Un dolore agonizzante, parossistico e lancinante: così viene descritto lo spasimo causato dalla nevralgia al trigemino. Ma esistono dei trattamenti che prescindono dai classici farmaci ad azione antiflogistica?
Facciamo il punto.
Il trigemino: cos’è?
Il trigemino, chiamato anche quinto (V) nervo cranico, ha origine dal tronco cerebrale, alla base del cervello, e rappresenta la più grande terminazione nervosa all'interno del cranio. Il V paio di nervi cranici, uno per ciascun lato del volto, trasmette all'encefalo gli stimoli sensitivi e da esso riceve gli impulsi motori. Il nervo trigemino è, infatti, costituito da fibre motorie e sensitive.
Il trigemino elabora e trasmette le informazioni percepite a livello del volto, in particolare da fronte, occhio, mandibola fino al mento o alla parte superiore della guancia.
La nevralgia trigeminale: che cosa si intende e cosa la provoca?
Quando il trigemino non funziona correttamente, si ha a che fare con la cosiddetta nevralgia del trigemino, una condizione dolorosa cronica in cui dolori lancinanti possono essere scatenati da stimolazioni molto lievi, come radersi, toccarsi il volto, masticare, bere, lavarsi i denti, parlare, truccarsi, sorridere, lavarsi la faccia o il vento che soffia sul volto.
Inizialmente, gli attacchi posso essere brevi e di lieve entità, ma con il tempo la situazione può peggiorare, gli attacchi farsi più frequenti e il dolore diventare sempre più intenso. A soffrirne sono soprattutto le donne e le persone al di sopra dei 50 anni.
La nevralgia trigeminale presenta solitamente le seguenti caratteristiche:
- dolore è improvviso, intermittente, acuto e lancinante;
- spasmi di dolore possono essere avvertiti per giorni, settimane o mesi;
- il dolore può interessare una limitata zona del viso o può diffondersi nelle aree limitrofe;
- la frequenza delle crisi aumenta nel tempo: nei casi più gravi, il dolore può manifestarsi centinaia di volte al giorno;
- gli attacchi di dolore non si verificano quasi mai durante la notte.
Le cause della nevralgia al trigemino non sono state ancora del tutto chiarite, ma è spesso determinata dalla compressione del nervo trigemino o da una malattia di base come anomalie dei vasi sanguigni, tipo un aneurisma, cisti o formazioni tumorali, malattie come la sclerosi multipla o complicanze post-erpetiche delle infezioni da Herpes Zoster.
La vitamina B12: un alleato per la nevralgia al trigemino
In caso di nevralgia del trigemino, il dolore, che viene descritto come terribile, viene alleviato notevolmente dopo trattamento con meticobaliamina (MeCbl).
Le meticobaliamina (MeCbl) è la forma attiva della vitamina B12: quest’ultima, infatti, non è somministrata come tale nell’uomo ma nella forma attiva, la meticobaliamina appunto, che risulta fondamentale nella metilazione del DNA e delle proteine partecipando direttamente al metabolismo dell’omocisteina a metionina. É, in genere, utilizzata per il trattamento di problemi nutrizionali (deficienza di vitamina B12), nell’Alzheimer e nell’artrite reumatoide, ma essa può esplicare anche numerosi effetti analgesici con diminuzione anche degli attacchi dolori.
La vitamina B12 esplica queste azioni attraverso diversi meccanismi:
- aumenta la disponibilità e l’efficacia di noradrenalina e 5-idrossitriptamina nel sistema inibitorio discendente nocicettivo: meccanismo alla base degli effetti analgesici;
- migliora la velocità di conduzione nervosa;
- promuove la sintesi e la rigenerazione della mielina;
- promuove la rigenerazione del nervo leso, recuperando le funzioni neuromuscolari nell’iperalgesia e allodinia periferica;
- inibisce la scariche spontanee ectopiche agendo sul segnale del dolore periferico.
In generale, una dieta ricca di alimenti contenenti vit. B12 e vitamine del gruppo B, in generale, può essere utile per la salute del sistema nervoso.