Curare il diabete può ridurre il rischio di glaucomi

Paolo Pate | Blogger

Ultimo aggiornamento – 15 Giugno, 2015

Secondo un recente studio la metformina, una pillola che abbassa i livelli di zucchero nel sangue di soggetti con diabete, potrebbe rivelarsi utile anche per ridurre il rischio di sviluppare il glaucoma, una malattia degli occhi che può portare anche ad una completa cecità.

I risultati dei test non possono dimostrare con certezza assoluta che il farmaco impedisca lo sviluppo del glaucoma, ma i ricercatori hanno scoperto che persone con diabete che assumono dosi elevate di metformina hanno poi meno probabilità di sviluppare glaucomi rispetto a chi assume dosi minori.

Effetti collaterali

Dato che dosi elevate di metformina comportano gravi effetti collaterali, è necessario uno studio più approfondito per capire in che misura i pazienti possano realmente beneficiare di questo rimedio”, ha spiegato Julia Richards, autrice dello studio e direttore del centro di ricerca glaucomi alla University of Michigan ad Ann Arbor.

La nostra speranza è che una volta confermati questi risultati tra i diabetici, ulteriori ricerche possano essere condotte tra persone senza diabete”.

Diabete e glaucoma

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo circa un adulto su 10 soffre di diabete. La maggior parte hanno il diabete di tipo 2, un disturbo associato all’obesità ed all’invecchiamento che si verifica quando il corpo non può utilizzare abbastanza insulina per convertire lo zucchero presente nel sangue in energia.

La metformina riduce le dosi di zucchero nel sangue, impedendo al fegato di produrre glucosio in eccesso e permettendo alle cellule muscolari e adipose di utilizzare meglio l’insulina disponibile. Il glaucoma è un insieme di patologie oculari che danneggiano il nervo ottico, di solito quando si accumula un’eccessiva pressione all’interno dell’occhio. Questo studio è stato condotto sulla tipologia più comune, il glaucoma ad angolo aperto, che inizia con una perdita progressiva della visione periferica.

Lo studio

I ricercatori hanno esaminato un insieme di dati appartenenti a 40 milioni di pazienti, nell’arco di dieci anni, concentrando poi l’analisi su circa 150.000 casi di persone con il diabete e numerose visite oculistiche per lo screening del glaucoma. Lo studio è iniziato nel 2001, con soggetti con più di 40 anni, in prevalenza bianchi. Nel corso dello studio, circa 6.000 persone (il 4% dei partecipanti) hanno sviluppato un glaucoma.

I pazienti oltre i 65 anni sono stati colpiti 3 volte di più rispetto ai soggetti più giovani (40-45 anni). Dopo un aggiustamento per età ed altre variabili, si è scoperto che in chi aveva assunto più di 1,5 grammi di metformina al giorno per due anni, ha avuto il ​​25% di probabilità in meno di sviluppare il glaucoma.

Dosi e risultati

A molti diabetici è stato prescritto inizialmente solo 1 grammo al giorno di metformina e sono stati poi monitorati per valutarne gli effetti collaterali, sia i più comuni (crampi, diarrea, sonnolenza) sia i più rari e gravi (convulsioni, dolore toracico, depressione).

Se i pazienti non soffrono di alcun effetto collaterale, la dose può essere aumentata gradualmente fino a circa 2/2,5 grammi di metformina al giorno. Anche dosi più basse del farmaco hanno ridotto il rischio di sviluppare glaucoma, ma non si sono avute conferme inequivocabili che ciò non fosse magari dovuto al caso.

Poiché lo studio non ha assegnato il farmaco casualmente fra tutti i soggetti in esame, i risultati non possono dimostrare che la metformina impedisce il glaucoma, come ammettono gli autori sulla rivista JAMA Ophthalmology.

I risultati sono intriganti, anche se è ancora troppo presto per raccomandare ai diabetici di assumere dosi più elevate di metformina solo sulla base del nostro studio”, ha affermato il dottor Pradeep Ramulu, ricercatore presso il Wilmer Eye Institute al Johns Hopkins Medicine di Baltimora.

Poiché solo una piccola percentuale di persone ha sviluppato il glaucoma in dieci anni, Ramulu ha anche osservato che “il beneficio della metformina è limitato nella misura in cui si sta abbassando il rischio di un evento comunque raro”.

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Scritto da Paolo Pate | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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