Salvata la bimba con il cuore a metà

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 30 Agosto, 2016

Salvata una piccola paziente con il cuore a metà

Nicole è una bambina di 5 anni con gravi problemi cardiaci. Nata con metà apparato circolatorio, non era in grado di accettare la circolazione artificiale, ma i cardiochirurghi sono comunque riusciti nell’impresa di un trapianto di un nuovo cuore.

La malattia cardiaca di Nicole

La malformazione di cui era affetta Nicole era congenita, ovvero la bambina era nata soltanto con metà cuore, il quale aveva anche un ventricolo con i vasi malposti.

Purtroppo, dovendo lavorare come se fosse un cuore normale, non era in grado di funzionare alla perfezione e a un certo punto ha ceduto. Il fatto è accaduto a gennaio di quest’anno, quando la sua mamma Sabrina l’aveva accompagnata in ospedale per un controllo di routine. Il cuore della piccola ha subito 3 arresti, uno dietro l’altro e ai medici che l’hanno soccorsa è toccato rianimarla per ben due ore.

Una procedura che ha debilitato ulteriormente Nicole, ma che fortunatamente è stata in grado di salvarla. Il punto a cui erano arrivati però era di rottura, perché il mezzo cuore doveva venire assolutamente sostituito con uno intero e perfettamente funzionante; dopo le tre crisi, la piccola era molto debilitata e l’hanno dovuta mettere sotto circolazione extracorporea per ben 60 giorni, quando la prospettiva di resistenza è di solito di 15 giorni.

La nuova tecnica sperimentata

I medici, che hanno sperimentato su Nicole una tecnica mai tentata prima, fanno parte dell’equipe della dottoressa Gabriella Agnoletti e del dottor Carlo Pace dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.

Grazie a questa nuova metodologia, la circolazione che era abituata a usare un solo ventricolo è in grado di accettare un cuore artificiale e quindi assicurare la sopravvivenza. Per tutti gli 8 mesi in cui è stata ricoverata, la piccola è sempre stata una guerriera, combattendo contro tutte le statistiche, cantava e ballava in reparto anche se era costantemente attaccata a delle macchine che le monitoravano il cuore.

La capacità che hanno i bambini di accettare e di adattarsi a tutto è sorprendente, Nicole spingeva il macchinario che la teneva in vita fingendo che fosse il carrello della spesa.

Grazie anche al reparto ospedaliero che l’ha fatta sentire a casa, la bambina è potuta vivere quei lunghi mesi in totale serenità, con la presenza costante della mamma e del papà, della gemellina Sophia e del fratellino Leonardo di 2 anni.

I genitori di Nicole le hanno sempre spiegato tutto della sua malattia congenita, cosicché da aiutarla a capire anche tutto quello che avrebbe dovuto affrontare. La cosa più straordinaria è che, entrando in sala operatoria, cantava “Let it go”, una canzone di Frozen.

È grazie al suo coraggio e alla sua innata forza che tra pochi giorni inizierà la prima elementare come nuova.

 

Stefania Virginio
Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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