In occasione della Giornata Mondiale della Salute, lo scorso 7 aprile, l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha presentato S.a.r.a.h., un'assistente virtuale basata sull’Intelligenza Artificiale, che ha la funzione di offrire agli utenti informazioni utili di carattere medico-sanitario.
Vediamo di seguito come funziona e perché l’Oms ha deciso di investire sull’IA.
Sanità e IA: quali i pericoli?
A ottobre 2023 l’Oms aveva pubblicato delle linee guida sull'uso dell'Intelligenza Artificiale nel campo della salute, evidenziando l'importanza di garantirne la sicurezza e l'efficacia, nonché di promuovere il dialogo tra le parti coinvolte.
La guida delinea sei aree chiave per la regolamentazione dell'AI (Artificial Intelligence) in ambito sanitario, promuovendo la trasparenza, la gestione del rischio e la convalida dei dati come principi fondamentali.
L’obiettivo era fornire un quadro normativo di riferimento per i governi e le autorità nella creazione o adattamento delle regole esistenti sull'IA a livello nazionale o regionale.
Le nuove tecnologie, infatti, nonostante abbiano il potenziale di offrire un avanzamento tecnologico in ambito sanitario, comportano anche rischi significativi: ad esempio, quello di diffondere informazioni false o tendenziose, che potrebbero influenzare le decisioni sulla salute delle persone in modo pericoloso e dannoso oppure che scelte complesse riguardanti la salute vengano impropriamente affidate a algoritmi decisionali automatizzati.
Come altri sistemi di intelligenza artificiale, queste tecnologie sono vulnerabili ai rischi di sicurezza informatica, che possono compromettere i dati dei pazienti e l'affidabilità degli algoritmi.
Questi ultimi, inoltre, potrebbero essere addestrati su dati di bassa qualità, inclusi quelli legati a etnia, sesso, identità di genere o età, con conseguenze negative per l'erogazione delle cure mediche in generale.
Ecco cosa fa S.a.r.a.h., la personal promoter dell’OMS
L'OMS ha già sperimentato l'uso di avatar per fornire consigli sulla salute in passato: prima dell’ultima invenzione, infatti, c'era Florence, un'assistente digitale lanciata nel 2021 durante la pandemia di Covid-19, caratterizzata, però, da una che non coinvolgeva ancora l’IA.
Florence condivideva compiti simili, offrendo consigli su uno stile di vita sano e sulla prevenzione di dipendenze pericolose, oltre a informazioni sul contagio da Covid-19 e sui vaccini.
Il progetto, dunque, sembra aver ricevuto un aggiornamento con la creazione di S.a.r.a.h., una personal promoter in grado rispondere in otto lingue diverse (arabo, cinese, francese, russo, inglese, spagnolo, hindi, portoghese).
È addestrata per fornire informazioni su una vasta gamma di argomenti legati alla salute, tra cui fumo e prevenzione oncologica.
Andando sul sito dedicato, si può comunicare con S.a.r.a.h., riprodotta come avatar dalle sembianze di una figura femminile giovane, sorridente e accogliente, via chat oppure utilizzando direttamente il microfono del proprio dispositivo.
Prima di poter fare qualsiasi domanda, viene richiesto di accettare le condizioni per usufruire del servizio e vengono proposti dei consigli su come adottare uno stile di vita sano, che includono alimentazione equilibrata, esercizio fisico e prioritizzazione della salute mentale.
Il Dr. Tedros Adhanom Ghebresyesus, direttore generale dell'OMS, ha dichiarato che questa assistente virtuale offre una prospettiva su come l'Intelligenza Artificiale potrebbe essere utilizzata per migliorare l'accesso alle informazioni sanitarie in modo più interattivo, riducendo le disuguaglianze e fornendo a tutti l'accesso a informazioni sanitarie aggiornate e affidabili.