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Ferritina alta

Ematologia
Due provette che contengono sangue in un laboratorio

Cos'è la ferritina?

La ferritina non è l'equivalente del ferro, come pensano ancora in molti. Si tratta, infatti, di una proteina che immagazzina il ferro, rilasciandolo quando il corpo ne ha bisogno

La ferritina, in genere, si accumula nelle cellule dell'organismo e solo una minima quantità circola nel sangue.

Secondo alcuni esperti, questa proteina contiene il 20% di ferro. Le maggiori concentrazioni di ferritina si trovano:

  • nelle cellule del fegato (note come epatociti);
  • nelle cellule del sistema immunitario (note come cellule reticoloendoteliali).
La funzione primaria della ferritina è quella di costituire un'importante deposito di ferro nell'organismo.

A differenza di quello legato a un secondo composto organico ferro-proteico, detto emosiderina, il ferro associato alla ferritina è rapidamente mobilizzabile. 

Ciò significa che in caso di necessità del minerale, l'organismo può attingervi facilmente.

Dunque, la ferritina viene immagazzinata nelle cellule del corpo fino a quando è il momento di produrre più globuli rossi. Il corpo segnala alle cellule di rilasciare ferritina.
 
La ferritina si lega, poi, a un'altra sostanza chiamata transferrina. La transferrina è una proteina che si combina con la ferritina per trasportarla al punto in cui sono prodotti i nuovi globuli rossi.

Se una persona non ha abbastanza ferritina, i depositi di ferro si possono esaurire rapidamente.

La ferritina si trova in tutti i tessuti, ma particolarmente: nel fegato, nella milza, nel midollo osseo e nei muscoli scheletrici. Si ritrovano piccole quantità di ferritina anche nel plasma, valutabili mediante il cosiddetto dosaggio della ferritinemia.

Ferritina alta cosa significa?

Perché misurare i valori di ferritina
? Il corpo ha bisogno del ferro, presente nei globuli rossi per trasportare ossigeno a tutte le sue cellule. Se il ferro non è sufficiente, i globuli rossi non saranno in grado di fornire abbastanza ossigeno.

Tuttavia, anche una quantità eccessiva di ferro può essere un problema.

Entrambi i livelli di ferro, troppo alti o troppo bassi, possono indicare un grave disturbo di fondo. Se il medico sospetta una carenza di ferro o un sovraccarico, può ordinare un test della ferritina.

Questo test serve a misurare la quantità di ferro accumulato nel corpo e può dare al medico un quadro complessivo dei livelli di questa sostanza. 

Ferritina alta: aumento dei valori nel sangue

Serve solo una piccola quantità di sangue per sottoporsi al test della ferritina alta, che avviene tramite un semplice prelievo di routine. Solitamente si chiede al paziente di eseguire l’esame a digiuno, prima che il sangue venga prelevato.

Secondo alcuni esperti, infatti, il test è più preciso quando viene eseguito la mattina, prima di aver fatto colazione e dopo un digiuno di circa sei ore. 

Il medico può applicare una fascia attorno al braccio per rendere le vene più visibili. 

Valori normali di ferritina nel sangue

I risultati del test ematico per controllare i valori ferritina vengono valutati prima di vedere se i livelli sono entro i valori normali.
 
Gli intervalli tipici sono:

  • Da 24 a 340 nanogrammi per millilitro negli uomini;
  • Da 11 a 250 nanogrammi per millilitro nelle donne.
Si noti che non tutti i laboratori hanno gli stessi risultati. Questi sono campioni standard, ma laboratori differenti possono avere valori diversi. 

Ferritina alta: cosa comporta?

Questa proteina svolge l'importante funzione di immagazzinare il ferro necessario al nostro organismo.

La ferritina alta porta a un aumento dei valori di ferro nel sangue e può essere associato a stati infiammatori acuti e cronici.

Tale condizione può derivare da stati dismetabolici, non si manifesta con particolari sintomi, ma è riscontrabile attraverso delle analisi del sangue.

Ferritina alta: i sintomi

Livelli molto elevati di ferritina possono causare sintomi spiacevoli.

Alcuni sintomi della ferritina alta possono comprendere:

I livelli di ferritina possono anche aumentare a causa di danni agli organi, come il fegato e la milza. Il test può anche essere utilizzato per monitorare la salute generale.

Ferritina alta: le cause

Livelli di ferritina alta possono indicare alcune condizioni. Un esempio è l'emocromatosi, uno stato in cui il corpo assorbe troppo ferro.

Altre condizioni che si possono presentare a causa di ferritina alta sono:

Secondo uno studio, le cause più comuni dei livelli di ferritina alta sono l'obesità, l'infiammazione e l'assunzione quotidiana di alcol. Una delle cause più comuni di livelli genetici di ferritina elevati è una condizione di emocromatosi.

Se i risultati del test sono elevati, il medico probabilmente ordinerà altri esami in grado di fornire un quadro più chiaro dei livelli di ferro nel corpo. Questi test ulteriori per verificare la ferritina alta includono:

  • test del ferro: misura la quantità di ferro circolante nel corpo;
  • tibc (TIBC) test: misura la quantità di transferrina nel corpo.

Esami da fare per la ferritina alta

Ecco quali esami fare in caso di ferritina alta:

  • Emocromo e reticolociti: possono indirizzare verso una diagnosi di sovraccarico di ferro associato ad alcune forme di anemia.
  • Colesterolo, trigliceridi, glicemia, uricemia: possono indirizzare verso una diagnosi di sovraccarico di ferro associato agli stati dismetabolici.
  • Studio familiare: consente l'identificazione di altri malati e di stabilire che si tratta di una forma ereditaria.
  • Risonanza magnetica (RM): tale test viene utilizzato per quantificare il ferro de fegato. Esso tuttavia non è in grado di determinare la distribuzione all'interno del fegato. 
  • Analisi delle modifiche del gene HFE: nel caso di ferritina alta, tale analisi permette di stabilire l'esistenza di una forma di emocromatosi correlata al gene HFE.
  • Biopsia epatica: serve per capire l'esistenza di un danno a carico del fegato, e a definire l'esistenza e l'entità del sovraccarico di ferro nei casi dubbi.

Ferritina alta: quali conseguenze?

Le conseguenze della ferritina alta possono risultare anche gravi, e includono:

Transferrina alta: qual è il rapporto con la ferritina alta?

In condizioni normali, un aumento della ferritina è spesso associato a una diminuzione della transferrina, poiché l'organismo tenta di ridurre il trasporto di ferro in caso di sovraccarico.

Tuttavia, in alcune condizioni patologiche, come nelle malattie infiammatorie croniche o nei disturbi del fegato, possono essere osservati livelli elevati di entrambe le proteine. Questo quadro potrebbe riflettere una risposta infiammatoria sistemica o un'anomalia nel metabolismo del ferro. 

Ferritina alta tumore: la correlazione

La ferritina è nota anche come un reagente di fase acuta. Ciò significa che quando nel corpo è presente un'infiammazione, i livelli di ferritina saliranno.

Ecco perché i livelli di ferritina possono essere elevati nelle persone che hanno malattie epatiche o tipi di tumori, come il linfoma di Hodgkin.

Per questo motivo, la ferritina è considerata un marker tumorale. Ad esempio, nelle cellule del fegato viene accumulata la ferritina.

Quando il fegato di una persona viene danneggiato, la ferritina all'interno delle cellule inizia a fuoriuscire. 

Un medico si aspetterebbe livelli di ferritina superiori al normale per pazienti con queste e altre condizioni infiammatorie. 

Cura per la ferritina alta

La terapia per curare la ferritina alta prescritta da uno specialista prevede:

  • Prelievi periodici: tali prelievi prevedono l'eliminazione di circa 400 ml di sangue. Rimuovendo così dall'organismo i globuli rossi (ricchi di ferro), stimolano il corpo a produrne di nuovi (e sani).
  • Dieta a basso contenuto di ferro: la ferritina può tornare a livelli normali seguendo anche una dieta a basso contenuto di ferro e sostanze chelanti, che legano il ferro e ne consentono l'eliminazione attraverso le urine.

Ferritina alta: cosa mangiare

Può essere d'aiuto curare l'alimentazione in caso di ferritina alta.

Parlando più strettamente di alimenti, è bene limitare le fonti di ferro, ovvero la carne.

Vediamo alcuni alimenti, in ordine decrescente in base al loro contenuto di ferro:

  • milza di bovino;
  • fegato di suino;
  • cacao amaro in polvere;
  • crusca di frumento;
  • fagioli borlotti secchi;
  • fegato bovino ed equino;
  • fagioli bianchi secchi (cannellini e dall'occhio);
  • lenticchie secche;
  • radicchio verde;
  • pistacchi e anacardi;
  • soia;
  • polmone di bovino;
  • ceci secchi;
  • uova;
  • cozze;
  • pesci come scorfano e mormora;
  • lupini;
  • fiocchi di avena;
  • rucola;
  • cioccolato fondente;
  • fave secche sgusciate;
  • piselli;
  • caffè tostato;
  • spigola, occhiata, pagello;
  • grano saraceno;
  • frumento;
  • miglio;
  • olive, nocciole e arachidi;
  • agnello;
  • spinaci;
  • alici e acciughe fresche;
  • pane di segale o integrale;
  • bresaola;
  • vitello e bovino adulto;
  • merluzzo, tonno e sgombro conservati;
  • mortadella, coppa e salame;
  • gamberi, polpo e sarde;
  • carne di maiale, di pollo e tacchino;
  • varietà di verdure, e frutta.
Come emerge leggendo questa lista, gli alimenti di origine animale più ricchi di ferro sono le interiora: il loro consumo andrebbe assolutamente ridotto se non eliminato, almeno all'inizio della terapia dietetica. 

Nonostante le carni siano in fondo alla lista, il ferro contenuto in esse viene assorbito al 100%, cosa che non si verifica quando si assume ferro da fonti vegetali. 

L'assorbimento del ferro contenuto in alimenti di origine vegetale invece è decisamente sfavorito rispetto al ferro di origine animale (ferro EME).

Ne consegue che, seppur la concentrazione di ferro sia minore in termini di ferro biodisponibile, le carni sono la fonte di ferro privilegiata per il nostro organismo.

Bisogna, inoltre, tenere presente che negli alimenti di origine vegetale, specialmente legumi, cereali integrali e verdure tipo gli spinaci, esistono delle sostanze, i fitati, che riducono notevolmente l'assorbimento del ferro, quindi in termini di assunzione di ferro, si ha un ulteriore ribasso.

Infine, è opportuno considerare la concomitanza di altre situazioni (ad esempio, disturbi del metabolismo) prima di variare la dieta di propria iniziativa.

Una volta appurato che la causa sia esclusivamente un eccesso di assunzione di ferro, si può agire modificando la dieta settimanale e avendo alcuni accorgimenti.

Tali accorgimenti prevedono di consumare: 

  • 4 pasti a base di legumi (porzioni da 70 grammi da secchi, circa 220 già cotti); 
  • 2 porzioni di carne, preferibilmente bianca; 
  • 3 porzioni di pesce; 
  • alternare come fonte di carboidrati i diversi cereali e pseudocereali preferibilmente integrali: pasta, orzo, farro, riso, miglio, quinoa, amaranto, grano saraceno; 
  • i formaggi si possono mangiare, tenendo presente che andrebbero consumati non più di 2-2 volte a settimana e preferibilmente quelli freschi; 
  • le uova intere possono essere consumate da 2 a 4 a settimana, a patto che si escludano gli alimenti contenenti uova, specialmente in polvere (biscotti, merendine, prodotti confezionati); 
  • lo yogurt, specialmente bianco magro, può essere consumato quotidianamente; 
  • fare in modo che in tutti i pasti ci siano fonti di fibre (verdure come ad esempio lattuga, zucchine, broccoli); 
  • consumare solo pane da farine integrali, controllando che la farina integrale sia il primo ingrediente della lista; 
  • limitare il consumo di fonti di vitamina C insieme ad alimenti ricchi di ferro: legumi, spinaci, biete, barbabietole, rucola;
  • evitare o limitare al minimo il consumo di salumi. 
Infine, un’attività fisica costante e regolare come la bicicletta, la corsa o il nuoto può essere utile per a tenere il peso corporeo sotto controllo, contrastando così le alterazioni metaboliche (colesterolo, trigliceridi ecc.).

Ad ogni modo, è necessario consultare un esperto.

Ferritina alta nei bambini

Quando si riscontra ferritina alta nei bambini, è fondamentale comprenderne le cause principali: condizioni come la talassemia e l'emocromatosi, che sono malattie genetiche, possono portare a un accumulo eccessivo di ferro.

Anche le trasfusioni frequenti di sangue possono contribuire a questo accumulo – così come l'infiammazione o l'infezione.

Altre cause possono essere:
  • malattie infiammatorie croniche (come artrite giovanile idiopatica e infezioni acute o croniche);
  • malattie del fegato (come l'epatite e la cirrosi);
  • alcuni tipi di tumori e condizioni autoimmuni (come il lupus).
I sintomi della ferritina alta nei bambini variano in base alla causa sottostante, ma possono includere:
  • affaticamento;
  • dolori articolari e muscolari;
  • debolezza;
  • dolore addominale;
  • colorazione scura della pelle.
Per diagnosticare il ferro alto nel sangue nei più piccoli, si effettuano esami del sangue per misurare i livelli di ferro, transferrina e saturazione della transferrina.

Ulteriori esami, come test genetici, ecografie, risonanze magnetiche o biopsie epatiche, possono essere necessari per identificare la causa sottostante, ma solo come valutazioni di 2° livello ed in base all’indicazione del medico.

Il trattamento, invece, dipende dalla causa:
  • per il sovraccarico di ferro, la flebotomia (rimozione periodica di sangue) e la chelazione del ferro (farmaci che rimuovono il ferro in eccesso) sono opzioni comuni;
  • se l'aumento della ferritina è dovuto a infiammazione o infezione, una terapia mirata contro l’infiammazione o l’infezione può essere necessaria;
  • le malattie del fegato richiedono un trattamento specifico della condizione di base, come antivirali per l'epatite;
  • per le condizioni oncologiche, il trattamento del tumore con chemioterapia o radioterapia è essenziale;
  • le malattie autoimmuni possono richiedere l'uso di immunosoppressori.
Un monitoraggio regolare della ferritina leggermente alta tramite esami del sangue è fondamentale per controllarne i livelli e valutare l'efficacia del trattamento. È importante anche tenere sotto controllo le condizioni sottostanti per prevenire complicazioni a lungo termine.

Ferritina alta quando preoccuparsi

I sintomi della ferritina alta possono essere motivo di preoccupazione per diverse ragioni:
  • epatopatie: livelli elevati di ferritina possono indicare problemi al fegato come l'epatite, la cirrosi o il carcinoma epatocellulare. Il fegato è un organo chiave nel metabolismo del ferro e la sua disfunzione può influenzare i livelli di ferritina;
  • emocromatosi: questa è una malattia genetica in cui il corpo assorbe troppo ferro dal cibo. Il ferro in eccesso si accumula in organi vitali, come il fegato, il cuore e il pancreas, causando danni;
  • infezioni o infiammazioni croniche: la ferritina è una proteina di fase acuta; quindi, i suoi livelli possono aumentare in risposta a infiammazioni, infezioni o malattie autoimmuni. Condizioni come l'artrite reumatoide o le infezioni batteriche possono causare un aumento della ferritina;
  • disturbi metabolici: alcuni disturbi come la sindrome metabolica, il diabete di tipo 2 e l'obesità possono essere associati a livelli elevati di ferritina;
  • malattie del sangue: condizioni come la talassemia o altre anemie emolitiche possono causare livelli elevati di ferritina a causa del rilascio di ferro dalle cellule del sangue distrutte;
  • assunzione eccessiva di ferro: l'assunzione di integratori di ferro senza un adeguato monitoraggio può portare a un sovraccarico di ferro.
Alcuni sintomi che possono accompagnare livelli elevati di ferritina e che richiedono attenzione medica includono:
  • dolore addominale;
  • affaticamento inspiegabile;
  • dolori articolari;
  • debolezza;
  • problemi cardiaci;
  • cambiamenti nella pelle (come bronzatura non spiegata).

Ferritina alta: quando consultare un medico

Se i livelli di ferritina sono significativamente elevati, è importante consultare un medico per ulteriori valutazioni.

Il medico può richiedere ulteriori test per determinare la causa dell'elevazione, come:
  • esami del sangue completi: per valutare i livelli di altri marcatori di infiammazione e funzione epatica;
  • test genetici: per diagnosticare l'emocromatosi ereditaria;
  • ecografia o risonanza magnetica del fegato: per valutare la presenza di danni o accumulo di ferro negli organi.
Dr.ssa Tania Catalano Biologo
Dr.ssa Tania Catalano
specialista in Medicina molecolare

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