Si sa, ritornare giovani è un’operazione costosa, e un tantino bisogna soffrire. Altra cosa però sono le temibili, benché rare, complicazioni. Chi è disposto a correre il rischio?
I filler a base di acido ialuronico sono tra le tecniche più efficaci di ringiovanimento. Presentano però un serio effetto collaterale: arrossamenti, dolore, chiazze bianche che talvolta possono evolvere in necrosi dei tessuti e cicatrici molto profonde. Con esiti devastanti.
Ora, nuove tecniche di imaging hanno permesso di capire qual è l’origine del problema, come porvi rimedio e come prevenire le complicazioni.
L’iniezione di acido ialuronico nel sangue.
Alla Washington University, l’equipe guidata dalla Prof. Chang ha scoperto che arrossamenti, chiazze bianche ed eventuali complicazioni sono causate dall’iniezione involontaria di acido ialuronico nel sangue. Questo, accumulandosi, si gonfia e blocca l’irrorazione dei tessuti che, non più ossigenati, possono morire.
Ma come evitare che l’acido ialuronico raggiunga la circolazione? Basterebbe sapere dove sono i vasi sanguigni e procedere ai filler senza toccare la rete dei capillari.
La microangiografia ottica
I ricercatori hanno messo a punto una nuova tecnologia di imaging, che permette di visualizzare in 3D e mappare la rete di vasi sanguigni che irrora la zona da trattare. È la microangiografia ottica.
Grazie ad essa hanno scoperto cosa causa le necrosi: “Possiamo visualizzare in che modo il sangue risponde al gel del filler cosmetico, persino osservare la risposta di ogni singolo vaso. Nessun'altra tecnica può effettuare un'analisi altrettanto minuziosa”, afferma Ruikang Wang, docente di bioingegneria dell'Università di Washington.
Ma grazie alla microangiografia ottica, hanno anche trovato la soluzione: il modello in 3D della circolazione sanguigna può guidare gli operatori durante l’iniezione dei filler, ed evitar loro di intercettare per sbaglio i vasi sanguigni.
Inoltre, capendo l’origine del problema, i ricercatori hanno capito come intervenire efficacemente per fronteggiare le complicazioni, qualora avvenissero: una contro-iniezione di enzimi che degradano l’acido ialuronico, così da impedire il blocco della circolazione.
Applicazioni future della microangiografia
I ricercatori hanno presentato la loro innovativa tecnologia al convegno annuale dell'American Society of Ophthalmic Plastic and Reconstructive Surgery.
Grazie ad essa non solo hanno scoperto perché accadono gli effetti collaterali, ma come porvi rimedio e come evitare che accadano.
I ricercatori stanno ora verificando se la microangiografia ottica è applicabile anche agli altri tipi di filler cosmetici. Stanno anche valutando nuovi trattamenti davvero efficaci per fronteggiare le possibili complicazioni delle iniezioni.