Intervista al dr. Francesco Cusano, Specialista in Dermatologia e Venereologia - Presidente di ADOI - Associazione Dermatologi e Venereologi Ospedalieri Italiani.
Indossare la mascherina e lavarsi le mani ripetutamente (o utilizzare i gel disinfettanti) sono ormai pratiche comuni e, sottolineiamo, necessarie per il contenimento del Covid-19. Eppure, queste nuove abitudini così “salutari” hanno però provocato l’insorgere di piccoli disturbi, con cui non è sempre semplice fare i conti.
Parliamo di dermatiti da contatto, acne da mascherina e pelle secca (soprattutto sulle mani). Cosa fare in questi casi? Abbiamo chiesto qualche utile consiglio al dr. Francesco Cusano, dermatologo e presidente di ADOI.
Acne da mascherina: ogni quanto cambiarla?
In questi casi, in primis c’è da dire che la mascherina è importantissima e va sempre mantenuta, quando si entra a contatto con le altre persone. In realtà, l’insorgenza di tali disturbi non è strettamente legata al cambio della mascherina; in generale, il consiglio è di seguire le adeguate norme igieniche, come sempre, magari associandole con un trattamento specialistico diretto a controllare le manifestazioni acneiche.
Come e con cosa lavare le mascherine, dovendo poi tenerle sul viso tanto tempo, per evitare irritazioni da contatto?
Bisognerebbe prestare attenzione al sistema di lavaggio. Il lavaggio provoca una disidratazione della mascherina e una perdita di emollienza della stessa. Di conseguenza, il consiglio non è quello di agire sulla mascherina, bensì sulla pelle, proteggendola con più intensità, quindi usando delle creme idratanti grasse – ad esempio sulle labbra lucidalabbra o rossetti – per creare un equilibrio tra idratazione e disidratazione sulle mucose.
Mascherina e pelle irritata dietro le orecchie: perché accade e come trovare sollievo?
Il disturbo va attenuato agendo sulla zona irritata, applicando una protezione idratante prima di indossare la mascherina. Si può anche cercare di applicare all’elastico una tensione meno forte e scegliere la mascherina con un elastico più adatto alle proprie esigenze (come quelli in stoffa), per ridurre il trauma indotto.
Lavare le mani: meglio l'acqua fredda o calda per la pelle?
Il punto critico non è la temperatura dell’acqua, ma la persistenza dell’acqua. Certo, l’acqua troppo calda o fredda non aiuta, però la cosa principale è non lasciare la pelle bagnata o umida a lungo. Va subito asciugata.
Al contrario di quello che si pensa, infatti, l’acqua a contatto con la pelle non la idrata, bensì ne favorisce l’evaporazione di quella contenuta al suo interno. L’applicazione di una pomata idratante può essere molto più utile a evitare ragadi sulle mani.
Pelle secca e ragadi sulle mani: cosa fare quando i gel igienizzanti "fanno male"?
Reazioni gravi, come le allergie, sono eccezionalmente rare. I gel igienizzanti tendono a peggiorare lo stato di idratazione della pelle, quindi si possono utilizzare delle creme grasse per compensare.
Importante comunque è sempre il loro utilizzo nella prevenzione del contagio da Covid .