Convulsioni febbrili: un rischio reale per i bambini

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

convulsioni febbrili: i rischi della febbre alta

Le convulsioni febbrili in età infantile rappresentano il disordine convulsivo infantile più comune, ma esistono solo in associazione con la febbre molto alta.

I fatti suggeriscono, comunque, che essi hanno una piccola connessione con la funzione cognitiva, così la prognosi per la normale funzione neurologica è eccellente nei bambini con convulsioni febbrili.

Cosa sono e come sono distinte le convulsioni febbrili?

Studi epidemiologici hanno portato alla suddivisione delle convulsioni febbrili in 3 gruppi:

  1. Convulsioni febbrili semplici
  2. Convulsioni febbrili complesse
  3. Convulsioni febbrili sintomatiche

Importante: la vaccinazione MMR/MMRV (per morbillo, orecchioni, rosolia e varicella), se effettuata presto, può ridurre il rischio di convulsioni febbrili.

In un’analisi in serie di 323.247 bambini statunitensi, nati dal 2004 al 2008, l’Hambidge et al, ha rilevato che, ritardando la prima dose del vaccino morbillo-parotite-rosolia (MMR) o del vaccino morbillo-parotite-rosolia-varicella (MMRV) oltre l’età di 15 mesi, il rischio di convulsioni febbrili potrebbe più che raddoppiare, nel secondo anno di vita.

Negli infanti, non c’è stata nessuna associazione tra i tempi di vaccinazione e le convulsioni post-vaccino. Nel secondo anno di vita, tuttavia, il rapporto del tasso d’incidenza (IRR) per le convulsioni febbrili entro i 7-10 giorni era di 2,65 (intervallo di confidenza del 95% [CI], 1.99-3,55) dopo le prime dosi di MMR effettuate a 12-15 mesi di età, rispetto ai 6,53 (95% CI, 3.15-13,53) dopo le prime dosi MMR effettuate a 16-23 mesi.

Per il vaccino MMRV, l’IRR per le convulsioni febbrili era di 4,95 (95% CI, 3,68-6,66) dopo le prime dosi effettuate a 12-15 mesi, rispetto ai 9.80 (95% CI, 4,35-22.06) per prime dosi effettuate a 16-23 mesi.

Quali sono i segni e i sintomi delle convulsioni febbrili?

Convulsioni febbrili semplici:

  • Il sintomo di base è la febbre, in un bambino dai 6 mesi ai 5 anni.
  • La singola convulsione è generalizzata e dura meno di 15 minuti.
  • Il bambino è, altrimenti, neurologicamente sano e senza alcuna anomalia neurologica diagnosticabile (e senza storia problematica inerente allo sviluppo).
  • La febbre e la convulsione non sono causati da meningite, da encefalite o da qualsiasi altra malattia che colpisce il cervello.

Convulsioni febbrili complesse:

  • Età, condizione neurologica prima della malattia e febbre sono le stesse delle convulsioni febbrili semplici.
  • Questa convulsione è focale o prolungata (vale a dire, maggiore di 15 minuti), o vi sono convulsioni multiple che si verificano in stretta successione.

Convulsioni febbrili sintomatiche:

  • Età e febbre sono le stesse delle convulsioni febbrili semplici.
  • Il bambino ha una preesistente anomalia neurologica o una malattia acuta.

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Qual è la diagnosi per le convulsioni febbrili?

Non esistono studi di laboratorio specifici per le convulsioni febbrili semplici. I medici dovrebbero invece concentrarsi su come diagnosticare la causa della febbre.

Alcuni test di laboratorio possono indicare la natura della malattia sottostante alla febbre. Ad esempio, un bambino con diarrea di grave entità può trarre beneficio dagli studi sul sangue per gli elettroliti.

Per quanto riguarda la puntura lombare (impiegata per le convulsioni febbrili), dovrebbe essere tenuto a mente quanto segue:

  • Prendere in seria considerazione la puntura lombare nei bambini età inferiore ai 12 mesi, perché i segni e i sintomi della meningite batterica possono essere minimi o assenti in questo intervallo d’età.
  • La puntura lombare dovrebbe essere esaminata con cautela nei bambini di età compresa tra i 12 e i 18 mesi, perché i segni clinici e sintomi della meningite batterica possono essere deboli in questa fascia d’età.
  • Nei bambini di età superiore ai 18 mesi, la decisione di eseguire la puntura lombare si basa sul sospetto clinico di meningite.

Come si gestisce una convulsione febbrile?

Sulla base dell’analisi del rischio o del beneficio, né la terapia a lungo termine, né una terapia anticonvulsiva a intermittenza è indicata per i bambini che hanno sperimentato una o più convulsioni febbrili semplici.

Se, tuttavia, è essenziale impedire le successive convulsioni febbrili (per motivi di salute), il diazepam orale sarebbe il trattamento ideale, in quanto può ridurre il rischio di recidiva delle convulsioni febbrili e, dal momento che è intermittente, probabilmente ha il minor numero di controindicazioni, rispetto ad altri farmaci.

Da oggi c’è un aiuto in più!

Se il vostro bambino sta sperimentando le convulsioni febbrili, da oggi potete contare su un aiuto in più, ovvero il medico a domicilio.

Infatti, il portale D2H (Doctor to Home) – Dottore a domicilio – vi permette di contattare (online) il medico a voi più vicino, che si recherà presso la vostra abitazione, per assistere il vostro bambino.

Ricette subito pronte per voi e niente più code negli ambulatori con D2H: il servizio che vi offre assistenza medica a domicilio, semplificando la richiesta di assistenza medica!

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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