Cosa dobbiamo aspettarci da una broncoscopia

Redazione

Ultimo aggiornamento – 03 Giugno, 2020

A cosa serve una broncoscopia

Una broncoscopia è una procedura diagnostica che consente di esaminare l’interno dei polmoni, compresi i bronchi.

Durante l’esame, il medico inserisce un tubo sottile, chiamato broncoscopio, nel naso o nella bocca, contenente una piccola luce e una videocamera per analizzare – appunto – i polmoni.

Ma a cosa serve? In breve, potremmo affermare che la broscoscopia polmonare serve per diagnosticare infezioni, tumori o malattie a carico dei polmoni.

Niente paura. Si tratta di una procedura rapida e indolore. Richiede poca preparazione e i pazienti tendono a riprendersi rapidamente.

Vediamo insieme a cosa serve una broncoscopia e cosa aspettarci prima, durante e dopo l’esame.

A cosa serve una broncoscopia polmonare

La broncoscopia viene prescritta per rilevare la causa di difficoltà respiratorie e di problemi polmonari, come tumori, infezioni e sanguinamento. Ma perché effettuare una broncoscopia?

  • Follow-up di una scansione che ha indicato un’infezione polmonare, un polmone collassato o un tumore
  • Determinare la causa di tosse cronica o di fuoriuscita di sangue
  • Scoprire le cause di un respiro corto
  • Cercare blocchi nelle vie respiratorie
  • Controllare il rigetto polmonare in seguito ad un trapianto
  • Valutare i danni polmonari dopo inalazione di sostanze chimiche o gas tossici
  • Fare una biopsia

I medici usano le broncoscopie anche per il trattamento di determinate condizioni, quali:

  • Rimozione di liquidi, tappi di muco o corpi estranei nelle vie aeree
  • Allargare le vie aeree ostruite o ristrette
  • Curare il cancro
  • Asciugare un ascesso

La broncoscopia fa male?

Prima di una broncoscopia polmonare, viene iniettato un anestetico locale nel naso e nella gola per intorpidire l’area. In alcuni casi, soprattutto quando si è particolarmente ansiosi e impauriti, i medici possono consigliare di assumere dei sedativi per favorire il rilassamento.

Potrebbe essere somministrato anche dell’ossigeno, per garantire una corretta respirazione. Una volta che l’anestetico ha fatto effetto, il broncoscopio viene inserito e si avverte una sensazione di una leggera pressione o tensione. Generalmente, però, i pazienti non riportano sensazioni di dolore.

È vero, possono manifestarsi tosse e sensazione di vomito, ma si tratta di sintomi che tendono ad attenuarsi dopo pochissimi minuti.

Il broncoscopio è di solito composto da una luce e una fotocamera che consentono di esplorare attentamente le vie aeree. Qualora ci fosse bisogno di effettuare una biopsia, di inserire uno stent o altri strumenti, si utilizza il canale del broncoscopio. Durante l’esame, è anche possibile eseguire un’ecografia per ottenere un’immagine più nitida dei linfonodi e dei tessuti all’interno e intorno ai bronchi. La procedura di solito richiede 20-30 minuti, anche se i tempi possono variare, a seconda dei casi.

Una broncoscopia è una procedura relativamente rapida e indolore e la maggior parte dei pazienti ritornerà a casa il giorno stesso dell’esame.

Attenzione, però. In seguito alla broncoscopia, il paziente dovrà rimanere in ospedale per alcune ore fino a quando l’effetto dell’anestetico sarà svanito, in modo tale da poter anche monitorare la pressione sanguigna e la respirazione.

La capacità di tossire, chiamata riflesso della tosse, dovrebbe ritornare entro 2 ore. Dopo questo frangente di tempo, è possibile mangiare e bere.

Gli effetti collaterali della broncoscopia sono minimi. Non preoccuparti! Dopo aver assunto un sedativo, è bene evitare di guidare, usare macchinari e bere alcolici per 24 ore. Se si riscontra un leggero mal di gola, accompagnato da raucedine, non agitatevi. È tutto normale.

Ci sono rischi?

La broncoscopia è una procedura del tutto sicura, ma è bene segnalare alcuni probabili rischi e controindicazioni. Tra questi:

  • Battito cardiaco anormale
  • Difficoltà respiratorie
  • Febbre
  • Infezione
  • Bassi livelli di ossigeno nel sangue durante la procedura
  • Sanguinamento minore, soprattutto dopo una biopsia
  • Polmonite

I pazienti con una storia clinica di malattie a carico del cuore potrebbero avere maggiori rischi di infarto cardiaco. Inoltre, in teoria, una broncoscopia potrebbe causare la perforazione di un polmone. Tuttavia, si tratta di un’opzione altamente improbabile, soprattutto se il medico utilizza un broncoscopio flessibile. Se vi fosse un sospetto in tal senso, il medico potrebbe eseguire una radiografia del torace.

In generale comunque la broncoscopia è una procedura sicura a basso rischio di complicazioni. Rivolgiti comunque al tuo medico se uno dei seguenti sintomi insorge dopo una broncoscopia:

  • Difficoltà respiratorie
  • Dolore al petto
  • Sangue nella tosse
  • Febbre
  • Aritmia cardiaca

Per il resto, niente paura!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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