Disidratazione in gravidanza: come riconoscere i sintomi e correre ai ripari

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 15 Febbraio, 2021

Disidratazione in gravidanza

É sempre importante ricordarsi che la disidratazione può rappresentare un forte rischio non solo per bambini e anziani, ma soprattutto per le mamme con il pancione. La disidratazione può, infatti, essere un problema in qualunque momento della vita. 

Tuttavia, la gravidanza rappresenta un rischio maggiore. Infatti, non solo si ha generalmente bisogno di più acqua, ma probabilmente anche il bambino avrà sete. L’acqua è essenziale per la vita, perché ricopre un ruolo cruciale nella salute e nello sviluppo del feto. Ecco perché in gravidanza è necessario e doveroso restare sempre idratate.

Cos’è e quali sono le cause della disidratazione

La disidratazione è una consistente perdita di fluidi dal corpo, talmente rapida da non riuscire a reintegrarli. Di conseguenza, il corpo fatica a compiere le normali funzioni. In caso di mancanza di liquidi di rimpiazzo, l’organismo va in disidratazione.

Come è stato descritto, il corpo utilizza una grande quantità di acqua durante la gravidanza, quindi è necessario bere molto per rimpiazzare tutti i liquidi che si perdono a causa di:

Tuttavia, la disidratazione in gravidanza può anche essere causata dalle contrazioni Braxton Hicks, che consistono nell’irrigidimento dell’utero, della durata di uno o due minuti. Queste contrazioni sono molto comuni nel terzo semestre, ma si possono avvertire anche nel secondo. Se tali contrazioni durano troppo a lungo, più del normale, potrebbero essere un segno di disidratazione. È possibile attenuare questi sintomi semplicemente bevendo.

Cosa causa la disidratazione in gravidanza

Durante la gravidanza, la disidratazione è particolarmente preoccupante. Infatti, attraverso i liquidi si forma la placenta, che trasmette gli elementi nutritivi al bambino. Inoltre, l’acqua si trova anche nel sacco amniotico. La disidratazione in gravidanza può causare delle complicazioni molto gravi:

Quali sono i sintomi della disidratazione

Quando il corpo va in disidratazione, comincia a inviare dei segni precisi, che è importante saper riconoscere. Il surriscaldamento in gravidanza è un sintomo molto comune della disidratazione. Se non si beve abbastanza, infatti, l’organismo comincia ad avere problemi nella regolazione della temperatura corporea e di conseguenza si è più inclini a surriscaldarsi.

Anche l’urina di colore giallo scuro è sintomo di mancanza di acqua, mentre, al contrario, l’urina più chiara, sul trasparente, è indice di perfetta idratazione. La disidratazione, di gravità da lieve a moderata, può inoltre causare:

Se si avverte questi sintomi, è necessario bere molta acqua e, soprattutto, chiedere un consulto a un ginecologo: si tratta di una fase molto delicata della vita di una donna e il parere di uno specialista, quando compaiono determinati sintomi, è assolutamente fondamentale. 

Quali sono i sintomi di una grave disidratazione

La disidratazione grave in gravidanza ma non solo comprende dei sintomi facilmente riconoscibili per la loro serietà:

Come si previene la disidratazione in gravidanza

Prevenire la disidratazione in gravidanza non è complesso. Il miglior modo per restare adeguatamente idratate durante e dopo la gravidanza consiste nel bere molta acqua ogni giorno. La dose consigliata è dagli otto ai dodici bicchieri al giorno. Se si ha problemi di digestione, si consiglia di bere tra un pasto e l’altro, anziché durante il pranzo stesso.

In caso di nausee mattutine, che causano vomito, è consigliabile bere molti fluidi durante gli stati di nausea. Inoltre, è importante evitare la caffeina, che aumenta la minzione, e preferire latte, succhi di frutta naturali e zuppe.

Il consiglio generale è di evitare grandi sforzi fisici, soprattutto in quei periodi dell'anno quando le temperature sono troppo alte e l’esposizione al sole nelle ore di punta. Inoltre, bisognerebbe prendere l’abitudine di portarsi sempre in giro una bottiglietta d’acqua, anche a casa e tenere sotto controllo i liquidi assunti

Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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