Il criptorchidismo è un’anomalia che colpisce i genitali maschili, in cui uno o entrambi i testicoli non risultano scesi dallo scroto, cioè quella sacca dell’apparato genitale maschile che li contiene e in cui lo sperma viene conservato ad una temperatura diversa da quella del corpo.
Quando non vi è la discesa di un solo testicolo, si parla di cripotrchdismo monolaterale (più diffuso); quando sono entrambi i testicoli ad essere ritenuti, di criptorchidismo bilaterale.
Si tratta di un difetto infantile frequente, presente sin dalla nascita, che può interessare dall’1 al 3% dei neonati, anche se è più diffuso nei bambini nati prematuri.
Ma quali sono le cause del mancata discesa di un testicolo? Come si cura il criptorchidismo? Approfondiamo di più.
Quali sono le cause del criptorchidismo?
Le cause del cripotorchidismo possono essere molte e legate a dei meccanismi ancora non del tutto conosciuti.
Tuttavia, cioè che è noto è che questa condizione è causata dalla mancata formazione del testicolo nello scroto, a causa di un’alterazione per cui il testicolo non riesce a passare per il canale inguinale (collegato alla cavità addominale, da cui ha origine), ma si ferma in un qualsiasi altro punto di questa cosiddetta discesa.
Dunque, con il criptorchidismo, il testicolo ritenuto si può trovare, per esempio, nel canale inguinale oppure nell’addome o, più raramente, può essere assente.
Come riportato anche in una ricerca pubblicata sul National Center for Biotechnology Information, esistono, però, dei fattori di rischio che possono comportare il criptotochidismo. Tra questi:
- Nascita prematura
- Assunzione di alcol durante la gravidanza
- Peso basso alla nascita
- Fattori ormonali (la scarsa produzione di ormoni potrebbe influire sullo sviluppo dei testicoli)
- Fumo
- Genetica, compresa la possibilità di alcune sindromi (ad esempio, la sindrome di Down)
- Preeclampsia (o gestosi, si tratta di una condizione molto comune in gravidanza)
- Diabete o obesità della madre
- Fattori ambientali o esposizione ad alcune sostanze chimiche (per esempio, pesticidi)
Conseguenze
Se il testicolo non si trova formato nello scroto, possono insorgere alcune complicazioni, come per esempio:
- Fertilità ridotta (soprattutto in cura il 70% dei casi di cripotorchidismo bilaterale, per via di questo difetto dei testicoli)
- Rischio di cancro ai testicoli
- Infertilità (legata alla possibilità di una minore qualità dello sperma da adulti, cosiddetto ipogonadismo; può interessare fino al 10% dei bambini con criptorchidismo monolaterale)
- Ernie inguinali
- Torsione testicolare (una condizione per cui si verifica l’interruzione del sangue ai testicoli)
- Disagio emotivo
Per tutti questi motivi, è importante monitorare il criptorchidismo del neonato, affidandosi agli specialisti.
Come si cura?
Per curare il criptorchdismo, una diagnosi precoce risulta fondamentale, per scongiurare lo sviluppo di eventuali complicanze future.
Tuttavia, occorre segnalare che fino ai primi mesi di vita non è del tutto possibile affermare che si tratti di cripotorchidismo, poiché la discesa dei testicoli nello scroto avviene entro i tre mesi di vita.
Allo stesso tempo, se il testicolo non è sceso entro i 6 mesi di età, è molto probabile che si tratti di criptorchidismo, ma per differenziarla da altre condizioni che possono riguardare l’apparato genitale, è necessaria un esame obiettivo, che può essere supportato da altri esami diagnostici, come:
- Ecografia
- Laparoscopia
- Possibilità di ulteriori esami per controllare i dosaggi ormonali
Per trattare il testicolo non disceso e per ridurre le complicanze derivanti da questa condizione (come per esempio, il rischio di infertilità e di tumore), risulta necessario l’intervento chirurgico (orchidopessi), che potrebbe essere effettuato già a partire dai 6 mesi di vita ed entro i 18 mesi, come segnalato anche dalla ricerca soprammenzionata.
Si tratta di una procedura sempre più diffusa, al termine della quale è previsto un follow up per monitorare il funzionamento dei testicoli.
In ogni caso, è sempre necessario seguire le indicazioni del pediatra.