Avere una dieta bilanciata e un corretto stile di vita aiuta il fisico a rimanere in forma e soprattutto in salute più lungo.
Scegliere con cura cosa cucinare e come farlo, inoltre, permette un perfetto funzionamento non solo del sistema digestivo, ma anche dell’intestino, evitando così spiacevoli bruciori di stomaco e altre fastidiose patologie.
Ecco alcuni consigli sul perché prediligere gli alimenti crudi a quelli troppo cotti.
Cosa succede quando si cucina il cibo ad alte temperature?
Secondo l’opinione comune, l’uomo ha cominciato a perdere gli elementi nutritivi degli alimenti nel momento esatto in cui ha iniziato a cucinarli. Tuttavia, scientificamente parlando, esistono ben 12 tipi di reazioni dell’organismo al cibo cotto ad alte temperature:
- Il 30-50% di vitamine e minerali vengono distrutti. Durante la cottura viene disperso il 97% di vitamine B e C solubili in acqua e il 40% delle vitamine liposolubili, del tipo A, D, E e K.
- Le proteine si coagulano, rendendo il cibo meno digeribile. Secondo determinati studi, solo il 50% delle proteine cucinate può essere riutilizzato dal corpo.
- Il cibo troppo cotto fermenta più facilmente, e ciò ne causa la sua putrefazione nel tratto intestinale, che può provocare candida e un forte odore corporeo quando si espelle.
- La digestione del cibo cucinato richiede molta più energia, rispetto alla digestione del cibo crudo. Infatti, la maggior parte del cibo crudo è molto più semplice da digerire, passando attraverso il sistema digestivo in almeno un terzo del tempo che ci impiega il cibo cotto.
- Il cibo cotto tende a far produrre molto acido, mentre il cibo crudo è alcalino.
- Il cibo cotto crea enzimi morti: il 90-100% degli enzimi contenuti nell’alimento viene distrutto in cottura. Gli enzimi sono necessari per ogni azione metabolica nel corpo. Il calore estremamente alto utilizzato nella produzione degli alimenti trasformati, come la pastorizzazione, uccide tutti gli enzimi vivi.
- L’acido ossalico, presente in più di 50 alimenti tra frutta e verdura, come spinaci e tarassaco, diventa una sostanza dannosa in seguito alla cottura. Il calcio, rilasciato dall’organismo per neutralizzare l’acido ossalico nel sangue, è difficile da espellere e potrebbe causare calcoli renali.
- I globuli bianchi aumentano quando il cibo è cucinato, perché l’organismo reagisce come in risposta a un’infezione.
- Le fibre cucinate passano molto più lentamente attraverso il tratto digestivo, rispetto al cibo crudo. Quindi, sono più inclini a fermentare, causando tossine, gas e bruciore di stomaco. Infatti, il cibo cucinato ci mette dalle 24 a 48 ore in più per essere digerito dall’organismo.
- Il pancreas si ingrossa, come conseguenza di una sovrastimolazione causata dal cibo cucinato. Anni di abuso del pancreas possono causare un’insufficiente produzione di enzimi, portando all’insorgenza di problemi digestivi e diabete.
- Gli oli insaturi del cibo cucinato diventano rapidamente rancidi in poche ore, anche in frigorifero. I grassi saturi e i grassi acidi trans dei cibi fritti tendono ad aumentare il rischio di colesterolo alto e di malattie cardiache. Inoltre, i cibi fritti contengono acrilammide, una sostanza possibilmente cancerogena.
- Tutti gli alimenti trasformati sono cibi cotti e vengono pertanto conservati nelle confezioni, che inquinano il mondo.
Quindi non si dovrebbe mai mangiare cibo cotto?
Gli alimenti cotti non sono da demonizzare. Infatti, una dieta bilanciata prevede non solo frutta e verdura da mangiare cruda, ma anche alimenti cotti, come cereali, legumi e via dicendo.
Perché gli enzimi sono importanti?
A circa 100° C, il 100% degli enzimi dell’alimento cucinato viene distrutto. Quando la dieta è povera di enzimi, il corpo deve sopperire alla mancanza con degli enzimi extra. Quindi, pancreas e altri organi sono sovraccaricati di lavoro, cosa che a lungo tempo può causare una mancanza della capacità digestiva. Secondo alcune ricerche, ci sono 30 volte più enzimi nella saliva di un uomo adulto, rispetto a quella di un anziano e ciò potrebbe essere la causa di diversi tumori, malattie cardiache, diabete e altre patologie croniche incurabili.
Cosa prevede una dieta bilanciata?
Per avere una dieta corretta e bilanciata, bisognerebbe mangiare frutta e verdura cruda tutti i giorni, come insalata per contorno, o per esempio preferire una carota per merenda, al posto di uno snack. Inoltre, è sempre consigliato cucinare a basse temperature per il meno tempo possibile ed evitare le fritture.
Che genere di dieta segui? Mangi molti alimenti fritti o troppo cotti? Quante volte a settimana consumi verdura cruda? Scrivilo nei commenti!