano un farmaco ad azione analgesica e antinfiammatoria, sono utili ad alleviare il dolore per qualche tempo.
Il medico di base, inoltre, può prescrivere farmaci antinfiammatori o analgesici per qualche giorno. È bene evitare fisioterapia e laser-terapia in fase acuta e precoce, perché potrebbero danneggiare il ginocchio.
In caso di dolore cronico, invece, è necessario eseguire diverse visite, anche specialistiche per indagare sulle cause che provocano il dolore, se il ginocchio è sottoposto a limitazione di movimento o difetto posturale. Inoltre, tali visite possono essere utili per diagnosticare eventuali problemi all’anca, diffusi fino al ginocchio.
Quali esami possono essere eseguiti?
Il medico può prescrivere diversi esami, dopo aver ipotizzato la causa del dolore o per determinarne la causa specifica, quali:
- radiografia, per escludere fratture e valutare la salute delle cartilagini;
- risonanza magnetica, per constatare lo stato delle parti molli e dei legamenti;
- TAC;
- ecografia, più rara in questi casi.
Quali sono le cause del dolore al ginocchio?
Le cause più frequenti del ginocchio dolorante sono:
- artrosi
- patologie dei menischi
- lesioni ai legamenti crociati
- patologia della rotula
Quali terapie si possono seguire?
Diverse possono essere le terapie da adottare in caso di ginocchio dolorante e in seguito alla diagnostica della causa:
- riabilitazione per rafforzare la muscolatura;
- chirurgia, in caso di evidente spostamento della rotula;
- terapie conservative, che non curano il problema alla base del dolore, ma leniscono il fastidio e permettono una normale ripresa delle attività quotidiane;
- infiltrazioni, in caso di dolore articolare, da far eseguire solo agli specialisti.
L’ambito riabilitativo e fisioterapico sono in continuo svolgimento e studio, non solo perché esistono una pluralità di motivi che causano il dolore ad articolazioni e muscoli, ma anche perché le terapie devono essere pianificate e personalizzate a misura del paziente, per avere una riabilitazione piena ed efficace.
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