La diverticolite – detta anche diverticolosi – è una patologia che interessa il nostro tratto digerente, provocando sacche infiammate nella fodera dell’intestino. Queste borse, chiamate diverticoli, si sviluppano quando punti deboli nella parete intestinale vengono posti sotto pressione.
Questo fenomeno si verifica soprattutto nel colon e può evolvere in una situazione grave: facciamo attenzione ai rischi che comporta e, soprattutto, alla nostra dieta.
Età, fumo e obesità: i fattori di rischio
Diversi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare una diverticolite, il primo tra tutti è l’età: ecco perché, dopo i quarant’anni è bene prestare sempre attenzione.
Anche l’obesità e la mancanza di esercizio possono favorire l’insorgere di questa condizione. Inoltre, è opportuno evitare di fumare e stare attenti ai farmaci che si assumono: gli steroidi, gli oppiacei e gli anti-infiammatori non steroidei sono associati ad un aumento di rischio di diverticolite.
Circa il 25% delle persone che sono affette da questa condizione nella sua forma acuta sviluppa complicazioni, che possono includere:
- Ascesso, che si verifica quando il pus si raccoglie nella sacca
- Blocco nel colon causato da cicatrici
- Fistola tra le varie sezioni dell’intestino o l’intestino e la vescica
- Peritonite, che può verificarsi se la sacca infetta o infiammata si rompe, versando i contenuti intestinali nella cavità addominale. (Attenzione! La peritonite è da considerarsi un’emergenza medica e richiede sempre un’attenzione immediata)
Per evitare che la diverticolite acuta evolva in una forma più grave o porti a complicanze indesiderate, è necessario diagnosticarla il prima possibile.
I segni e i sintomi della diverticolite includono:
- Dolore, che può essere costante e persistere per diversi giorni. Il dolore è di solito percepito nella zona in basso a sinistra dell’addome
- Nausea e vomito
- Febbre
- Costipazione o, meno frequentemente, diarrea
Se notate uno o più sintomi, rivolgetevi subito al vostro medico, che saprà darvi la cura corretta da seguire.
Diverticolite: i cibi sì e i cibi no
Poiché la causa della diverticolite non è ancora nota, non esiste un elenco di alimenti che sia certo allevino i sintomi di questa condizione. Tuttavia, se si soffre di diverticolite, è possibile prendere in considerazione l’eventualità di limitare il consumo di alcuni alimenti.
Prima di cambiare la propria dieta, però, è sempre meglio parlare con il proprio medico.
Diverticolite: cibi no
La ricerca ha scoperto che una dieta che limita gli alimenti ad alto contenuto di FODMAP (oligosaccaridi fermentabili, disaccharidi, monosaccharidi e polioli) può aiutare le persone che soffrono di diverticolite a trarre qualche beneficio.
Lo stesso vale per gli alimenti ad alto contenuto di fibre, che rappresentano però più una forma di prevenzione che di cura per questa malattia. In presenza della malattia, però, il medico potrebbe invece decidere di eliminarli dalla dieta. Questo perché le fibre possono aumentare la peristalsi o le contrazioni del colon.
Cibi ricchi di fibre che si potrebbero limitare o evitare includono:
- Fagioli e legumi
- Cereali integrali quali riso bruno, quinoa, avena, amaranto e bulgur
- Verdure
- Frutta
Una dieta “occidentale” standard, cioè ad alto contenuto di grassi e zuccheri e basso contenuto di fibre, può essere legata ad una maggiore incidenza di diverticolite. A tal proposito, gli esperti suggeriscono che evitare i seguenti alimenti possa aiutare a prevenire la diverticolite o a ridurne i sintomi:
- Carne rossa
- Grani raffinati
- Latticini
- Cibi fritti
Tra gli alimenti vietati c’è anche l’alcol: cercate di eliminarlo dalla vostra dieta quanto più possibile.
Diverticolite: i cibi sì
Davanti a un paziente che soffre di diverticolite acuta, il medico può suggerire una dieta a basso contenuto di fibre o una dieta liquida per aiutare a alleviare i sintomi.
I cibi con poche fibre includono:
- Riso bianco, pane bianco o pasta bianca (anche se bisogna prevenire l’intolleranza degli alimenti contenenti glutine)
- Cereali secchi
- Proteine animali, contenute in pesce, pollame o uova
- Olio d’oliva o altri olii
- Zucchine o zucca (pelati, semi rimossi e cotti)
- Spinaci cotti, barbabietole, carote o asparagi
- Patate senza pelle
- Succhi di frutta e verdura.
Una dieta liquida è un approccio più restrittivo per alleviare i sintomi della diverticolite. Di solito è costituita da:
- Acqua
- Ghiaccioli fatti con purea di frutta
- Zuppe e minestre
- Gelatina
- Tè o caffè senza aromi o dolcificanti
Indipendentemente dalla dieta consigliata dal vostro medico, è spesso utile bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno. Ciò aiuta a mantenere l’idratazione e supporta la salute gastrointestinale.
Prima di apportare modifiche al vostro regime alimentare, però, ricordatevi di rivolgervi sempre a un professionista.